Quando Google, l’anno scorso, presentò il suo primo smartwatch non introducendolo nel mercato italiano, ci rimasi male. Non riuscivo a capire i motivi per cui alcuni brand considerassero l’Italia un mercato di serie B, ed ero curioso di provarlo. Poi, però, ci ho ragionato su ed alla fine mi sono reso conto che forse la scelta non era poi così sbagliata, anche perché quelli di Google avevano progettato il dispositivo con un’unica dimensione che, a mio parere, era troppo piccola e non adatta a tutti.
Speravo quindi che con l’arrivo della seconda generazione (che, sicuramente, avremmo visto anche in Italia) il colosso della tecnologia prendesse la palla al balzo e producesse anche una versione più grande del suo smartwatch, ma la mia era solo un’illusione.
Pixel Watch 2 arriva ufficialmente anche nel Bel Paese, e lo fa assieme ai nuovi Pixel 8 e Pixel 8 Pro (qui la recensione). Ma continua ad essere venduto solo nella variante da 41 millimetri, continuando ad essere davvero troppo piccolo per chi, come me, non ha polsi esili. Ma, oltre questo particolare, la seconda generazione dello smartwatch di Google migliora profondamente quasi in tutti gli aspetti.
Indice
Recensione Pixel Watch 2: tutti i servizi di Google al tuo polso
Design e materiali
Così, a prima vista, il Google Pixel Watch 2 sembra identico alla generazione precedente. E questo non è necessariamente un male, considerando che abbiamo sempre pensato che lo smartwatch di Google fosse un bell’orologio, con un design minimalista e particolarmente elegante.
L’importante però è assicurarsi di prendersene cura, perché a differenza della stragrande maggioranza degli orologi smart, il Google Pixel Watch 2 non ha una cornice rialzata ed il Corning Gorilla Glass 5 che lo copre, è l’unico “scudo” contro gli urti e i graffi.
Inoltre, rispetto alla generazione precedente l’orologio di Google non è più realizzato in acciaio inossidabile ma in alluminio, un materiale meno resistente dell’acciaio ma molto più leggero: con i suoi soli 31 grammi di peso, il Google Pixel Watch 2 pesa circa il 10% in meno rispetto alla generazione precedente e, credetemi, è una differenza molto piacevole che al polso si sente.
Il sistema di aggancio dei cinturini è molto solido e l’orologio continua ad essere certificato secondo lo standard IP68, il che lo rende resistente ad acqua e polvere.
Insomma, è un prodotto ben costruito, comodo e moderno ma, come ormai avrete capito, anche quest’anno il brand ha deciso di produrlo solo nella versione da 41 millimetri ed in sostanza è adatto solo ai polsi più piccoli.
Ed è questo il vero limite del Google Pixel Watch 2: sono dell’idea che se Google avesse presentato anche una versione da 46mm ad esempio, non solo avrebbe offerto agli utenti una maggiore possibilità di scelta, ma avrebbe anche fatto passi in avanti nell’estetica e soprattutto nell’autonomia del dispositivo.
Va beh, speriamo nel Pixel Watch 3.
Hardware
Le prime grandi novità della seconda generazione dello smartwatch di Google sono sotto la scocca. Innanzitutto, è uno dei pochi smartwatch ad essere animato dal nuovo Snapdragon Wear 5100, che (per fortuna) sostituisce il SoC Exynos del primo Pixel Watch.
Integra poi il WiFi 4, il Bluetooth, il GPS ed è dotato di uno speaker ed un microfono con i quali non solo si potrà interagire con l’Assistente Google, ma anche rispondere alle telefonate: nei nostri test dobbiamo dire che abbiamo trovato questa accoppiata molto di qualità, e siamo sempre riusciti a portare a termine le nostre conversazioni telefoniche senza troppe rinunce seppure l’audio dello speaker fosse potente ma non potentissimo.
Stranamente sparisce l’ultrawideband, ma migliorano profondamente sia il fix con il segnale GPS, che è sempre veloce e preciso, che il sensore per il battito cardiaco che in questo Google Pixel Watch 2 ci è sembrato molto preciso e velocissimo nel rilevare cambiamenti di frequenza cardiaca.
È anche presente un sensore per la temperatura cutanea, il sensore per il sudore (ereditato da Fitbit), ed anche il Google Pixel Watch 2 è in grado di rilevare l’ossigenazione del sangue e di eseguire ECG.
Insomma, un hardware di tutto rispetto che permette al Google Pixel Watch 2 di essere tra i più fluidi smartwatch animati da WearOS e che, grazie anche a tutta una serie di animazioni pensate da Google, rende l’utilizzo quotidiano quasi “burroso”: i lag sono praticamente assenti e tutte le funzionalità integrate vengono eseguite senza problemi di prestazioni.
Display
Nessuna novità per quanto riguarda il display del Google Pixel Watch 2 che rimane praticamente invariato rispetto alla generazione precedente. Il pannello è un fantastico OLED da 1.2” con risoluzione 450×450 pixel e con una luminosità di picco di 1100 nits.
Nonostante le linee sinuose della cassa, in realtà le cornici del display continuano ad essere non proprio ridottissime, ma vengono ben mascherate dal fatto che la stragrande maggioranza dell’interfaccia è nera.
Sia chiaro, il display del Google Pixel Watch 2 è uno di quelli che si vedono benissimo anche in condizioni di luce diretta e che è in grado di adattare la luminosità anche per gli ambienti più bui, evitando il problema di rimanere “accecati” dallo smartwatch quando c’è poca luce.
Purtroppo però è un pannello troppo piccolo, e dobbiamo ribadire ancora una volta quanto ci sarebbe piaciuto vedere questo smartwatch anche in una versione più grande.
Software
Google Pixel Watch 2 è uno dei pochissimi smartwatch ad essere animati dal nuovo WearOS 4, così come il Galaxy Watch 6 di Samsung (qui la recensione), ed ottiene quindi un nuovo sistema di notifica (a parer nostro più funzionale) e sei nuovi quadranti tra cui scegliere.
I nuovi quadranti sono un aggiornamento che in molti gradiranno ed integrano un sistema a complicazioni molto simile a quello visto in Apple Watch. Sfortunatamente però, la scelta delle complicazioni rimane ancora piuttosto limitata, così come alcune applicazioni “base” come quella del Meteo che è ben fatta, ma fornisce meno informazioni rispetto a quelle che si avrebbero sullo smartwatch di Apple.
Google Pixel Watch 2 integra ora la funzionalità safety check con la quale si potrà condividere la propria posizione, in abbinata con lo smartphone, fino ad un certo orario e con un timer: al termine del timer bisognerà confermare che tutto sia ok, oppure partirà una chiamata d’emergenza.
Finalmente poi, con WearOS 4 ora si può sincronizzare il non disturbare tra lo smartwatch ed il telefono e sono arrivate anche le applicazioni Gmail e Calendario che, però, su un display così piccolo diventano leggermente scomode da sfruttare a pieno.
Ci sono i widget e ovviamente troviamo anche applicazioni come Google Maps e Wallet, con i quali si potrà pagare contactless, ed è integrato anche l’Assistente Google: insomma, con il Pixel Watch 2 si potranno sfruttare tutte le applicazioni e i serizi di Google e lo si farà con un software davvero velocissimo.
Sensori e fitness
Una delle marce in più che ha il Google Pixel Watch 2 rispetto a tutti i suoi competitor è che è il solo smartwatch ad integrare tutti i servizi e le applicazioni di Fitbit. La cosa noiosa è che si dovrà creare un ulteriore account (qualora non lo si avesse già), ma dopo aver completato il passaggio si avrà tutto davvero a portata di mano.
Va detto che alcune funzioni avanzate vanno “sbloccate” sottoscrivendo un abbonamento Fitbit Premium (disponibile gratuitamente per 6 mesi), ma oltre quelle si potrà tenere sotto controllo lo stress, ci sono gli esercizi di respirazione e c’è un’app chiamata Fitness Oggi nella quale vengono visualizzate informazioni molto interessanti circa il battito cardiaco a riposo e così via.
Per avere poi sotto controllo tutti i propri allenamenti, bisognerà utilizzare l’app di Fitbit. Ma il punto è questo: nonostante si tratti probabilmente dell’app più completa oggi disponibile, mi sarebbe piaciuto che tutto fosse stato gestibile tramite l’unica applicazione Watch, in modo da non creare confusione negli utenti meno esperti ed avere tutti i propri dati a portata di mano in un’unico hub.
Insomma, in quanto a sensori e alle relative analisi c’è ben poco da criticare al Google Pixel Watch 2: tutte le rilevazioni sono veloci, precise e ben comprensibili soprattutto nell’app di Fitbit. Ed è così anche l’analisi del sonno, che mostra una buona quantità di dati ma che per essere sfruttata a pieno necessita dell’abbonamento Fitbit Premium.
Autonomia della batteria e ricarica
Con un SoC nuovo e una batteria più grande da 306 mAh, Google ha garantito che l’autonomia del Google Pixel Watch 2 dovrebbe essere di circa 24 ore con l’always on sempre attivo. E, va detto, nei miei test non sono riuscito a raggiungere questo risultato.
In un giorno, con un allenamento di circa un’oretta e il display sempre attivo, il Google Pixel Watch 2 mi è durato poco più di 12 ore, e prima di andare a dormire me lo sono ritrovato con il 25% di carica rimanente. Il che mi ha spinto a ricaricarlo prima di andare a dormire, altrimenti non avrei potuto usufruire dell’analisi del sonno.
Le cose cambiano profondamente se si disattiva l’always on e il GPS: in questo caso sono riuscito ad utilizzare lo smartwatch per circa 30 ore con un’unica carica.
Prezzo di vendita e considerazioni
Google Pixel Watch 2 arriva in Italia ad un prezzo di lancio di 399,00 euro, sullo store Google, su Amazon e da Unieuro. Il prezzo è aumentato, ed è effettivamente caro soprattutto se paragonato a quello del Samsung Galaxy Watch che costa circa 100 euro in meno e a quello del Galaxy Watch6 Classic che costa ora in sconto circa 380 euro.
Stiamo comunque parlando di un prodotto premium, di un ottimo smartwatch dal design unico, con sensori eccezionali e software fulmineo che fa parte integrante di sé tutto l’ecosistema Fitbit che, ad oggi, è tra i migliori in assoluto per quanto riguarda le analisi dei sensori e l’allenamento.
Ma non è un prodotto per tutti, e non per il prezzo ma per le dimensioni: chi ha un polso grande potrebbe non apprezzarlo a pieno. E quindi, terminiamo la recensione così come l’abbiamo iniziata, mandando un messaggio che (speriamo) Google riceva: serve una versione più grande di questo ottimo smartwatch.
N.B. Se non doveste visualizzare il box con il codice, vi consigliamo di disabilitare AdBlock.
