Ci siamo da poco lasciati alle spalle la presentazione del nuovo Dimensity 9300, il SoC con cui MediaTek vuole togliere quote a Qualcomm nella fascia dei top di gamma. Per anni, le soluzioni Snapdragon sono sempre state avanti a quelle Dimensity in termini di performance, ma a questo giro il chipmaker taiwanese ha deciso di osare maggiormente. Il risultato è un System-on-a-Chip che fa delle prestazioni il suo focus principale, adottando specifiche tecniche mai viste prima.
Dimensity 9300 è più potente di Snapdragon 8 Gen 3: parola dei benchmark
Un sunto delle sue caratteristiche: il MediaTek Dimensity 9300 è prodotto a 4 nm da TSMC, e ha dalla sua un’inedita CPU octa-core così composta: 1 x Cortex-X4 a 3.25 GHz + 3 x Cortex-X4 a 2,85 GHz + 4 x Cortex-A720 a 2,0 GHz. Per la prima volta, un SoC per smartphone non ha 1 bensì 4 core ad alte prestazioni, senza contare l’assenza di core Cortex-A5xx a basse prestazioni, qua sostituiti in toto da quelli medi Cortex-A7xx, anche questa un’anomalia nel panorama mobile.
Il processore è poi accoppiato a una GPU ARM Immortalis-G720 e a memorie di tipo LPDDR5T e UFS 4.0. Nonostante queste specifiche potrebbero delinearlo come un SoC più energivoro del normale, secondo MediaTek questa configurazione è in realtà meno aggressiva, promettendo prestazioni aumentate fino al 40% a fronte di consumi ridotti fino al 33%.
Per avere un’idea più precisa e attinente ai fatti reali bisognerà attendere che arrivi in commercio uno smartphone con Dimensity 9300, ma nel frattempo MediaTek ha ben pensato di fare come Qualcomm e pubblicare i benchmark ufficiali del suo nuovo microchip a 22,7 miliardi di transistor.
Eccezion fatta per il test in single-core di GeekBench, che premia il processore dello Snapdragon 8 Gen 3, tutti gli altri test pubblicati da MediaTek danno favore al Dimensity 9300, seppur il vantaggio non sia netto ma si limiti a pochi punti percentuali.