Nonostante Huawei sia praticamente stata eclissata dal panorama degli smartphone, a quanto pare la sua influenza continuerà a farsi sentire, anche con Android 13. E fa particolare impressione pensare che una tecnologia ideata e introdotta diversi anni fa da Huawei nella sua EMUI starebbe per debuttare nella prossima versione del sistema operativo mobile di Google.
Gli smartphone con Android 13 godranno dell’eredità lasciata da Huawei
I più attenti al mondo software potrebbero ricordarsi che nel 2018, in occasione del lancio della EMUI 9, Huawei annunciò la creazione di un nuovo file system. Si chiama EROFS, acronimo che sta per Enhanced Read-Only File System, è stato ideato dall’ingegnere Xiang Gao con lo scopo di migliorare le prestazioni del sistema. Questo perché permette di risparmiare molto spazio nella memoria e aumentare la velocità la lettura della partizione delle ROM. Stando ai dati di Huawei, se confrontato con il file system EXT4, lo standard EROFS garantisce un boost del +20% nelle prestazioni e un risparmio di oltre 2 GB nello spazio d’archiviazione.
A dire il vero, non soltanto Huawei ha utilizzato la tecnologia EROFS sui propri smartphone, visto che anche altri produttori come Xiaomi e OPPO hanno fatto lo stesso. Questo perché i benefici intrinseci hanno spinto verso l’inclusione di EROFS all’interno dello stesso kernel Linux, a partire dalla versione 5.4. E come rivela l’insider Mishaal Rahman, il file system EROFS sarà disponibile per tutti a partire da Android 13, anche se c’è un “ma”. Come sosterrebbe Google, questa novità non sarà utilizzata in automatico da tutti gli smartphone con Android 13, ma unicamente per quelli che saranno commercializzati direttamente con la nuova versione dell’OS e comprensivi dei servizi Google GMS. Niente da fare, quindi, né per gli smartphone che si aggiorneranno da versioni precedenti di Android né per quelli con ROM cinesi (in quanto prive di servizi Google).
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