Apple vs Google, il paradosso: Android testa il blocco del sideloading

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Crediti: Android Community

Fino a qualche anno fa, sarebbe stato assurdo pensare a un panorama tech dove, mentre Apple gli apre le porte (seppur forzata dall’Europa), Google sta pensando di bloccare il sideloading sul suo Android. Il motivo? Troppe truffe messe in atto dai cyber-criminali ai danni dei proprietari di smartphone, che installando app tramite canali esterni a quello ufficiale del Google Play Store si mettono mettono a repentaglio l’incolumità dei propri dati sensibili.

Mentre Apple apre le porte al sideloading, Android sta provando a bloccarlo

Il rapporto stilato dalla Global Anti-Scam Alliance riferito al 2023 è impietoso: il 78% degli intervistati avrebbero subito almeno una truffa nell’ultimo anno, per una stima che secondo Google supererebbe addirittura il trilione di dollari. A differenza di Apple, il sistema operativo Android permette di poter installare qualsiasi file APK anche al di fuori del Play Store, e questo permette ai malintenzionati di sfruttare l’ignoranza dei meno smaliziati.

Il metodo principale utilizzato in questo tipo di truffe sarebbe quello di spacciarsi per corrieri, istituzioni o piattaforme come Meta o Amazon e inviar loro un messaggio chiedendo di installare un’app che si finge quella ufficiale salvo poi rivelarsi falsa a loro insaputa. “Il tuo pacco è in giacenza“, “Il tuo conto è stato bloccato” e così via, tutti pretesti sfruttati per instillare nelle persone l’urgenza di installare l’app incriminata.

Come afferma Google, “un grande numero di utenti ignora o viene ingannato nel respingere gli avvisi della piattaforma Android e procedere con l’installazione di app malevole, portandoli a divulgare i loro codici di sicurezza, password, informazioni finanziarie e/o trasferire fondi inconsapevolmente a un truffatore”. L’azienda aggiunge che, “sulla base della nostra analisi delle principali famiglie di malware fraudolenti che sfruttano queste vulnerabilità, abbiamo scoperto che oltre il 95% delle installazioni proveniva da fonti di sideloading su internet“.

Da qui la svolta, per alcuni in senso negativo, nello scegliere di bloccare il sideloading e impedire che gli utenti installino app da qualsiasi fonte, anche non affidabile. Per il momento, la fase di test è stata avviata da Google solamente in Singapore e per alcune determinate app: provando a installarle non dal Play Store, il sistema blocca il processo e restituisce il seguente messaggio: Questa app può richiedere l’accesso a dati sensibili. Ciò può aumentare il rischio di furto di identità o frode finanziaria.”. Nel frattempo, Apple sta preparando un aggiornamento che abiliterà il sideloading.

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