Nel suo piccolo, questa notizia ha dell’incredibile: a distanza di 13 anni dalla sua creazione, Xiaomi saluta la MIUI e dà il benvenuto ad HyperOS. Nelle scorse ore, l’azienda cinese ha confermato ciò che era nell’aria ormai da settimane, con voci su voci che rimbalzavano in rete sul presunto cambio di “sistema operativo”. Uso il virgolettato perché, così come la MIUI, anche HyperOS continuerà a basarsi su Android, ma anche se non sono attesi stravolgimenti radicali è evidente che qualcosa stia per cambiare.
Lei Jun rilascia le prime dichiarazioni su Xiaomi HyperOS: cosa aspettarsi dal post-MIUI
Dato che la curiosità è tanta, il fondatore Lei Jun ha deciso di esporsi pubblicamente e spiegare alla community Xiaomi cosa significhi questa transizione da MIUI ad HyperOS. Quando venne creata, la MIUI era sviluppata da un piccolo gruppo di addetti software, che negli anni si è espanso assieme all’azienda arrivando a contare migliaia di ingegneri, necessarie per sostenere una base utenti di ben 1,175 miliardi sparsi per il mondo.
Il primo passo verso questo cambiamento è iniziato nel 2017, quando il settore Internet of Things di Xiaomi ha iniziato a prendere sempre più piede, complice anche l’espansione verso occidente. Di conseguenza, quasi 5.000 ingegneri software dettero dato via ai lavori per la realizzazione di un sistema operativo che fosse in grado di unificare dispositivi e app in un unico ecosistema.
Questo è l’obiettivo di Xiaomi HyperOS, la cui nascita deriva dalla fusione di Android con Xiaomi Vela; introdotta nel 2020, Xiaomi Vela è la piattaforma software dedicata all’Internet of Things basata su NuttX, sistema operativo Real-Time (RTOS) pensato per essere estremamente leggero (si parla di pochi MB) e per gestire operazioni semplici come comunicazione fra dispositivi e file system, driver, stack di protocollo TCP/IP e altro ancora.
I dettagli su come cambierà l’esperienza da MIUI ad HyperOS sono ancora scarsi, ma la commistione fra Android e Xiaomi Vela ci dà un forte indizio. Se volessi avanzare un’ipotesi, la più plausibile è che l’esperienza generale legata ad Android sarà sostanzialmente la stessa della MIUI (almeno per i primi tempi), e che l’integrazione di Xiaomi Vela farà sì che l’ecosistema Xiaomi diventi più coeso (toccando oltre 200 categorie di prodotti).
Possiamo quindi aspettarci nuove funzionalità che integrino meglio smartphone e tablet con i vari gadget tecnologici che Xiaomi e le moltissime aziende partner vendono nel mondo; anche perché il 2024 sarà l’anno del debutto dell’auto elettrica Xiaomi, probabilmente uno dei motivi per cui la compagnia ha aspettato questo momento per fare questo annuncio. Sappiamo per certo che HyperOS debutterà su Xiaomi 14 e 14 Pro, al cui evento di presentazione si vocifera ci sarà anche l’auto EV, il ché chiuderebbe il cerchio. Non a caso, Lei Jun parla di “ecosistema di persone, automobili e case” e di “Internet of Everything“.
Ma quindi che fine farà la MIUI 15?
Per il momento, è difficile dirlo. Lei Jun dice esplicitamente che “da oggi diremo gradualmente addio alla MIUI“, ma poche settimane fa la stessa Xiaomi ha annunciato ufficialmente l’esistenza della MIUI 15. Ma se inizialmente era previsto che la MIUI 15 esordisse con la serie Xiaomi 14, ora sappiamo che sarà la prima ad avere HyperOS. Che ci sia un periodo di transizione in cui dalla MIUI 15 si passerà progressivamente ad HyperOS, un po’ come avvenne fra EMUI ed HarmonyOS? Non ci resta che attendere e scoprirlo, anche perché HyperOS arriverà anche in occidente.
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