È tutto fuorché passata la crisi degli smartphone in Europa, una delle aree geografiche che sta mostrando maggiormente il fianco alla difficile situazione economica generale e alle sue ripercussioni sul mercato tecnologico. Sin dal 2021, ogni trimestre è stato più o meno in negativo rispetto a quello precedente, e non fa differenza il Q1 2023: sommando tutti i produttori si arriva a 38 milioni di smartphone spediti, il ché significa un calo annuale del -23%: per metterla in prospetta, mai così male dal 2012.
Record negativi per le vendite di smartphone in Europa, e i brand pensano se andarsene
Samsung mantiene la sua posizione di leader nel mercato degli smartphone in Europa, nonostante una flessione del -27% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati di mercato più recenti di Counterpoint, il colosso sudcoreano ha una quota del 34%, parzialmente sostenuta dalle buone performance della serie Galaxy S23, più apprezzata delle precedenti serie S22 ed S21. In seconda posizione si trova Apple, con una quota del 26%: nonostante un calo del -21% rispetto all’anno precedente, la casa di Cupertino ha registrato un leggero aumento grazie alle vendite della serie iPhone, ma anche a causa dei demeriti degli altri produttori.
Una delle sorprese del trimestre è stata la ripresa di Xiaomi, in calo solo del -4%, che ha visto la sua quota di mercato aumentare dal 14% al 19% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso: questo rappresenta un segnale positivo per il produttore cinese, che ha sofferto di brutte prestazioni all’inizio dello scorso anno. La top 5 è completata da OPPO e Realme, con quote del 4% e del 3% rispettivamente: entrambe le compagnie hanno registrato cali significativi rispetto all’anno precedente, con OPPO in calo del -47% e Realme in calo del -36%.
Questi sono risultati dettati dagli effetti negativi del difficile clima economico che l’Europa sta vivendo dallo scoppio della pandemia: anche se la situazione sanitaria si è ristabilizzata, non hanno aiutato l’aumento dell’inflazione, dei tassi di interesse e dei prezzi dell’energia, insieme alle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina, con consumatori meno disposti a spendere con leggerezza. Alla luce di ciò, non sorprende che compagnie come OPPO, OnePlus e vivo stiano valutando di andarsene dall’Europa. Ma secondo gli analisti di Counterpoint è la discesa prima della salita, dimostrando un cauto ottimismo per la prevista ripresa nella seconda metà del 2023.
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