Dopo anni passati a concentrarsi al mondo mobile, fra smartphone e tablet, Qualcomm vuole farsi un nome anche nel settore dei computer. Lo dimostra l’acquisizione di Nuvia che tanto ha fatto arrabbiare AMD, al punto da generarne uno scontro legale che potrebbe avere serie ricadute sui prezzi dell’elettronica. Diatribe giudiziarie a parte, l’obiettivo del chipmaker americano è quello di diversificare la proposta dei suoi chipset, entrando di prepotenza nei PC e notebook di tutto il mondo. E questo obiettivo ora ha un nome: “Hamoa”.
Qualcomm prosegue i suoi sviluppi per diventare la rivale di Intel e AMD
Il virgolettato non è casuale, perché “Hamoa” è soltanto il nome in codice che Qualcomm avrebbe adoperato per indicare internamente il primo chip PC a cui sta lavorando. A dirlo è l’insider Kuba Wojciechowski, con un tweet in cui vengono svelato alcuni dei primi dettagli che abbiamo a disposizione per capire cosa aspettarci. Quello che Qualcomm starebbe creando è un SoC dotato di CPU a 12 core, composto da 8 core dedicate alle prestazioni e 4 core per le mansioni a basso consumo energetico. E anziché fare affidamento ai core ARM Cortex, Qualcomm utilizzerà i core proprietari Nuvia (comunque basati su tecnologia Arm).