Fairphone 5 festeggia i dieci anni dalla creazione dell’azienda, quando nel 2013 Bas van Abel e Tessa Wernink deciso di fondare una compagnia focalizzata sull’ecosostenibilità. Il risultato sono smartphone che si contraddistinguono dal resto del mercato per essere realizzati con materiali etici, in maniera equa e solidale e con un occhio a riparabilità e supporto software. E con il quinto capitolo, Fairphone ha ricevuto elogi particolarmente entusiastici da parte di JerryRigEverything, youtuber noto per testare resistenza e costruzione dei dispositivi in commercio.
Fairphone 5 è stato presentato ufficialmente: ecco quanto è facile smontarlo e ripararlo
Prima di tutto, il titolo: JerryRigEverything spiega subito che l’appellativo di “miglior smartphone sulla Terra” è proprio riferito al punto di vista del pianeta Terra. Per il suo ultimo smartphone, la compagnia afferma di aver utilizzato oltre il 70% di materiale riciclato nonché proveniente dal commercio solidale, cioè da approvvigionatori che non sfruttano l’ambiente o i dipendenti. In alcuni componenti, come speaker, batteria, display e scocca, le materie prime come terre rare, oro, cobalto, litio e plastica sono riciclate al 100%.
Strutturalmente parlando, Fairphone 5 soddisfa tutti i criteri che solitamente JerryRigEverything ricerca in uno smartphone, a partire dalla versione con scocca trasparente che permette di apprezzarne l’interno senza doverlo aprire. Non che sia un problema farlo, anzi: come gli smartphone di una volta, basta usare l’unghia nell’apposito solco laterale per aprire facilmente il retro.
Per quanto sia sempre ambiguo parlare di modularità, Fairphone 5 è senz’altro il più modulare in circolazione. Certo, non è possibile cambiare e migliorare le componenti come avviene sui PC, ma perlomeno l’utente può facilmente sostituire la batteria removibile (da 4.200 mAh). Fortunatamente per il mercato, in futuro Fairphone non sarà l’unica a permetterlo, grazie alle legge europea sull’obbligo di batterie facilmente sostituibili.
Uno dei vantaggi principali dello smartphone Fairphone è quello di poter sostituire 11 componenti: non solo batteria ma anche schermo, unità superiore (che contiene sensore ToF, flash LED e slot SIM/microSD), fotocamera principale, fotocamera ultra-grandangolare, selfie camera, scocca posteriore, porta USB-C, speaker, auricolare e kit di viti. Per accedere alla componentistica ci sono solo 20 viti Philips facilmente rimovibili con un cacciavite a croce, niente colle o adesivi.
Ultimo ma non ultimo il supporto software. Grazie anche all’utilizzo del SoC Qualcomm QCM6490, riceverà aggiornamenti per molto tempo, arrivando Android 18 per la versione dell’OS e con patch di sicurezza fino al 2031. Ci sono poi elementi hardware che faranno piacere a molti, come la presenza di espandibilità via microSD fino a 1 TB, anche se manca un ingresso mini-jack per le cuffie.
Solitamente il teardown viene dopo il test di resistenza, ma in questo caso è avvenuto l’esatto contrario, proprio per la facilità di disassemblaggio dello smartphone. In merito alla resistenza, Fairphone 5 si dimostra all’altezza delle aspettative: lo schermo Gorilla Glass 5 si graffia al livello 6 della scala di Mohs, il frame laterale è in alluminio, il sensore ID continua a funzionare anche graffiandolo pesantemente e anche piegandolo non si ottiene nessun danno. Per conoscere scheda tecnica e prezzo di Fairphone 5, vi rimando all’articolo dedicato.
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