Aggiornamento 11/12: Google ha, per certi versi, confermato che la demo di presentazione dell’AI di Gemini era una messa in scena per “ispirare il lavoro degli sviluppatori”. Trovate tutte le informazioni all’interno dell’articolo.
Presentato in occasione dell’evento I/O 2023 di maggio, Google ha finalmente annunciato l’arrivo di Gemini 1.0 in tre diverse dimensioni: Nano, Pro ed Ultra. A differenza delle altre intelligenze artificiali e modelli di linguaggio, infatti, Google ha deciso di proporre tre diverse versioni in grado di soddisfare le esigenze di pubblico e dispositivo differenti tra di loro.
Gemini è più potente di GPT-4, ma è subito polemica per il video di presentazione
Google definisce Gemini come “il modello generale più capace, in grado di capire, operare e combinare in modo nativamente multimodale“. Questa nuova intelligenza artificiale, infatti, può elaborare testo, codice, audio, immagini e video con una velocità e capacità mai viste prima d’ora. Nei benchmark pubblicati, GPT-4 esce totalmente sconfitto dal confronto, ma non mancano le polemiche sul video di presentazione.
Il filmato introduttivo, infatti, mostra Gemini in azione lasciando presupporre che sia tutto realizzato in tempo reale: in realtà, non si tratta altro che di un montaggio ad arte realizzato per mostrare le potenzialità dell’intelligenza artificiale, ma la presentazione non era in real-time e non era realizzata davanti ad un pubblico reale. I tre modelli, tuttavia, si differenziano per capacità e dispositivi di riferimento.
- Gemini Nano: il modello più efficiente per le operazioni on-device
- Gemini Pro: il miglior modello in grado di eseguire facilmente un grande varietà di operazioni
- Gemini Ultra: il modello più grande e capace di eseguire operazioni di complessità particolarmente alta
Gemini, nella versione Pro, è disponibile da oggi in Bard in 137 paesi in lingua inglese, ma nelle prossime settimane arriverà anche in Europa e nel Regno Unito. La versione Nano, invece, è disponibile su Pixel 8 Pro con Android AI Core per elaborare le richieste per l’intelligenza artificiale direttamente sul dispositivo senza sfruttare il cloud e la connessione ad internet.
Aggiornamento 11/12: Google conferma che la demo è una messa in scena
Con un post su Twitter/X, il VP di Google DeepMind Oriol Vinyals ha confermato in modo molto sottile che il filmato di presentazione di Gemini 1.0 (che trovate in alto nell’articolo) è essenzialmente un fake fatto di “taglia e cuci” per dimostrare solamente di cosa è capace l’AI. “Il video illustra l’esperienza utente multimodale che Gemini potrebbe mettere in pratica. L’abbiamo fatto per ispirare gli sviluppatori” ha dichiarato Vinyals.
Vengono quindi confermati i sospetti nati già alla presentazione della nuova intelligenza di Google, di cui al momento non si ha una demo in tempo reale.
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