Di tablet tra le mani ultimamente ce ne sono passati parecchi, più o meno adatti a tutte le tasche: dopo la presentazione, però, di Xiaomi Pad 5 lo scorso anno, e di Realme Pad, diciamo che tutti i produttori Android sono passati, ad essere onesti, in secondo piano dal momento che coprono le due fasce di prezzo più succulente, con un discreto successo.
Oggi voglio parlarvi di un prodotto economico che ho avuto modo di provare, e che in questa fase di preordine inziale ha un costo decisamente basso, inferiore ai 150 euro, ma racchiude in sè del potenziale: il brand è sconosciuto, si chiama Headwolf ed il modello è il Wpad 1. Gizchina è anche questo, vi porta a scoprire brand nuovi come succedeva nei primi mesi di lavoro dopo la nascita del nostro portale.
Indice
ToggleRecensione Headwolf WPad 1
Design e Materiali
Headwolf WPad 1 possiede un corpo realizzato in alluminio, con una unica banda superiore in plastica, presumibilmente dove sono state collocate le antenne del modulo telefonico. Questo tablet è grande 243.5 x 157.1 x 8.7mm, pesa circa 500 grammi e si inserisce, di diritto, nella fascia di mercato dei tablet da 10.1″, un settore tanto richiesto quanto affollato.
Esteticamente c’è poco da dire, seppur si tratti di un brand ignoto e non di certo con un grande storico alle spalle in quanto a dispositivi prodotti, posso dirvi che a livello pratico è un dispositivo ben realizzato ed assemblato. Ciò che non entusiasma, ma come spesso accade ancche su prodotti più costosi e di brand più blasonati, è la parte frontale con le sue cornici piuttosto importanti che non passano di certo inosservate.
A livello di dotazioni, poi, possiede una gestione degli spazi piuttosto anacronistica e differente da molti altri; sul lato destro lungo sono stati inseriti i pulsanti per la regolazione del volume, il tasto power e in basso uno dei due speaker, mentre l’altro è stato inserito sul lato lungo sinistro che non ospita nient’altro.
Sulla parte superiore l’azienda ha inserito il connettore USB-C per la ricarica ed in più, quasi a passare inosservato, nell’angolo ha integrato anche il connettore da 3.5mm, una mossa apprezzata in questa fascia di prezzo dove l’utente finale muove per le prime volte, quasi sicuramente, i suoi passi nel mondo digitale e quindi possiede sicuramente un paio di cuffie cablate piuttosto che uno bluetooth.
Display
Come vi anticipavo poco fa, lo schermo di questo HEADWOLF WPad 1 è un‘unità da 10.1″ pollici con risoluzione 1920×1200 pixel di tipo TFT LCD, un pannello assolutamente entry-level ma al passo con la concorrenza sul mercato.
Cornici a parte, che già vi ho detto essermi abbastanza antipatiche, il display non è tra i migliori visti in circolazione, ma devo essere onesto e dirvi che dispositivi entro i 200-250 euro hanno una resa molto simile a questo, per cui lui che ne costa quasi 100 in meno è totalmente giustificato.
Questo per dirvi che il display possiede i soliti difetti che si notano su prodotti di questa fascia: colori soddisfacenti sì, ma angoli di visuale e luminosità massima che raggiungono a fatica la sufficienza e limitano, in alcune circostanze, la normale fruibilità del tablet.
Hardware e Performance
Se da una parte l’azienda non ha utilizzato un processore Unisoc che personalmente non riesco proprio a tollerare, dall’altra va detto che si è servita di un processore Mediatek non dei più giovani in assoluto, perchè parliamo di un SoC presentato a metà del 2018, quindi già con 4 anni di “tecnologia” alle spalle.
Nel dettaglio mi riferisco all’Helio P22, all’epoca una CPU di fascia media a 12nm, che è affiancato da 4GB di memoria RAM LPDDR4X e 128GB di storage espandibile fino a 256GB ulteriori tramite MicroSD; la GPU è una IMG PowerVR GE8320 e, nel complesso, posso dirvi che è un hardware limitato sul alcuni fronti e sufficienti per altri.
E’ logico che chi si aspetta un dispositivo fluido, scattante e reattivo in tutti gli scenari ha da destinare un budget maggiore per l’acquisto; diverso è, come in questo caso, quando il budget è inferiore e bisogna fare i conti con qualche limitazione, ma non poi così tante. Nell’uso quotidiano questo è un tablet con cui si riesce a fare tutto, a patto di essere pazienti e non voler a tutti i costi cercare di sbrigarsi, perchè in quel caso non è proprio il dispositivo adatto.
Con HEADWOLF WPad 1 ho provato a navigare in internet, consultare i social, aprire dei PDF più o meno pesanti, e fare qualche partita ai miei titoli di riferimento, e devo dire che l’unico pegno da pagare è una lentezza importante nei tempi di apertura delle app o dei file, ma per il resto diciamo che è utilizzabile.
Per onestà intellettuale (non mia, ma vostra) è un prodotto che consiglierei a chi non dovrà andare oltre l’utilizzo multimediale fatto di video su YouTube, qualche giochino leggero, Disney+, Netflix e simili. Nota positiva di questo tablet è il fatto che sia dotato di modulo telefonico che gli consente di collegarsi ad internet in 4G oltre che di effettuare chiamate direttamente dal tablet; non mancano, sul fronte connettività, anche il supporto al Bluetooth 5.0, il Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ca (2.4-5GHz) e anche il GPS+BDS+Glonass.
Software
Contrariamente ad ogni pronostico, la versione di Android a bordo di questo HEADWOLF WPad 1 è la 12, con patch di sicurezza aggiornate a Giugno 2022, probabilmente perchè questo è un prodotto ancora non ufficialmente rilasciato sul mercato nel momento in cui sto scrivendo.
Comunque, come da tradizione su tanti prodotti come questo, il software è sempre lo stesso, caratterizzato dalla solita interfaccia grafiche che in molti condividono e che somiglia per un buon 90% ad Android Stock; non ci sono, inoltre, funzionalità extra introdotte dal produttore che si è limitato ad installare un software alleggerito al fine di svolgere tutti i task quotidiani senza grosse difficoltà.
E’ installata l’intera suite di servizi Google sin dal primo avvio, c’è la lingua italiana perfetta e senza difetti di traduzione, e mancano purtroppo le certificazioni Widevine L1, come ormai consuetudine.
Fotocamera
Il tablet di casa Headwolf possiede, inoltre, due fotocamere, una frontale ed una posteriore: sul retro la lente è addirittura, sulla carta, da 16MP con singolo flash LED, mentre sulla parte frontale la selfie camera è da 8MP.
Sappiamo benissimo come i produttori cinesi si divertano a scrivere delle schede tecniche con dei numeri molto più grandi della norma, e non sarebbe questa la prima volta, ma nel complesso ad essere sincero la qualità delle foto catturate da questo tablet mi ha soddisfatto: sia chiaro, secondo me non sono 16MP eh, ma comunque gli scatti hanno il loro perchè.
Di giorno ed all’esterno, ma non controluce, le foto catturate hanno dei discreti dettagli, la messa a fuoco è rapida ma l’obiettivo non riesce a far entrare tanta luce, per cui le foto risultano essere sempre un tantino buie, e mai con dei colori belli luminosi, ma forse sto chiedendo troppo; le foto controluce non sono il suo pezzo forte, la lente non si adatta nel migliore dei modi e spesso la foto può risultare totalmente buia.
Promossa la selfie camera sia per l’ampio angolo di inquadratura sia per per la qualità; non il massimo, invece, i video che vengono tuttavia registrati in FullHD.
Autonomia
La batteria in dotazione a HEADWOLF WPad 1è un’unità da 6600mAh in grado di ricaricarsi, purtroppo, fino a max 10W impiegando tempi piuttosto lunghi rispetto a quanto ormai siamo abituati a vedere in giro.
Al di là di questo aspetto, però, va detto che l’autonomia è decisamente buona perchè si riesce a toccare e superare le sei ore di schermo attivo con uso multimediale, in Wi-Fi e con schermo alla massima luminosità.
Scende leggermente, invece, quando utilizziamo il tablet con la SIM inserita al suo interno e magari ci spostiamo in auto, in treno o altri mezzi, dove i cambi di celle telefoniche mettono un po’ più sotto stress il tablet di Headwolf (e non solo!).
Prezzo e considerazioni
In un momento nel quale aziende come Realme hanno lanciato la propria proposta commerciale in ambito tablet, come ho detto in apertura, molti altri produttori si sono visti quasi eclissare per svariati motivi: questo HEADWOLF WPad 1 è un tablet che si rivolge, grosso modo, ad un pubblico simile a quello di Realme Pad, e il nome “più forte” può farvi capire decisamente il destino dei prodotti “più sconosciuti” di brand secondari.
Ad ogni modo questo HEADWOLF WPad 1 è un tablet per chi cerca un prodotto economico, da dare magari al proprio figlio piccolo per guardare i cartoni animati, video su YouTube e usi simili a questi. I suoi difetti? Un processore del 2018 (ma che non vi crea problemi negli usi prima citati) ed uno schermo poco luminoso che potrebbe non rendere giustizia ai vostri contenuti multimediali. Ah, quasi stavo dimenticando il prezzo: 127 euro per i primi 100 ordini, destinato a salire fino a 147 euro per coloro che non dovessero riuscire a rientrare nella prima fascia.
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