L’evoluzione della pulizia domestica ha seguito un percorso chiaro: dalla fatica combinata di scopa e secchio, siamo passati alla potenza dell’aspirapolvere e, infine, al sogno della lavasciuga. L’idea di un unico dispositivo capace di aspirare i detriti solidi e, simultaneamente, lavare via le macchie umide ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nelle nostre routine. È proprio in questo scenario che si inserisce la Eureka RapidWash NEW730. Questo modello non si presenta sul mercato come un semplice upgrade del modello 630 che abbiamo provato qualche mese fa, ma come un cambiamento concreto ed un passo avanti importante.
È una lavapavimenti progettata con un’ambizione chiara e precisa: offrire un’esperienza di pulizia realmente completa e senza eccezioni, che non lasci spazio a “quasi”, “circa” o, peggio, a un “dopo finisco a mano”. Vediamo nel dettaglio come Eureka intende mantenere questa audace promessa.
Recensione Eureka RapidWash NEW730
Design e materiali
Al primo impatto, la Eureka RapidWash NEW730 lascia subito intravedere la sua identità, quella di prodotto di qualità; le plastiche utilizzate sono di ottima fattura, ben assemblate e studiate per resistere all’usura del tempo, così come il design di questa lavasciuga che va ben oltre la semplice estetica: ogni curva e ogni componente sono stati pensati per rendere l’interazione con l’utente un’esperienza fluida, intuitiva e priva di attriti. L’ergonomia non è un dettaglio accessorio, ma il cuore del progetto.
Ed a proposito di dettagli, come non notare il brillante display a LED a colori che Eureka ha installato, un cruscotto digitale che, con un semplice colpo d’occhio, ci consente di monitorare lo stato di carica preciso della batteria, la modalità di pulizia attiva e gli avvisi visivi, come l’anello luminoso del sensore di sporco che cambia colore in base all’intensità dello sporco rilevato, o le icone che segnalano la necessità di riempire il serbatoio dell’acqua pulita o svuotare quello dell’acqua sporca. Insomma, la comunicazione è chiara e non lascia mai spazio a interpretazioni.
A complemento del display, troviamo tre tasti fisici, posizionati strategicamente per essere raggiunti comodamente con il pollice durante l’uso, senza dover mai staccare la mano dall’impugnatura. La loro funzione è volutamente distinta e semplificata: c’è il tasto di accensione per avviare e fermare la pulizia con un singolo tocco, c’è il tasto modalità che permette di alternare con un click tra la modalità Automatica, quella Turbo e la modalità la modalità Dry che interrompe il flusso dell’acqua per aspirare tutti i residui dell’acqua sul pavimento. Questa scelta di affidare le funzioni chiave a pulsanti dedicati, supportati da un feedback visivo immediato sul display, unito all’avviso vocale della scopa, elimina la complessità e rende l’utilizzo della macchina un’esperienza piuttosto diretta e piacevole.
Scendendo lungo il corpo macchina, si trovano i due serbatoi, uno per l’acqua pulita con capienza di 700 ml ed uno per l’acqua (e la polvere) sporca di circa 600ml; entrambi sono piuttosto facili da rimuovere, pulire e riempire, ma è un peccato la gestione imperfetta della tanica dello sporco. Mi riferisco al blocco automatico che si inserisce quando incliniamo la lavapavimenti a 170 gradi, in quanto non c’è alcuna divisione nella tanica di raccolta e l’acqua sporca rischia di rientrare nel corpo aspirante, per cui il dispositivo si arresta fin quando non si ritorna nella posizione iniziale. La verità è che altri produttori hanno risolto questo problema, ma lo hanno fatto in prodotti un po’ più costosetti rispetto a questa Eureka.
E’ un piccolo ma importante dettaglio questo, poichè in fin dei conti lo snodo della spazzola, capace di inclinarsi fino a 170°, non è un semplice vezzo tecnico, ma la soluzione pratica che permette alla lavasciuga di appiattirsi quasi completamente per scivolare con agilità sotto i mobili e i letti, andando a caccia dello sporco proprio dove si annida più facilmente. Detto ciò, la parte più importante è quella inferiore a contatto con i pavimenti: Eureka ha pensato ad un doppio rullo, uno più piccolo e uno più grande, di dimensioni standard, per poter pulire meglio in ogni contesto, angoli inclusi, che qui non vengono tralasciati in alcun modo; è presente anche una zona retroilluminata a LED per vedere meglio lo sporco presente sul pavimento, anche se la soluzione con le luci verdi viste su altri prodotti si rivela sicuramente più efficiente di una retroilluminazione bianca.
Le due ruote presenti, inoltre, sono ovviamente motorizzate; il fatto che Eureka non abbia rivestito le ruote in gomma come molti altri fanno durante l’utilizzo è un plus, poichè le ruote cosi realizzate lasciano molti meno segni sul pavimento rispetto a quelle più robuste. Sul lungo periodo, invece, probabilmente questa ruota rigida tenderà a consumarsi prima, ma al momento non ho potuto verificarlo.
Potenza d’aspirazione e qualità del lavaggio
L’efficacia di una lavasciuga moderna non si misura più solo dalla potenza bruta del suo motore, ma anche dalla capacità di orchestrare questa potenza con intelligenza e precisione meccanica. La Eureka RapidWash NEW730 incarna perfettamente questa filosofia, combinando un motore imponente, da 21.600Pa, con un sistema di lavaggio ben pensato.
I valori della scheda tecnica, di per sé notevoli, si traducono nella capacità di sollevare senza esitazione non solo la polvere fine, ma anche detriti più pesanti come briciole, caffè macinato o croccantini per animali; certo, onestamente queste soluzioni ibride di aspirapolvere e lavapavimenti non sono propriamente pensate per lo sporco di “grandi” dimensioni, ma questa New730 fa bene il suo dovere. Funziona bene anche il sensore per il rilevamento dello sporco che regola in tempo reale sia la potenza di aspirazione che la quantità d’acqua rilasciata sul rullo. Su un pavimento poco sporco, la lavapavimenti di Eureka lavora in modo più silenzioso e meno potente, preservando la durata della batteria, ma non appena rileva una macchia o un accumulo di detriti, aumenta istantaneamente i giri del motore e il flusso d’acqua, concentrando la sua forza solo dove serve.
Il pavimento, invece, lo lava con un flusso d’acqua costante e finemente controllato, questo dettaglio assicura che il rullo in microfibra sia sempre abbastanza umido da sciogliere le macchie e lo sporco secco, ma non così bagnato da allagare il pavimento e allungare i tempi di asciugatura. Il rullo stesso, grazie al suo design anti-groviglio, ruota a centinaia di giri al minuto, strofinando attivamente le superfici e rimuovendo efficacemente di tutto, da impronte appiccicose a schizzi di liquidi ormai secchi. Mentre si pulisce lungo un battiscopa o il bordo di un mobile, il design speciale della spazzola convoglia l’azione pulente fino all’ultimo millimetro, da qualsiasi lato ci si avvicini; questo è possibile perchè il design della lavapavimenti è particolarmente sottile lungo i due lati, e di conseguenza c’è poco spazio tra il rullo ed il telaio della lavapavimenti.
Le modalità di lavoro sono tre, quella automatica che è l’ideale per la pulizia quotidiana e rappresenta il perfetto equilibrio tra una pulizia profonda e un’ottimizzazione dei consumi di batteria, la modalità Dry adeguata più che altro per un’ascigatura più veloce del pavimento e la modalità Turbo, estremamente potente sia in aspirazione che con il getto d’acqua, da utilizzare praticamente solo in casi di emergenza. Molto bene il risultato finale con tutte le modalità; io ho un pavimento particolarmente impegnativo poichè si vedono spesso gli aloni se si usa troppa acqua, o qualche prodotto troppo aggressivo, ma in questo caso sono stato più che soddisfatto dei risultati ottenuti, sia in termini di pulizia che di asciugatura.
Una volta terminate le pulizie, infine, si ripone la lavapavimenti nella base di ricarica che funge anche da stazione di autolavaggio; rispetto al modello NEW630 provato pochi mesi fa, qui migliorano ulteriormente le specifiche della base che qui riesce ad effettuare due tipologie di asciugature del rullo, quella rapida a 80 °C in soli 5 minuti, oppure quella più delicata, consigliata per preservare nel lungo periodo il rullo, da 20 minuti a 60 °C.
Autonomia della batteria
Eureka RapidWash NEW730 si affida ad una batteria importante da ben 4000 mAh che, dati di fabbrica alla mano, si traduce in circa 40 minuti di utilizzo continuativo con la modalità automatica; nella pratica realisticamente parlando sono un all’incirca 25-30 minuti comunque sufficienti, con un po’ di manualità, a pulire interamente un appartamento di circa un centinaio di metri quadrati.
Scende un po’ in modalità Turbo, dove praticamente vediamo dimezzarsi l’autonomia a circa 15 minuti; non è un limite, ma il giusto compromesso per avere a disposizione una spinta in più in caso di necessità. Per una ricarica completa, dallo 0 al 100%, sono necessarie circa 4.5 ore.
Prezzo e considerazioni
Eureka RapidWash NEW730 viene venduta ufficialmente in Europa a 499 euro, ma è disponibile per il Prime Day un codice sconto che fa scendere il prezzo finale a 379 euro: basta utilizzare il coupon “NEW730IT“. Cifra importante o no? Sicuramente è una cifra importante, non ve lo nego, ma tecnicamente parlando questo prodotto di casa Eureka ha ben poco da invidiare ai suoi più diretti competitor attualmente sul mercato.
Se vogliamo il difetto principale che ho trovato è la mancata divisione solidi/liquidi della tanica di raccolta detriti che impedisce una inclinazione a 180 gradi pieni, ma per il resto ho trovato appagante e affidabile questa NEW730.
I link di acquisto presenti in questo articolo generano una piccola commissione per GizChina.it. Scopri tutti i dettagli qui.