Secondo Carl Pei, stiamo entrando nell’epoca post-app, dove il sistema operativo saprà tutto di noi e saprà occuparsi di dirigere i vari servizi per fare il lavoro sporco al posto nostro. Ci vorrà tempo, però: le app sono ancora utilizzatissime, e gli esperimenti visti finora sono stati tutt’altro che meritevoli. L’azienda ha mosso i primi passi integrando ChatGPT nella sua Nothing OS, e negli ultimi mesi è partito il loro lavoro per integrare l’AI nella UI.
Il primo passo sarà quello di reimmaginare la home: non più una semplice schermata dove raccogliere soltanto icone ma un vero e proprio hub di informazioni rilevanti. Nothing l’ha ripensata così: in alto dà il benvenuto all’utente e gli presenta notizie che potrebbero interessargli, e subito sotto vediamo i pulsanti per accedere a social, messaggi, calendario e così via. Al centro, la UI ricorda un po’ Windows Phone, con varie tile che fungono da scorciatoie o widget: meteo, promemoria, messaggi ricevuti, player musicale, ecc.
L’intervento dell’AI rende il tutto dinamico e contestuale: sapendo che a breve avremo un viaggio da fare, nella home viene aggiunto in automatico il codice QR del biglietto che dovremo presentare al check-in. Possiamo ipotizzare altri esempi simili, come l’aggiunta di una tile che ci faccia sapere se sta arrivando il taxi chiamato o il cibo ordinato a domicilio, punteggi sportivi degli sport che seguiamo, player per la riproduzione multimediale in background e altro ancora.
L’altra novità riguarda un assistente AI con cui parlare come se fosse un amico, capace quindi di conversare con un tono più umano di quanto accade oggi con i vari Assistente Google, Siri o Alexa e altamente personalizzato; al primo avvio, viene fatta una serie di domande per capire che tono vorremmo che avesse, creando così un companion vocale unico e diverso da quello degli altri.
Nothing dice di voler costruire un ponte fra l’oggi e quell’epoca, e di volerlo fare ispirandosi a Nintendo, cioè puntare al concetto di “make tech fun again” – anche con l’intelligenza artificiale – anziché correre e puntare solo a numeri e record. Proprio per questo, Nothing Phone (3) si farà attendere.
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