Almeno una volta vi sarà capitato di ricevere strani messaggi in cui un ente o una compagnia richiede i vostri dati: sto parlando di quegli SMS truffa dove il malintenzionato cerca di ingannare il malcapitato, che si tratti di installare virus o fregare i dati d’accesso. Per evitare che ciò accada, l’AGCOM (il Garante italiano) ha annunciato un nuovo regolamento per cercare di porre fine a questo triste fenomeno.
Pubblicato il nuovo regolamento AGCOM per impedire il fenomeno delle truffe via SMS
Molto spesso è facile capire se l’SMS che si è ricevuto sia farlocco, ma a volte è più complesso di quanto sembri, specialmente se non si è un utente smaliziato sull’argomento. Questo perché esistono i cosiddetti alias telefonici, cioè un servizio che permette di oscurare il numero telefonico e sostituirlo con un alias. Avete presente quando il mittente dell’SMS che ricevete è Facebook, Paypal o la vostra banca, per esempio quando usate l’autentificazione a due fattori o fate un pagamento con la carta di credito? Ecco, quello è un alias. Purtroppo, questo tipo di servizio può essere utilizzato anche da truffatori per camuffare il proprio numero e fingersi qualcun altro: “PosteInfo” sembra andare per la maggiore, ma può capitare anche con banche, Paypal, Amazon o corrieri vari: “Il tuo pacco è stato trattenuto” con annesso link per tracciarlo o sbloccarlo che in realtà rimanda a una pagina malevola dove l’utente ignaro inserisce i propri dati finendo vittima di phishing.
Il regolamento dell’AGCOM prevede la creazione di un registro degli alias, il ché prevede che gli operatori dovranno bloccare gli SMS da alias non registrati e/o dall’estero. Ne consegue che non potranno più essere registrati alias sospetti, cioè che richiamino a nomi di banche, istituzioni o brand famosi, ma anche numerici o con caratteri strani. L’altra grande novità è che il registro dell’AGCOM sarà liberamente consultabile, e quindi gli utenti potranno scoprire l’intestatario dietro all’alias che li ha contattati. Le previsioni parlano di 12 mesi d’attesa affinché il regolamento entri in azione, nella speranza che non si riveli un buco nell’acqua come il Registro delle Opposizioni.