Riconosco di essere molto fortunato a fare questo lavoro che mi da la possibilità di provare tanta tecnologia in anteprima e soprattutto di comprendere quali possono essere davvero le reali esigenze di una certa tipologia di utenti, me compreso. La mia storia con gli smartphone è cominciato con telefoni molto piccoli, e via via negli anni sono sempre andato alla ricerca del modello “più grande”, non a caso sono stato un utilizzatore quasi assiduo di iPhone “Max” e “Plus”: negli ultimi anni, però, le tendenze ci parlano di un ritorno alle dimensioni più compatte, ed in effetti mi riconosco a pieno in questa categoria.
Spesso, però, quando si parla di telefoni “compatti” ci si trova di fronte a limitazioni hardware e funzionali che possono scoraggiare gli utenti più esigenti al ritorno ad uno smartphone più piccolo: ASUS da ormai qualche anno ha intrapreso una strada molto remunerativa con il suo Zenfone, uno smartphone compatto ma allo stesso tempo anche un top di gamma.
ASUS Zenfone 10, il protagonista della recensione di oggi, racchiude proprio questa essenza: compatto e leggero, ma con prestazioni da primo della classe.
Indice
Recensione ASUS Zenfone 10
Design e Materiali
Con i suoi 5.9″ pollici di diagonale, 68.1mm di larghezza ed un peso di soli 172 grammi, ASUS Zenfone 10 è il top di gamma più compatto al momento presente in circolazione, almeno tra i brand blasonati e degni di nota. Già a partire dal design il colosso taiwanese ha fatto un lavoro eccezionale: tralasciato l’aspetto relativo le dimensioni, che ricopre comunque una certa importanza, anche i dettagli estetici sono stati curati con grande cura e perizia dall’azienda.
Parto dalle colorazioni, ben 5 differenti versioni che spaziano dal nero al blu, passando per il verde, il rosso e il bianco proprio ad accontentare tutti i gusti e tutti le fasce d’età. La back cover posteriore non segue le tendenze di mercato e le abitudini della gran parte delle aziende, ma va controcorrente con un retro in plastica con finitura quasi effetto pietra ruvida, in stile OnePlus dei tempi d’oro ai primi modelli.
Tale finitura garantisce un grip eccezionale, oltre che un touch and feel pazzesco, visto che lo smartphone non scivola dalle mani e soprattutto non cattura una quantità immonda di impronte sul retro. Forse, e dico forse, potrebbe graffiarsi a contatto con chiavi in tasca ma, almeno nel mio caso, ho notato che passando con forza un dito sopra, i piccoli segnetti vengono via senza grosse difficoltà.
Sempre sul retro l’azienda ha inserito un doppio camera bump con la lente primaria e quella secondaria, ben distinte, e non a caso la lente principale è abbastanza sporgente, mentre la ultra-wide sporge nettamente di meno; c’è sempre quell’effetto dondolante quando poggiamo lo smartphone su qualche superficie, ma purtroppo è inevitabile. Il frame laterale è in alluminio, ma non segue le colorazioni delle back cover dei vari modelli: nel mio caso è nera, e sarà nera anche in tutte le altre varianti cromatiche ad eccezione della bianca che invece possiede un profilo di color alluminio.
Per quanto riguarda la disposizione degli elementi, sul lato destro è presente il bilanciere del volume ed il tasto power davvero figo: figo perchè oltre ad integrare un sensore biometrico per lo sblocco efficiente e comodo, rappresenta anche un pulsante smart programmabile sulla pressione prolungata con funzioni a nostra scelta oppure ancora ci permette di raggiungere la tendina delle notifiche semplicemente con uno swipe dall’alto verso il basso dallo stesso tasto fisico. Non è una novità di questo Zenfone 10, anche perchè l’abbiamo trovata anche nel modello dello scorso anni, ma fa sempre piacere trovare un forte interesse nell’ottimizzazione dell’uso giornaliero, piuttosto che ricercare continuamente (inutili) innovazioni.
Sulla parte superiore, finalmente, un jack da 3.5mm per le cuffie ed il secondo microfono mentre in basso c’è lo slot SIM, il primo microfono, il connettore USB-C e lo speaker.
Display
Il display super compatto di cui Zenfone 10 è dotato misura 5.92″ pollici in diagonale, usa un pannello di matrice AMOLED con risoluzione FullHD+ e frequenza di aggiornamento fino a 144Hz (disponibili ed utilizzabili, però, soltanto in gaming dal momento che nel sistema è “limitato” a 120Hz.
La mia esperienza d’uso sul fronte display è stata ovviamente positiva con una taratura colore impeccabile, degli angoli di visuali eccellenti ed una buona versatilità nella gestione dei colori tramite quattro preset predefiniti ed un selettore per la regolazione manuale della temperatura colore.
L’unica cosa che non mi ha convinto al 100% è la retroilluminazione del pannello che sì, è buona, ma da un prodotto eccellente sotto ogni fronte mi sarei aspettato qualcosina in più; la regolazione della frequenza di aggiornamento, inoltre, non è modificabile se avete abilitato la modalità “performance” (che, tra l’altro, è quella di default abilitata e si può modificare tramite un toggle nella tendina delle notifiche) ma solo se state utilizzando il preset “Dinamico” che concede massima libertà, a differenza di performance (che abilita 120Hz di Default) oppure Duraturo e ultra resistente (60Hz).
Hardware e Performance
E poi che dire, ragazzi, sul fronte prestazioni: potremmo scrivere un libro, ma più di ogni cosa bisogna complimentarsi con ASUS perchè è l’unica ancora una volta ad investire in un settore come questo, ovvero smartphone piccoli, compatti, ma estremamente performanti al pari dei più “grossi”.
Questo per dirvi che la dotazione hardware di questo Asus Zenfone 10 è da primissimo della classe: Snapdragon 8 Gen. 2, memoria RAM LPDDR5X da 8 a 16GB e storage da 128 a 512GB. Come avrete intuito questo rientra tra gli smartphone al momento più dotati in termini di hardware, anche perchè raggiungere i 16GB di RAM non è consuetudine in questo ambito. Tralasciato questo dettaglio, per correttezza, vi dico che gli screenshot che trovate qui in basso dei benchmark sono della versione più “pompata”, con 16GB di RAM e 512GB di storage.
Inutile dire che nell’uso quotidiano questo smartphone fa mangiare la polvere a tanti altri top di gamma del 2023, anche i più insospettabili. Con le applicazioni più diffuse è impossiible riscontrare delle difficoltà, mentre utilzzarlo in gaming è una vera goduria con lo schermo a 144Hz (ovviamente con i titoli che lo supportano) e con le sue dimensioni perfettamente maneggevoli e che non causano stanchezza alle mani anche con utilizzo prolungato.
L’unico appunto che vorrei fare è quello relativo la gestione delle temperature: nelle situazioni di stress molto prolungate lo smartphone riscalda in modo importante lungo tutto il frame e la parte posteriore, e questo l’ho notato durante i test con GFX Bench che richiede circa una ventina di minuti per completarli tutti. In quel frangente la CPU ha superato i 60 gradi, ma mai è entrato in protezione e mai ho notato dei cali di performance a seguito dell’aumento di temperature; in ogni caso la dissipazione è sempre piuttosto veloce, ma sono tutti eventi che bisogna aspettarsi da una CPU e, più in generale, da un hardware così tanto potente.
Software
Anche sul software ASUS ha fatto un lavoro magistrale, tanto da chiedersi perchè il produttore taiwanese non si lanci a capofitto nella produzione di smartphone anche più “economici”, visto che il potenziale c’è tutto. Zenfone 10 arriva con a bordo Android in versione 13, ma le chicche che il produttore ha inserito sono molteplici.
Già in fase di prima configurazione ci offre la possibilità di scegliere se intendiamo utilizzare un layout “classico” in stile Google, oppure uno modificato in stile “ASUS”; ovviamente sceglendo la seconda possibilità si riesce ad accedere ad alcune schermate personalizzate, tra cui la lockscreen, la tendina delle notifiche con le varie opzioni, i selettori del volume per le app, il pulsante di accensione e molto altro. Di base si tratta di differenze di carattere estetico, ma alcune racchiudono anche funzionalità aggiuntive che nel layout Google non sono presenti.
Tra le altre chicche software vanno menzionate una serie di funzioni della ZenUI, tra cui la gestione mobile che permette di ottimizzare sistema e performance, Game Genie che migliora le prestazioni durante l’uso in gaming ma soprattutto Twin Apps che permette di duplicare le app in caso di necessità di doppio account sullo stesso smartphone (esempio, Whatsapp, Twitter e via discorrendo).
Fotocamera
Zenfone 10 rientra anche in campo fotografico sicuramente tra gli “insospettabili”, perchè onestamente mai avrei pensato che fosse perfetto anche in ambito foto. Di fatto il produttore taiwanese ha messo in campo tutto il suo know-how per portare a bordo dello Zenfone 10 un sistema di stabilizzazione a 6 assi Hybrid Gimbal Stabilizer 2.0 che permette di catturare dei video eccezionali e delle foto in movimento anche di prim’ordine.
L’hardware fotografico, tuttavia, prevede la presenza di una lente principale da 50MP con sensore grande 1/1.56″ pollici ed apertura f/1.9, seguita da una lente ultra wide da 13MP con apertura f/2.2 e FOV a 120°. Il sensore per gli autoscatti, invece, è da 32MP.
La qualità delle foto catturate da Zenfone 10 è molto alta in qualsiasi contesto: di giorno gli scatti coprono un’ampia gamma dinamica e possiedono una buona definizione, anche in caso di crop piuttosto spinti si riesce a mantenere un buon livello di dettaglio. Di notte, invece, scene un po’ la definizione ma il risultato è comunque buono cono colori naturali ed una gestione delle luci impeccabile, senza impastare in alcun modo la tonalità delle luci con il resto della scena.
Purtroppo con la grandangolare, invece, è sempre un terno al lotto, perchè anche qui come tanti altri smartphone sul mercato è evidente il gap tra le due lenti: gli scatti ottenuti, di fatto, sono un po’ rumorosi e tendono lievemente ad avere qualche difficoltà con le luci, soprattutto di sera.
I selfie, invece, sono buoni in tutti i contesti anche se ho trovato un po’ scomodo il posizionamento della camera nell’angolo superiore sinistro; per me che sono abituato a scattare selfie con la mano destra, l’inquadratura è più difficoltosa del solito perciò ho dovuto ruotare lo smartphone di 180°. Giudizio assolutamente personale, ovviamente.
La parte video è stata la più interessante, non solo perchè si raggiungono gli 8K a 24fps e si può sfruttare un buon livello di stabilizzazione software, ma anche perchè in FullHD a 60fps si può utilizzare la modalità HyperSteady per produrre contenuti video perfettamente stabilizzati anche in caso di movimenti piuttosto importanti, ad esempio se siamo in corsa.
Autonomia
Nonostante le dimensioni compatte ed una batteria che rispetto la concorrenza potrebbe risultare decisamente sottotono, ASUS Zenfone 10 con i suoi 4300 mAh riesce, anche su questo fronte, a far mangiare la polvere agli altri top di gamma di quest’anno. Nonostante l’hardware da primato, infatti, le prestazioni della batteria sono sempre eccellenti ed anche nella modalità Performance (dove non viene limitato nè il display nè le prestazioni) lo smartphone riesce a portarci a fine serata senza grosse difficoltà.
Come sempre l’ambito batteria risulta essere sempre molto soggettivo, ma con i vari preset messi a disposizione da ASUS qualsiasi tipologia di utente dovrebbe riuscire a trovare la quadra per non incontrare difficoltà con la batteria. In termini di tempistiche di ricarica, invece, non possiede il primato con i suoi 30W via cavo e 15W via wireless.
Prezzo e Considerazioni
Ad ASUS si potrebbero fare tanti complimenti per come questo smartphone è stato realizzato, e per i suoi davvero pochissimi (e quasi irrilevanti) difettucci. Il dettaglio che ho notato con piacere sta nei prezzi di listino, ASUS è stato l’unico produttore di smartphone a non aumentare i listini rispetto il modello precedente tant’è che i prezzi sono uguali allo scorso anno, fatta eccezione della versione 16/512GB che è una novità.
• Zenfone 10 8/128GB a 799€
• Zenfone 10 8/256GB a 849€
• Zenfone 10 16/512 a 929€
In fin dei conti i difettucci additabili a Zenfone 10 sono pochissimi: personalmente avrei desiderato molto una modalità in stile Samsung Dex per sfruttare lo smartphone anche con uno schermo più grande, ma di fatto cos’ non è stato. Per il resto se cercate compattezza, facilità d’uso e estrema affidabilità, non troverete assolutamente nulla di meglio di questo Asus Zenfone 10.
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