Vertu Metavertu è il primo top di gamma Web3 della storia

vertu metavertu

Forse alcuni di voi si ricorderanno di Vertu come di un’azienda dedicata alla produzione di smartphone tanto costosi quanto stravaganti. Dopo essere finita in bancarotta, l’ex sussidiaria di Nokia si è ripresa, per quanto si sia ridimensionata. Un ridimensionamento che non riguarda però la sua ambizione, come dimostra il lancio sul mercato dei suoi costosissimi pieghevoli. E se si guarda al futuro della tecnologia, un altro dei concetti più chiacchierati in rete è quello del Web3, a cui si ispira il nuovo Vertu Metavertu.

Vertu Metavertu ufficiale: è il nuovo top di gamma Web3 che non ti aspetti

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Non è la prima volta che sentiamo parlare di smartphone Web3, come nel caso del recente Solana Saga o dell’HTC Desire 22 Pro. Quello che ha da offrire Vertu Metavertu non è soltanto l’essere basato su questo concetto, ma anche una scheda tecnica da top di gamma. Ma prima di tutto, cosa si intende con Web3? È un termine utilizzato per indicare la nuova generazione delle tecnologie di internet: decentralizzazione, blockchain, criptovalute, NFT e metaverso sono le parole chiave. Quello che fa lo smartphone Vertu è sfruttare la funzione Trusted Execution Environment (TEE) per creare uno spazio criptato, grazie anche al chip A5 dedicato alla salvaguardia della sicurezza.

L’utente può così accedere al wallet VALUE, dove ospitare valute e oggetti digitali, e alle varie app decentralizzate con relativo DApp Store. Per esempio Vshot con cui creare NFT da foto e video dalla Galleria, VOS per il mining su Ethereum e VTALK per comunicare con i propri contatti sfruttando la tecnologia di crittografia P2P. Non manca, poi, il classico servizio di concierge 24/7 che Vertu offre ai suoi clienti per assisterli durante la giornata, e c’è anche un team che aiuta gli utenti nei propri investimenti crypto.

Parlando di specifiche, Vertu Metavertu misura 161,9 x 73,2 x 9,85 mm per uno schermo curvo AMOLED 10-bit da 6,67″ Full HD+ (2.400 x 1.080 pixel) in 20:9 con refresh rate a 144 Hz e luminosità di 1.000 nits. La scocca è disponibile in varie versioni sulla base dei materiali adoperati: fibra di carbonio, ceramica, pelle bovina e di alligatore. Il SoC non è da meno, essendo lo Snapdragon 8 Gen 1 da 4 nm, affiancato da 12/18 GB di RAM LPDDR5 e 512 GB/1 TB di memoria UFS 3.1 assieme a 10 TB di spazio distribuito IPFS. La batteria è una 4.600 mAh con supporto alla ricarica rapida 55W e wireless a 15W, e dentro c’è anche un impianto di dissipazione a 9 strati. Infine, la fotocamera è da 64+50+8 MP con sensore da 35 mm Sony IMX787 e OIS, ultra-grandangolo e teleobiettivo periscopiale con OIS, con una selfie camera da 16 MP.

Come ogni suo smartphone, anche Vertu Metavertu ha un prezzo accessibile per pochissimi: costa ben 3.346€ nella sua variante in pelle bovina, salendo fino a 7.606€ per quella in alligatore.

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