La fiera tecnologica di Barcellona ci ha permesso di scoprire tante novità: ci sono stati lanci ufficiali, presentazioni di prodotti sorprendenti e – in generale – una valanga di prodotti interessantissimi. Tuttavia un evento importante come questo non può concludersi degnamente senza qualche polemica: nelle scorse ore, Huawei è stata accusata di spiare i visitatori al MWC 2023 tramite tracciamento. Ecco che cosa sta succedendo e la risposta dell’azienda cinese.
Huawei al MWC 2023: l’azienda cinese accusata di spiare i visitatori
Gli ultimi anni sono stati particolarmente intensi per Huawei: il ban degli USA ha portato varie conseguenze e sembra che la vicenda sia lontana da una conclusione lieta. Nel frattempo il colosso tecnologico cinese è andato avanti per la sua strada con nuovi dispositivo ma soprattutto con HarmonyOS, un sistema operativo proprietario per tentare di eliminare la dipendenza dalla realtà statunitensi.
Intanto nuovi nubi si intravedono all’orizzonte e questa volta l’accusa sembra parecchio grave. Huawei è stata accusata niente meno che di tracciare i visitatori al MWC 2023, tramite dispositivi di localizzazione celati all’interno del badge. Quest’ultimo era necessario per accedere all’area espositiva del brand e doveva essere restituito all’uscita della stessa; in alcuni casi ciò non è avvenuto.
Il nuovo VP Senior per l’Europa di Nokia, Rolf Werner, ha smontato il suo pass e ne ha svelato l’interno, rivelando la possibilità che Huawei abbia utilizzato tecnologia Beacon (ossia basata su segnali ad alta potenza per il tracciamento fino a 70 metri di distanza).
La risposta di Huawei non ha tardato ad arrivate: la casa cinese nega ogni accusa, sostenendo che il pass veniva utilizzato solo all’interno dello stand e restituito all’uscita. Anzi, stando alle parole della compagnia, sul retro del badge sarebbe specifico l’uso di tecnologia RFID (radiofrequenza) e Bluetooth per raccogliere dati sul tempo di permanenza all’interno dell’area espositiva. Le informazioni raccolte sono state utilizzare per migliorare la qualità dei servizi offerti e trattate nel rispetto della privacy.
Ovviamente la vicenda non è passata inosservata agli occhi della GSM Association, che si occupa dell’organizzazione dell’evento. Accusare una compagnia di utilizzare strumenti di tracciamento è una questione seria e per questo motivo si tra procedendo con indagini interne.
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