Inizialmente si era parlato della possibilità che nello scontro fra i due CEO miliardari – e forse un po’ annoiati – si fosse inserito il governo italiano, al punto da proporre il Colosseo come arena dove disputare la contesa. Inizialmente la notizia venne fatta rimbalzare dai media americani, riportando un portavoce del ministro Sangiuliano che avrebbe “contattato Zuckerberg qualche giorno fa per mettere in scena quello che potrebbe essere il più grande combattimento nella storia del mondo nell’arena più leggendaria della storia“.
Tuttavia, nelle ore successive alla notizia arrivò la smentita dal Ministero della Cultura, con l’ufficio stampa che negò dichiarando quanto segue:
Non c’è stato alcun contatto formale da parte del ministero ne tantomeno alcun atto scritto, anche se la notizia appare gustosa è infondata. Il Colosseo viene concesso, non da oggi, per eventi a pagamento di alto profilo quasi sempre a scopo benefico. Ogni richiesta viene valutata attentamente dalla direzione del Parco archeologico e non compete all’organo politico. Se Zuckerberg e Musk volessero esibirsi nel Colosseo dovrebbero fare una sfida non violenta. Magari una sorta di certamen , un duello a colpi di versi in latino. E dovrebbero assicurare un congruo contributo economico da devolvere alla tutela del patrimonio storico italiano e magari una quota all’Emilia Romagna.
Se inizialmente l’ipotesi sembrava essersi arenata, in queste ore è Elon Musk a riaccenderla, pochi giorni dopo la proposta della data per lo scontro da parte di Zuckerberg. Musk smentisce l’ipotesi UFC per la gestione dell’evento, affermando di aver parlato ufficialmente con il primo ministro Meloni e il Ministero della Cultura, i quali avrebbero acconsentito all’utilizzo di una “location epica” a tema Antica Roma.