L’avvento della serie Galaxy S23 è quasi alle porte, ma Samsung non ha perso tempo per darci un assaggio di quella che sarà la fotocamera del futuro che vedremo su Galaxy S24 e S25 al Tech Day 2022. Chiaramente non si parla di specifiche, di mega-pixel o di quali ottiche saranno adottate sui top di gamma dei prossimi anni, quanto piuttosto di tecnologie al servizio del miglioramento della qualità di foto e soprattutto video.
Samsung ha grandi piani in mente per la fotocamera dei futuri Galaxy S24 e S25
Se infatti la qualità delle foto scattate con smartphone è ormai quasi paragonabile alle immagini delle fotocamere professionali, lo stesso non si può dire per i video. Uno degli ostacoli principali riguarda il rumore visivo, soprattutto quando si registra una clip con poca illuminazione, a causa della mancanza del tempo di esposizione necessario per catturare abbastanza luce ai canonici 30 fps. Inoltre, quando si filma in un ambiente ad alta gamma dinamica è difficile catturare colori realistici sia del soggetto che dello sfondo quando per esempio si è in controluce. Ultima ma non ultima la mancanza di capacità di rilevamento della profondità, presente nelle immagini grazie ai sensori ToF ma assente nei video se non tramite elaborazioni software spesso posticce.
Essendo uno dei principali produttori di sensori fotografici per smartphone, Samsung ha così deciso di intervenire via hardware e creare nuove soluzioni per compensare queste limitazioni. Migliorare la sensibilità a luce e esposizione è una sfida ostica, specialmente quando si ha a che fare con smartphone sottili; per questo, Samsung ha annunciato un’evoluzione della tecnologia dei pixel ISOCELL chiamata Nano-Photonics Color Routing, cioè l’utilizzo di pareti ottiche costituite da un’innovativa nano-struttura composta da materiale a bassa rifrazione tra i filtri colorati dei pixel.
L’altra novità consiste nell’aumentare la luminanza della gamma con la creazione di nuovi sensori a 16-bit, in grado di catturare una gamma dinamica ancora più elevata in modalità HDR. Normalmente, per girare un video HDR a 30 fps bisogna eseguire una cattura a 60 fps in modo che per ogni secondo vengano immortalati due frame da elaborare per luci e ombre e avere così una doppia esposizione. Per aumentare ulteriormente la gamma dinamica servono tre o più esposizioni, e questo consumerebbe molta batteria; senza contare gli artefatti da movimento, in quanto filmare ad alta velocità complica il processo di fusione dei frame e può produrre immagini innaturali. Per questo, Samsung ha annunciato una nuova tecnologia HDR a singola esposizione nel sensore, che impiegherà meno energia, richiederà meno potenza e soprattutto ridurrà gli artefatti in HDR.
Infine, l’effetto bokeh per i video. Allo stato attuale, il sensore ToF (Time of Flight) è impiegato da molte aziende per misurare il tempo impiegato dalla luce infrarossa emessa per rimbalzare su un oggetto e tornare al sensore e calcolare di conseguenza la profondità di soggetto e sfondo. L’obiettivo è creare un sensore ToF con ISP integrato, che non soltanto consumi meno non affidandosi all’ISP del SoC ma che soprattutto migliori ka qualità della profondità, anche in movimento e con scarsa illuminazione, oggetti stretti e texture ripetute.
Tutte novità che fanno ben sperare per la qualità fotografica degli smartphone di Samsung, anche se bisognerà ancora attendere per vederle in azione. Se ne riparlerà non prima di 2023 e 2024, perciò con il lancio dei futuri Samsung Galaxy S24 e S25, di cui già si parla proprio in ambito delle novità della fotocamera.
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