MediaTek e Qualcomm, Apple e Samsung, UNISOC e HiSilicon: questi sono i chipmaker che permettono l’esistenza del mercato globale degli smartphone. Senza i loro semiconduttori, nessun produttore potrebbe creare i dispositivi che popolano le nostre tasche, e se li ho divisi in tre categoria c’è un motivo ben preciso. MediaTek e Qualcomm sono le due aziende leader del settore, producendo SoC per chiunque ne voglia uno; Apple e Samsung producono soltanto per sé stessi; infine, UNISOC e HiSilicon rappresentano la quota cinese, in difficoltà a causa del ban USA e dei limiti che ne conseguono.
Il mercato dei chipmaker premia MediaTek, ma Qualcomm è ancora la migliore per incassi
Ma qual è la situazione del mercato globale dei chipmaker nel Q2 2022? Ce lo dice Counterpoint Research, con un’infografica che ci illustra la differenza fra quantità e qualità. Nel primo caso, è sempre la taiwanese MediaTek a guidare il podio, con una quota del 39% grazie alle vendite di chipset per le fasce economiche come il Dimensity 700 e la serie Helio G. In seconda posizione troviamo Qualcomm al 29%, seguita sul gradino più basso da Apple al 14%; il resto della classifica è composto da UNISOC all’11%, Samsung al 6% e una HiSilicon soltanto allo 0,4% per via del ban statunitense.
Ma la situazione si fa differente se si considera il mercato dei chipmaker sotto il profilo degli incassi. In questo caso è Qualcomm a comandare la classifica con il 44%, registrando un +56% rispetto allo scorso anno grazie anche alla collaborazione con Samsung e alle buone vendite della serie S22 e dei pieghevoli Z Fold e Z Flip. Qualcomm consolida così la sua presenza nel mercato premium degli smartphone Android, una situazione che ho analizzato nell’articolo dedicato al fallimento del Dimensity 9000. Anche Apple supera MediaTek col 23% per ovvie ragioni di mercato, essendo che i suoi melafonini hanno ricavi maggiori rispetto agli smartphone che montano soluzioni MediaTek.
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