Quando Xiaomi ha annunciato l’inizio del progetto per creare la sua prima auto elettrica, si è capito sin da subito che si trattasse di un piano a dir poco ambizioso. Sul palco dell’ultimo evento ufficiale, il co-fondatore Lei Jun ha fatto luce sui dettagli di un’operazione che vedrà coinvolti oltre 600 dipendenti entro il 2022 e investimenti oltre i 10 miliardi nel corso dei prossimi 10 anni, con l’obiettivo di diventare leader nel 2024. Attualmente, la flotta di veicoli elettrici Xiaomi su strada ammonta a 140 auto di prova, necessarie per testare le tecnologie che comporranno il sistema di guida autonoma e infotainment che la compagnia sta preparando.
Quello di Xiaomi sarà un trampolino di lancio molto importante, perché quando si concretizzerà diventerà il primo produttore di smartphone della storia a essere entrato nel mercato automobilistico. Certo, anche Huawei opera nel settore ma soltanto nella creazione di sistemi smart per auto di terze parti. Xiaomi sarà la prima e unica (per il momento) ad avere una vera e propria auto EV nel proprio catalogo di prodotti, ma non starebbero mancando problemi nel progetto.
Nuovi dettagli sull’auto elettrica Xiaomi, il cui prezzo potrebbe essere più alto del previsto
Secondo quanto traspare dalle ultime notizie dei media cinesi, scopriamo quale dovrebbe essere il formato della prima auto elettrica Xiaomi. Si parla di una berlina a 4 porte, in linea quindi con la concorrenza, ma la vera notizia riguarda la presunta fascia di prezzo. In precedenza, Lei Jun aveva lanciato un sondaggio sul social cinese Weibo per chiedere al pubblico quale prezzo avrebbero pagato per acquistare la prima auto EV di Xiaomi. Come prevedibile, il 70% del pubblico votante (cioè 1,7 milioni di utenti) ha optato per l’opzione non oltre i 150.000 yuan, cioè circa 21.000€; al contempo, il 10% dei voti hanno preferito l’opzione opposta, esprimendo il desiderio che costi più di 300.000 yuan, circa 43.000€.
E secondo le ultime report del media cinese LatePost, questi ultimi potrebbe venire accontentati, perché si parla di un prezzo che potrebbe superare i 40.000€, perlomeno nella variante più accessoriata. A differenza della filiera produttiva dei gadget elettronici come smartphone, tablet e Internet of Things, la catena di produzione automobilistica sta proponendo nuove sfide da affrontare per Xiaomi. Specialmente in questi ultimi anni, dove l’industria automobilistica è stata quella più colpita dalla crisi dei semiconduttori e della catena di approvvigionamento. Senza contare i problemi che Xiaomi starebbe riscontrando nell’ottenere le licenze necessarie per portare avanti il progetto, che potrebbero portare a rallentamenti sulla roadmap prevista per il 2024.
Uno dei motivi dell’impossibilità di offrire un’auto particolarmente economica starebbe anche nella scelta dei componenti. È è stato rivelato che l’auto elettrica Xiaomi si dovrebbe affidare ai sensori LiDAR di Hesai Technology, modello AT128; più esattamente, sarebbero sensori non ibridi ma a stato solido, più costosi ma in grado di offrire un angolo di visione molto più ampio per coprire adeguatamente gli angoli ciechi. Per esempio, questa tipologia di sensori è stata recentemente utilizzata a bordo del SUV elettrico L9 della cinese Li Auto, il cui costo parte da 68.650$. Nell’attesa di scoprire nuovi dettagli sul progetto, potete vedere la prima auto elettrica Xiaomi in azione in questo video.