Recensione Dreame L10 Ultra: ha davvero DISTRUTTO la CONCORRENZA

dreame l10 ultra robot lavapavimenti

Non è passato molto tempo in realtà da quando vi abbiamo parlato del Dreame L10S Ultra, un robot aspirapolvere che sì, era costoso, ma che allo stesso tempo è stato il primo ad arrivare in Italia ufficialmente con mop rotanti. E’ vero, c’è da dire che L10S ultra ha portato l’asticella della pulizia più in alto rispetto al passato, ma questo nuovo L10 Ultra promette decisamente bene.

Perde la S nel nome, perciò attenzione nella fase d’acquisto qualora decideste di acquistare uno di questi modelli. Oggi vi racconto la mia esperienza con questo gioiellino di Dreame.

Recensione Dreame L10 Ultra

Design e Materiali

Come al solito prima di parlare di specifiche tecniche e qualità di pulizia, voglio farvi una rapida panoramica del robot più da vicino: le dimensioni rimangono invariate rispetto la variante “S” con un diametro di 35 cm, uno spessore di 9.7 cm ed un peso di 3.5kg. Anche il design generale del Dreame L10 Ultra continua a portare con sè le tipiche scelte stilistiche già adottate altrove; non a caso sulla parte superiore è presente la torretta LIDAR che provvede come al solito a mappare l’ambiente ed integra i due tipici contenitori per lo sporco e per l’acqua.

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Qui scendono le capienze rispetto il modello “S”, perchè il primo, quello per lo sporco, ha una capienza di 350 ml (anzichè 450ml), mentre il secondo, quello per l’acqua pulita, scende a 180ml anzichè 190 ml. Non è sicuramente il prodotto migliore sotto questo punto di vista, ma per le tipiche abitazioni di noi italiani comprese tra i 70 e i 110mq queste capienze non vi creeranno problemi.

Sempre sulla parte superiore sono presenti i tasti fisici per le funzioni principali del dispositivo, ovvero sia l’accensione/spegnimento, il ritorno alla base di ricarica e l’avvio di una pulizia spot; ovviamente per le funzioni più specifiche bisogna fare affidamento all’applicazione per smartphone di cui vi parlerò a breve. Nella parte frontale del Dreame L10 Ultra c’è poi il sensore ottico “High Precision 3D“che innalza ulteriormente i livelli di affidabilità non solo in fase di mappatura, ma anche durante le operazioni di pulizia: questa combo è quella che personalmente preferisco, dal momento che la sua precisione è difficilmente superabile da altri prodotti.

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Nella parte inferiore, poi, il Dreame L10 Ultra integra i sensori anti caduta e quelli per il riconoscimento dei tappeto; le ruote come al solito sono super carrozzate in plastica e riescono a superare praticamente ogni ostacolo. Caratteristica fondamentale, e che si porta dietro dal modello “S”, sono i mop rotanti: rimangono due e costituiscono una delle caratteristiche migliori di questo prodotto.

Ultima, ma non di certo per importanza, è la base di rientro, soluzione certamente piuttosto ingombrante ( le sue dimensioni sono di circa 42 x 34 x 57 centimetri, tra le più grandi) ma allo stesso tempo tra le più valide vista la presenza dei serbatoi per il lavaggio dei mop (con due contenitori da 2.5L) e di un sacchetto usa e getta (con capienza 3L) adatto alla raccolta della polvere. Insomma, i piccoli lati negativi sono compensati dall’estrema versatilità d’uso di questo gioiellino.

Potenza d’aspirazione e qualità della pulizia

Ed è qui che viene il bello, quando mettiamo sotto sforzo il nuovo gioiellino di casa Dreame. Rispetto al modello “S” qui la potenza di aspirazione sale a 5300Pa grazie al motore installato da ben 60W, valori che collocano questo robot sull’olimpo degli aspirapolvere e lavapavimenti. Qui c’è poco da dire ragazzi, se già il Dreame L10S Pro era stato una garanzia su questo punto di vista, questo L10 Ultra non può che essere una piacevole conferma: è uno degli aspirapolvere automatici più potenti del mercato. In più l’ho trovato piacevolmente silenzioso rispetto la media, per cui chapeau a Dreame e all’ottimo lavoro di insonorizzazione effettuato sul suo prodotto.

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Tornando a noi, però, il Dreame L10 Ultra riesce a pulire bene in qualsiasi circostanza e su qualsiasi superficie; ho fatto dei test su un pavimento pià ruvido nella zona garage e su uno con finiture lisce in casa e devo dire che il robot non avverte differenze in quanto ad efficienza di pulizia. Come di consueto mi sono servito del mio amatissimo caffè, pan grattato più vari condimenti reperiti qua e là nella cucina per metterlo sotto stress, ma nulla: è stato più stressante per me creare questo ambiente “ostile” piuttosto che per il Dreame, il quale ha pulito tutto senza indugi e difficoltà.

Al di là degli stress test, però, nell’uso quotidiano in quanto ad aspirazione non ha rivali per il momento; i sensori per il riconoscimento dei tappeti funzionano bene, ed anche l’ampio rullo gommato largo poco meno di 20 centrimetri da un supporto importante nelle operazioni di pulizia, soprattutto in presena di capelli, peli di animali o sporco simile. Insomma, nulla da criticargli.

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Lo so, volete che vi dica come lava i pavimenti: mi credete se vi dico bene? Credetemi, è cosi, anche se in realtà qualcosa di particolare l’ho notato. Allora, in primis il lavaggio del pavimento di per sè funziona bene, anche se non è presente in dotazione il detergente, ma potete rimediare da soli con una soluzione poco schiumogena.

Nell’uso quotidiano, per lo sporco “di ogni giorno” non ci sono particolari problemi che, invece, vengono fuori quando lo sporco è più ostinato o quando c’è qualche macchia già “vecchia” sul pavimento; in quel caso è necessario un doppio passaggio per poter portare a casa un buon risultato. L’altro aspetto “negativo” è legato alla presenza di tappeti a “pelo alto”: mentre con quelli bassi il robot riconosce la presenza e provvede a sollevare i mop di circa 7 millimetri, con quelli più alti si corre il rischio di bagnare parzialmente il tappeto con il passaggio del mop umido, seppur fermo. Tutto quanto, comunque, è bilanciabile tramite l’app dalla quale possiamo scegliere quanta acqua utilizzare o se in alcune stanze vogliamo escludere proprio la fase di lavaggio. In caso volessimo, inoltre, non effettuare il lavaggio in alcun modo possiamo rimuovere totalmente i mop e, all’occorrenza, lavarli in lavatrice prima del loro totale esaurimento. In questo caso con Dreame i ricambi sono facilmente reperibili online.

Applicazione per Smartphone

Ne abbiamo parlato più volte nel corso delle nostre recensioni, ed ogni volta è per noi una conferma su questo fronte; Dreame è uno dei produttori migliori in circolazione sul fronte applicazione per smartphone. L’intero sistema viene gestito tramite l’app Dreame Home, una sorta di imitazione di Xiaomi Home, ma con la sola integrazione degli aspirapolvere: è infatti la prima volta che mi capita di usare l’app di Dreame e non quella di Xiaomi.

Tra i punti salienti di questo sistema c’è senza dubbio la gestione delle stanze che vengono create in modo automatico durante la mappatura e, in seguito, è possibile associarne un nome specifico; questo vi consente, come anticipavo prima, di scegliere tra la pulizia a zone o quella a stanze, concedendovi la massima libertà nell’utilizzo. A tal proposito si può selezionare anche l’intensità della pulizia a seconda del grado di sporco presente in una determinata stanza: in cucina ci sarà sicuramente più sporco di una camera da letto, quindi magari impostiamo un passaggio doppio con maggiore quantità d’acqua, anzichè un singolo passaggio.

In caso di necessità potremo avviare dei cicli di pulizia programmata, ognuno dei quali può essere personalizzato in base alle modalità di pulizia, alle zone da pulire e all’orario. Il tutto viene svolto con una precisione assoluta: il doppio sistema di mappatura aggiunto all’AI presente in questo modello consente di essere nettamente più precisi rispetto i modelli precedenti, e questo ci risparmia un sacco di inconvenienti in cui si è costretti a riposizionare manualmente il robot, ma soprattutto non abbiamo sprechi di batteria a causa di strambi percorsi elaborati dal robot.

Per inciso, questo Dreame L10 Ultra è compatibile con l’assistente vocale Alexa: dopo aver associato il prodotto al vostro account di Amazon, sarà possibile avviare o interrompere la pulizia semplicemente utilizzando la vocie.

Autonomia

In termini di autonomia il Dreame L10 Ultra ha una batteria che potrebbe soddisfare tutte le esigenze; a bordo, infatti, c’è un’unità da 5200 mAh in grado di assicurare, da scheda tecnica, circa 200 minuti di autonomia e di lavoro in modalità automatica. Ho trovato i dati dichiarati dal produttore sinceri e veritirieri all’atto pratico durante i miei test, con uno scarto reale di pochi minuti dalla scheda tecnica.

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L’ho utilizzato dentro casa mia che ha una superficie di poco inferiore ai 100mq e una intera sessione di pulizia e lavaggio mi ha consumato circa il 65% di autonomia. A conti fatti, dunque, non incontrete mai problemi di batteria visto che con una sola carica si potranno pulire ambienti fino a 130mq circa senza troppi problemi. Ad ogni modo nei casi più estremi, quando la batteria non è sufficiente, il robot ritorna alla base per ricaricarsi e poi ricomincierà a pulire dalla zona in cui si era interrotto. Intelligente, al punto giusto.

Prezzo e considerazioni

Alla fine dei conti, con i continui paragoni effettuati con l’L10S Ultra vi starete chiedendo: “ok, e adesso quale compro?”. Beh, innanzitutto vi dico che ci sono circa 200 euro di differenza nel prezzo d’acquisto, 200 euro in meno per il modello in prova oggi, l’L10 Ultra. I due modelli condividono, in sostanza, gran parte delle specifiche tecniche mirate alla efficienza del lavaggio ma differiscono soprattutto sulla telecamera, che sul modello S è una vera e propria telecamera (utile anche per videosorveglianza, nel caso), e per il serbatoio del detergente che viene erogato in modo automatico, e non manuale.

Dunque a conti fatti l’L10 Ultra a fronte di un risparmio importante può essere, a mio parere, una soluzione ideale per tutti: pulisce bene, ha un bel design, e pochissimi difetti. Certo, costicchia: 849€ per portarselo a casa, ma se approfitterete dell’offerta di lancio potrete avere in omaggio un kit di accessori di ricambio del valore di 84,99€.

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