Da quando si è affacciata sulla platea globale, vivo ha dimostrato di saper giocare in serie A quando si parla di qualità fotografica. Lo constatiamo con la neonata serie X90, con un modello Pro+ che sfoggia un comparto hardware di alto livello. A rimarcare questo aspetto c’è adesso la Imaging Technology Matrix, una nuova piattaforma tecnologica che la compagnia ha presentato al pubblico in occasione del lancio dei nuovi top di gamma.
vivo presenta Imaging Technology Matrix: ecco come migliora la fotocamera
Il tutto si basa sui cosiddetti “Tre Paralleli“, cioè la ricerca e lo sviluppo di funzionalità che restituiscano risultati al pari di macchine professionali, fotografi professionali e post-produzione professionale. Tecnologie come Optical Sensing System, in collaborazione con Carl Zeiss, permettono al sensore di acquisire immagini più nitide e con meno riflessi, mentre Colour Restoration Engine e Accelerated Computing Engine permettono allo smartphone vivo di restituire risultati cromatici più accurati e con prestazioni efficaci.
La tecnica Ultra-Clear Image Quality Engine fa sì che venga applicata una tecnica di super-risoluzione basata su un modello di lente virtuale che recupera fino al 35% delle imperfezioni ottiche. Inoltre, la modalità multi-frame fa sì che le foto col teleobiettivo siano migliori in termini di gamma dinamica e qualità generale, misurando la luce ambientale per ottenere una temperature del colore più realistica.
Se si parla di modalità Ritratto, il sistema Hyper-Sense Portrait è in grado di riconoscere 103 punti del volto e la posizione del soggetto immortalato, regolando di conseguenza filtri di bellezza, sfocatura, tono e luminosità. Proseguendo, c’è il supporto alla tecnologia VCS Bionic Spectrum, il cui scopo è quello di offrire un rapporto segnale/rumore migliorato del 20% e una resa cromatica migliorata del 15% se si confronta il Sony IMX989 usato su X90 rispetto al Sony IMX866 di scorsa generazione. C’è poi il sistema Vast-Sky Night che, tramite un algoritmo AI proprietario e le capacità del nuovo sensore fotografico, permette al telefono di catturare immagini con una sensibilità aumentata del 100% fino a 102.400 ISO; il risultato sono foto notturne molto luminose senza però dover utilizzare appositi gimbal o treppiedi.
Non si può non citare l’implementazione del nuovo vivo V2, il chipset proprietario all’interno del quale si cela l’AI-ISP sviluppato dalla stessa compagnia. Grazie al circuito MAC a 10-bit si può ridurre la latenza fino al 96% rispetto alle NPU tradizionali e abbassare i consumi del 200%, arrivando a ben 1,3 trilioni di bit processati al secondo con una conseguente elevata potenza di calcolo fotografica, con migliorie per riduzione del rumore AI-NR, fusione dei toni HDR e interpolazione MEMC. Tutte queste novità non riguardano solo il mondo delle foto ma anche dei video, semplificando la modalità LOG e il processo di mix dei color in post-produzione, permettendo registrazione e riproduzione video HDR con metadati dinamici e spazio colore BT.2020 con profondità 10-bit a 1,07 miliardi di colori; il tutto va a beneficio della cattura di ombre e luci, anche mediante l’utilizzo di present LUT 3D in stile cinematografico.
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