Aggiornamento 07/03: Samsung smentisce le notizie sulla sua CPU proprietaria. Trovate i dettagli a fine articolo.
Attorno alla divisione Exynos di casa Samsung si è creato un alone di polemica dovuto alle vicende negative accadute alla compagnia. Innanzitutto il caso GOS, con Samsung che ha rallentato i suoi smartphone per evitare che l’eccessiva potenza dei chip provocasse fenomeni di thermal throttling sulla serie Galaxy S22. Un caso che avrebbe avuto un impatto in termini di vendite, con i consumatori che non sarebbero stati così convinti di acquistare gli ex top di gamma Samsung. Ma risalendo alla sorgente del problema, furono i SoC Snapdragon ed Exynos di scorsa generazione il motivo per cui Samsung si trovò a doversene scusare pubblicamente.
Le CPU Exynos saranno veramente proprietarie: l’annuncio del presidente Samsung
Nel mondo dei chipmaker, Samsung è l’unica azienda che si produce fisicamente sia gli smartphone che i chip che monta al loro interno. Anche Apple e (una volta) Huawei montano chip proprietari, ma in entrambi i casi parliamo di SoC stampati da terze parti (cioè da TSMC). Ma c’è un componente all’interno dei SoC Exynos che non è comunque fatto al 100% da Samsung: i processori. Come praticamente tutti gli altri SoC in circolazione, anche quelli del chipmaker sud coreano contengono CPU composte da core ARM Cortex. Per esempio, l’Exynos 2200 è composto dal più potente core Cortex-X2, tre core Cortex-A710 e quattro core meno energivori Cortex-A510. Tuttavia, in un’intervista in merito ai succitati problemi, il presidente TM Roh ha parlato chiaro: Samsung tornerà a farsi le CPU da sola. In questo modo, la compagnia avrebbe modo di realizzare dei SoC cuciti su misura, potendo configurare più componenti del chip in base alle proprie esigenze anziché adattarsi alle soluzioni di terze parti di ARM.
Per quanto paradossale possa sembrare, l’Exynos 2200 non è appositamente designato per gli smartphone Galaxy. Questi chip vengono realizzati dalla divisione Samsung LSI ed è poi preso da Samsung MX, la divisione che si occupa della realizzazione degli smartphone, e inserito al loro intern. Nonostante appartengano alla macro-divisione Samsung Electronics, non c’era sinergia totale fra le due parti e questo comporta che i SoC finali non siano ottimizzati come potrebbero esserlo. Come avete letto, però, ho usato il termine “tornerà”: come forse alcuni ricorderanno, infatti, non è la prima volta che Samsung si produce CPU in casa. In passato ci provarono con l’Exynos M1 Mongoose su SoC quali Exynos 8890 e 8895 per Samsung Galaxy S7, S8, Note 7, Note 8 ma anche Meizu PRO 6 Plus e 15 Plus, ma i risultati non furono quelli sperati.
Le indiscrezioni ci parlano quindi di una Samsung che avrebbe creato un team dedicato soltanto alla creazione di core proprietari per la CPU, un percorso intrapreso anche dalla amica/nemica Qualcomm; per riuscire nell’intento, l’azienda avrebbe anche assunto un ex responsabile senior nell’ambito CPU di AMD, con cui ha fra l’altro già collaborato per la GPU della sfortunata serie S22. La novità, chiamata per il momento Galaxy Chip, potrebbe debuttare non prima del 2025, dando tempo al team di lavorare con relativa calma.
Comunicato ufficiale | Aggiornamento 07/03
Dopo le notizie circolate in rete, Samsung Electronics ha così dichiarato:
Un recente rapporto dei media secondo cui Samsung ha istituito un team interno dedicato allo sviluppo del core della CPU non è vero. Contrariamente alle notizie, da tempo abbiamo più team interni responsabili dello sviluppo e dell’ottimizzazione della CPU, reclutando costantemente talenti globali dai campi pertinenti.
Leggendo bene il comunicato, ci si accorge che più che smentire l’esistenza di un progetto per una nuova CPU proprietaria, Samsung smentisce l’esistenza di un nuovo team dedicato, precisando che da tempo hanno più team dedicati allo sviluppo delle CPU. Per il momento, quindi, non ci sentiamo di affermare che sia tutto saltato, anzi; l’impressione è che Samsung si stia muovendo in questa direzione, visti i numerosi rumors che ne parlano. E visto che nel comunicato si menzionano i “core personalizzati“, è anche possibile ipotizzare che Samsung possa percorre la strada di Qualcomm, che nei suoi SoC Snapdragon utilizza CPU dotate di core semi-personalizzati sempre su base ARM (cioè i core Kryo), non interrompendo così la storica alleanza con Arm Holdings.