Negli annali della storia della tecnologia, poche rivalità commerciali hanno catturato l’attenzione del pubblico come quella tra Apple e Samsung. Le due compagnie hanno da sempre una relazione travagliata, caratterizzata da momenti di collaborazione fruttuosa e di scontri legali. Mentre all’inizio sembravano partner ideali, la loro alleanza ha subito una trasformazione radicale che le ha portate a diventare avversarie impegnate in una lotta per la supremazia nel mercato dei dispositivi mobili. Apple è una delle compagnie che maggiormente rimpingua le casse di Samsung comprandole schermi e memorie, ma allo stesso tempo si contendono le prime due posizioni nel mercato telefonico. E nonostante Apple abbia a lungo delegato ad altri la produzione dei componenti dei suoi prodotti, negli ultimi anni ha intensificato gli sforzi per rendersi più indipendente, come dimostrano gli investimenti miliardi nella tecnologia microLED.
Apple punta agli schermi microLED e investe miliardi per slegarsi da Samsung
Allo stato attuale, circa il 70% degli schermi Apple sono prodotti da Samsung, mentre il restante 30% è spartito fra LG e BOE, e questo significa che il produttore sud coreano ha il coltello dalla parte del manico in termini di specifiche e prezzi. Apple ha bisogno di Samsung e viceversa, ma come riferisce Nikkei Asia in quel di Cupertino negli ultimi 10 anni è stato speso almeno 1 miliardo di dollari in ricerca e sviluppo per capire la tecnologia microLED e realizzare prototipi da analizzare. Per quanto Samsung sia un partner storico e affidabile, prodursi gli schermi in casa permetterebbe ad Apple di avere più controllo tecnico e spendere meno sul lungo periodo.
Ma come avviene già con la serie Apple Silicon, ci sarà bisogno di altre aziende manifatturiere per la creazione dei prodotti necessari per questa tipologie di schermi: ams-Osram si occuperebbe dei componenti microLED, LG Display dei substrati e TSMC dei wafer da 12″ contenenti i microchip che comporranno il pannello. Il progetto starebbe venendo portato avanti nei centri segreti Apple di Taiwan, che assieme ai team in USA e Giappone avrebbe creato non solo la circuiteria necessaria per i driver degli schermi ma anche le apparecchiature di produzione con cui avere sotto controllo il processo di creazione e consentire la “migrazione” da OLED a microLED.
Come già vociferato in precedenza, il lancio non dovrebbe avvenire prima del 2025 e anche allora sarà limitato, concentrandosi esclusivamente su Apple Watch Ultra per poi espandersi ad altri prodotti, se tutto andrà bene: insomma, ci vorrà ancora qualche anno prima di assistere ai primi iPhone e iPad con soluzioni microLED. E se vi steste chiedendo quale sia il vantaggio di uno schermo del genere, vi rimando all’articolo dedicato in cui vi parlo di microLED, Mini LED e QD-OLED.
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