Yangtze Memory Technologies Co, anche conosciuto come YMTC, ha deciso di organizzare una causa legale contro Micron, rivale statunitense sul mercato dei chip per memorie. Il motivo sarebbe da ricercare nel presunto utilizzo illecito di 8 dei suoi brevetti in materia di memorie 3D NAND, che Micron avrebbe utilizzato per mantenere una posizione di vantaggio e senza corrispondere alla controparte la quota dovuta.
La sfida tecnologica fra USA e Cina vede contrapposte Micron e YMTC
Ai microfoni di Reuters, la dirigenza di YMTC ha così affermato: “Anche se non possiamo discutere i dettagli delle controversie pendenti, posso confermare che YMTC ha recentemente intentato una causa presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California contro Micron Technology, Inc per violazione dei brevetti della nostra azienda relativi alla progettazione, produzione e funzionamento della tecnologia 3D NAND“.
Nel panorama della produzione di semiconduttori in ambito memorie, Micron è una delle principali aziende al mondo assieme alle sud-coreane Samsung e SK Hynix e alla giapponese Kioxia (Toshiba). Da qualche anno, sul settore si è affacciata anche la cinese YMTC, che pur avendo minori quote ha comunque dato dimostrazione di sapere il fatto suo, come dimostra l’aver creato la memoria più avanzata al mondo. Questo nonostante a fine 2022 sia finita nella Entity List degli Stati Uniti, la stessa che ha colpito Huawei e altre aziende tech cinesi.
Continuano così i tafferugli fra USA e Cina, dopo che negli scorsi mesi dall’Asia era arrivato il ban ai danni di Micron. Se fino a qualche anno fa la Cina era il mercato più grande per Micron, nel 2022 la sua quota è scesa al 16%, costringendola a chiudere la divisione DRAM di Shanghai; ciò nonostante, il chipmaker americano ha confermato che continuerà a investire nella nazione, come dimostrano i 590 milioni investiti nel nuovo impianto di packaging di Xian.
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