Sono passati mesi da quando Realme ha parlato del suo smartphone pieghevole, mostrando anche qualcosa di più ai fan, ma da lì in poi, c’è stato un silenzio in merito condito da varie presentazioni. Ora però che il periodo è pieno di foldable sul mercato, il brand si è ridestato e ha chiesto agli utenti i pareri di un possibile dispositivo di questo tipo.
Aggiornamento 19/08: Realme continua a chiedere ai propri utenti quali potrebbero essere le caratteristiche ideali per un pieghevole. Trovate tutti i dettagli in fondo all’articolo.
Il pieghevole di Realme sarà più come OPPO Find N o Galaxy Z Flip 4? Il brand punta ad un prezzo top
A chiedere un parere sul primo foldable di Realme è Wang Wei Derek, Vice Presidente del brand in Cina. Il dirigente ha dichiarato di recente di aver testato vari smartphone pieghevoli, probabilmente di più tipi di form factor, annunciando di avere avuto diverse esperienze di utilizzo.
A questo, oltre a chiedere se gli utenti comprerebbero uno smartphone pieghevole come dispositivo principale, si interroga sulla modalità di piegatura. In parole povere, chiede preferenze sui foldable a libro o i flip phone a conchiglia e questo ci fa riflettere sulla possibilità anche di un pieghevole di questo tipo da parte di Realme. Infine, chiede se è preferibile un compatto come OPPO Find N, oppure un modello a grande schermo come Huawei Mate Xs 2.
Insomma, la carne a cuocere c’è e non lo si nasconde più, inoltre pare che Realme voglia addirittura abbassare la soglia di prezzo andando a lanciare un pieghevole con un prezzo non più alto dei circa 600€ al cambio, che sarebbe effettivamente una svolta.
Realme chiede ancora consiglio ai fan, stavolta sul display | Aggiornamento 19/08
Realme sembra non voler cessare i suoi sondaggi relativi agli smartphone pieghevoli. Infatti, il Presidente della divisione China ha chiesto ai suoi utenti su Weibo quale dovrebbe essere il display ideale per un foldable. Sebbene le risposte siano più o meno vaghe, è chiaro che il brand voglia compiere l’effettivo salto di qualità, portandosi dunque al livello dei “grandi”, cosa che anche solo fino all’anno scorso sembrava difficile.