La scelta di Carl Pei di abbandonare OnePlus e fondare Nothing ha rimarcato la volontà di distaccarsi dalle tipiche dinamiche del settore tech, dove moltissime aziende sono solite lanciare prodotti su prodotti. Lo dimostra il fatto che l’azienda abbia affermato che il lancio di Nothing Phone (2) sia tutt’altro che vicino, in favore di un maggiore supporto ai dispositivi già in commercio. Il catalogo attualmente si compone di tre modelli, cioè Nothing Phone (1) e le due cuffie Ear (1) e Ear (stick), di cui adesso scopriamo le vendite complessive.
Nothing parla delle difficoltà del mercato tecnologico e dell’assenza di guadagni
Direttamente su Twitter, Nothing dichiara vendite per oltre 1 milione di unità sommando smartphone (circa 500.000 unità) e cuffie (circa 600.000 unità), un risultato di tutto rispetto per una compagnia nata da meno di due anni ma che è già riuscita a maturare una certa fidelizzazione. Questo grazie anche all’essersi affiancata a personalità di rilievo, in primis l’ex OnePlus Carl Pei ma anche lo youtuber Casey Neistat, l’inventore dell’iPod Tony Fadell, il CEO di Reddit Steve Huffman, il co-fondatore di Twitch Kevin Lin e membri di Dyson e Teenage Engineering.
A fronte di questo importante traguardo, qualcuno potrebbe supporre che Nothing ne abbia beneficiato in termini di guadagni ma così non è, a detta dello stesso Carl Pei. Allo stato attuale, come spesso accade per una qualsiasi azienda tech, Nothing non è una compagnia redditizia, non soltanto per le fisiologiche difficoltà di una società nascente ma anche per il difficile periodo economico; in particolare il dollaro forte: “Paghiamo molto del nostro COGS [costo delle merci vendute] in dollari, ma guadagniamo in sterline, in euro, in rupie indiane, quindi tutto è svalutato rispetto al dollaro“.
Bisogna anche considerare i problemi produttivi che l’azienda ha affrontato, uno su tutti il rifiuto di Foxconn, che a causa dei fallimenti di altre startup tech negli anni passati (e relative perdite economiche) ha preferito non collaborare con Nothing; oppure la crisi pandemica, che ha costretto ingegneri e dipendenti in Cina e India a dover obbligatoriamente lavorare da remoto.
Nel 2021, Nothing ha registrato circa 20 milioni di dollari di ricavi e prevede di passare a 250 milioni nel 2022, e l’obiettivo è che Nothing inizi a registrare guadagni dal 2024, anche entrando in quel mercato statunitense dove è tecnicamente assente, in quanto non vende il proprio smartphone, ma dove ha registrato un terzo delle vendite delle Ear (stick). Una missione non facile, anche a causa del forte ascendente di Apple e di iPhone sul mercato statunitense dove occupa più del 50% del mercato.
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