Ci risiamo: secondo fonti vicine alla vicenda, gli USA starebbero valutando di imporre un ban totale contro Huawei. Da quando l’ex presidenza Trump l’ha inserita nella Entity List, gli USA hanno progressivamente allentato la morsa, permettendo ad alcune aziende di tornare a commerciare con l’azienda cinese. Via libera per Microsoft e Intel, per esempio, che possono fornirle software e hardware per i PC MateBook, e per Samsung, Sony e i loro display e sensori fotografici; niente da fare invece per Google e TSMC, impedendole di vendere smartphone con servizi Google e fabbricarsi chip da sola. Huawei deve quindi accontentarsi di produrre smartphone sì con chip Qualcomm ma solo 4G, risultando meno competitiva rispetto ai rivali e ai loro smartphone 5G.
USA vs Cina: le tensioni crescenti potrebbero portare al ban totale contro Huawei
Alan Estevez, sottosegretario al Commercio americano, ha così affermato a una recente audizione per gli affari esteri in Camera: “Le regole sulle licenze della precedente amministrazione sono in fase di valutazione” da parte dell’attuale presidenza Biden per “impedire che le tecnologie sensibili degli Stati Uniti finiscano nelle mani di attori maligni” come intelligence ed esercito cinese. Se si avverasse quanto si dice, Huawei sarebbe tagliata fuori da Intel e Qualcomm (sia chip 4G che 5G), e a quel punto la strategia della compagnia dovrebbe nuovamente riassestarsi dopo qualche anno di “tregua”. La notizia ha provocato un certo sussulto nell’industra dei chip: fra 2020 e 2021, gli USA hanno approvato licenze verso Huawei che hanno portato a vendite pari a 61,4 miliardi di dollari. Se Huawei venisse veramente bannata del tutto, compagnie americane come le stesse Intel e Qualcomm si troverebbero con diversi miliardi in meno alla fine dell’anno fiscale.
Da tempo si vocifera che Huawei stia riorganizzando HiSilicon per farla tornare alla ribalta. Finora tutto resta fermo, però, anche a causa dei grossi problemi che sta vivendo la Cina; negli ultimi anni, gli USA hanno avviato una serie di blocchi che ha messo in ginocchio l’industria cinese dei chip. Le tensioni fra occidente e oriente non accennano ad allentarsi, anche perché la Cina viene accusata di aver sostenuto economicamente la Russia nonostante le sanzioni lo proibirebbero. In tal senso, il ban di Huawei potrebbe fare da ascendente, ma come afferma Clay Lowery dell’Institute of International Finance “influenzare la Cina a ridurre il suo sostegno alla Russia sarà difficile”.