Aggiornamento 10/07: nuove indiscrezioni parlano del cambio di piano di Samsung a causa di Apple Vision Pro, le trovate all’interno dell’articolo.
Apple Vision Pro ha riacceso la discussione attorno ai visori, che fino all’ultimo keynote di Cupertino erano perlopiù confinati a una nicchia dei consumatori tech. Sono passati 8 anni da quando venne lanciato il Samsung Gear VR, realizzato in collaborazione con Oculus per cavalcare quello che sembrava il trend del momento ma che poi si spense dopo poco tempo. Da allora, il mondo dei visori si è spostato dagli smartphone verso ai PC per poi diventare un’esperienza standalone, dove possa essere utilizzato in autonomia e senza la necessità di collegarlo a un dispositivo esterno.
Il lancio di Apple Vision Pro ha modificato i piani per il visore di Samsung
C’è poi la diatriba fra realtà virtuale e realtà aumentata: i primi visori immergevano gli utenti in una realtà parallela, per poi negli anni a venire essere affiancati da occhiali AR che prendono la realtà e la “aumentano” con inserti digitali. Quello che ha fatto Apple Vision Pro è andare un passo oltre, portando al grande pubblico il concetto di realtà virtuale mista in cui prendere il meglio dai due mondi. E dopo anni di inattività, Samsung pare essere pronta a tornare a produrre un visore, abbandonando il concetto ormai datato del Gear VR per qualcosa di più attuale.
Lo riporta il Korea Economic Daily: Samsung starebbe progettando la realizzazione di chip proprietari per visori XR, come fa già con smartphone, tablet, smartwatch e quant’altro. Affidarsi a Qualcomm sarebbe troppo costoso, ma non sarà facile: se c’è riuscita Apple è anche perché ha utilizzato il potente Apple M2, un chip PC a cui attualmente Samsung non ha un’alternativa adatta. Le opzioni al vaglio sarebbero due: creare nuovi System-on-a-Chip oppure prendere Exynos già esistenti e adattarli a un visore. Quello che è certo è che il lancio di Apple Vision Pro ha alzato l’asticella, e chi vorrà provare a fargli concorrenza dovrà mettere in atto uno sfoggio tecnico non da tutti.
A partire dai display, che nel visore Apple possono vantare un’altissima definizione pari a 3.400 PPI per schermo; fin dal 2015, Samsung avrebbe lavorato a soluzioni a 2.000 PPI, ma dopo la mossa di Apple avrebbe deciso di passare ad almeno 3.000 PPI. C’è poi tutta la sensoristica, parte fondamentale affinché il visore sia in grado di mappare l’ambiente attorno a noi, e al VLSI Symposium 2023 è previsto che Samsung presenti nuovi sensori 3D ToF che servirebbero allo scopo, a basso consumo e in grado di misurare fino a 5 metri di distanza a 60 fps. In mezzo c’è anche Google, che secondo i rumors avrebbe messo da parte i piani per il suo visore per concentrarsi sullo sviluppo di quello che viene definito “l’Android per l’XR” in partnership con Samsung.
Tutte innovazioni che comporrebbero il presunto visore XR di Samsung, ma che per poter essere sviluppate come si deve dovrebbero ritardarne il debutto. Si vociferava che se ne potrebbe avere un assaggio all’evento Unpacked, i cui protagonisti saranno Z Fold 5, Z Flip 5, Tab S9 e Watch 6, ma questi cambiamenti avrebbero fatto slittare il tutto da inizio 2023 a metà 2024, anche considerando che l’Apple Vision Pro debutterà a inizio 2024. “Abbiamo deciso di rivedere tutte le specifiche interne e le prestazioni, come il design e il pannello del nuovo visore XR” riporta un promemoria interno di Samsung.
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