Sono anni che si parla del primo visore di Cupertino, che da qualche tempo ha finalmente un nome: Apple Reality Pro. Ovviamente niente di ufficiale, così come le caratteristiche di cui discutiamo oggi, ma che provengono da una fonte piuttosto affidabile. Sto parlando di Mark Gurman di Bloomberg, che in passato ha già svelato in anticipo diverse novità a marchio Apple, perciò vediamo come sarà fatto il tanto atteso visore targato Apple.
Apple prepara il lancio del suo primo visore Reality Pro: ecco cosa aspettarci
Alle spalle dell’Apple Reality Pro ci sarebbe un progetto avviato 7 anni fa, a cui sta lavorando un gruppo composto da oltre 1.000 dipendenti; un progetto ambizioso, dato che sarà la prima nuova categoria di prodotti dal 2015, quando venne lanciato Apple Watch. Quella messa in atto sarebbe una grande scommessa finanziaria, per quanto dal primo modello non ci si aspetti un profitto a fronte dei costi di ricerca e sviluppo, nonostante sarà uno dei visori più costosi al mondo. È difficile spiegare a chi non ha mai provato un visore perché dovrebbe spendere la bellezza di 3.000$: proprio per questo, Apple starebbe preparando uno spazio dedicato negli Apple Store per poterlo provare.
Passando alle specifiche, Apple Reality Pro sarebbe composto da materiali quali alluminio, vetro e cuscini per accomodare il capo, con linee che ricorderebbero quelle delle AirPods Max. La parte frontale sarebbe curva, sui lati sarebbero presenti gli altoparlanti mentre il retro avrebbe la classica fascia regolabile. Lato hardware è prevista una versione modificata dell’Apple M2, e per mantenere un peso leggero Apple avrebbe optato per una scelta abbastanza radicale: la batteria non sarebbe dentro al visore bensì in un comparto collegato via cavo e da tenere in tasca; l’amperaggio non viene specificato ma si parla dell’equivalente di due iPhone 14 Pro Max, cioè circa 8.500/9.000 mAh, con cui il visore avrebbe un’autonomia fino a 2 ore.
Oltre a ciò, Apple avrebbe optato per un’altra differenza rispetto ai visori presenti sul mercato, ovvero l’assenza di controller fisici. Al suo posto ci sarebbe un sistema di tracciamento di viso, occhie mani tramite telecamere esterne e sensori interni per tenere traccia dei relativi movimenti; questa tecnologia permetterebbe all’utente di interagire con l’interfaccia 3D pizzicando con pollice e indice. A tal proposito, l’interfaccia viene denominata come xrOS(acronimo per “Extended Reality OS”) e sarebbe similare a quella che iOS e iPadOS offrono su smartphone e tablet.
Un’altra differenza sostanziale di Apple Reality Pro sarebbe il suo essere un visore ibrido VR+AR: girando l’apposita corona in stile Apple Watch, l’utente potrebbe passare da realtà virtuale a quella aumentata. Questa transizione sarebbe enfatizzata da un’animazione in cui l’ambiente VR svanisce e ci si ritrova circondati dall’ambiente reale, fattore che viene definito dal leaker “il momento cloud di Reality Pro“. In realtà virtuale, il visore potrebbe essere usato come display esterno del Mac, con supporto a touchpad, mouse e tastiera fisici; inoltre, permetterebbe anche la visione di un film su un display enorme in un ambiente simulato, che sia lo spazio o il deserto, con tanto di audio spaziale (a patto di usare le AirPods). A tal proposito, si vocifera della collaborazione con Disney per la realizzazione di contenuti ad hoc.
Infine, si parla del supporto alle videochiamate FaceTime, che al contrario dello stile animato di Meta userebbe una rendering realistico del proprio corpo; tuttavia, a causa delle limitazioni tecnici di elaborazione grafica, ciò sarebbe possibile soltanto in una videochiamata fra 2 persone, mentre aumentando il numero di utenti in chiamata verrebbero visualizzati sotto forma di Memoji.
Insomma, la carne al fuoco per questo Apple Reality Pro è tanta, anche se ci sono dubbi sulle tempistiche di lancio.
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