Da diversi mesi, ormai, assistiamo ad una cronica mancanza di semiconduttori causata da diversi fattori. Questo ha costretto diverse aziende, dunque, a diversificare la propria offerta e a farlo nella miglior maniera possibile, con la speranza di rimanere a galla. Non è facile, infatti, per i piccoli produttori attraversare questo particolare momento, soprattutto quando si gioca contro colossi come Samsung, Apple, Huawei e pochi altri. Sembra quasi di non avere mai abbastanza spazio, entrando spesso in competizione con questi brand, che periodicamente sfornano nuovi dispositivi in quasi ogni ambito tecnologico.
Diciamo che la situazione è parecchio differente a seconda dello Stato considerato. Anzi, forse meglio prendere in causa i continenti, visto che la maggior parte della produzione mondiale di semiconduttori passa in qualche maniera dall’Asia. Mancando le materie prime, dunque, tutto il settore entra in sofferenza, in qualsiasi parte del mondo. A differenza del territorio europeo, però, la Cina è uno di quei Paesi dove questa crisi regala meno effetti devastanti. Da diverso tempo, infatti, i vari produttori di tecnologia di consumo stanno cercando di rimboccarsi le maniche, procedendo lungo la propria strada.
Dovendo tirare in ballo proprio la Cina non posso non parlare di Chuwi, una delle aziende che più di tutte in questo periodo storico si sta distinguendo. Da poco, infatti, abbiamo avuto la possibilità di provare Chuwi HiPad Pro, un tablet dalle esigue dimensioni che mostra più di qualche punto interessante. Oltre a scendere in campo con Android 11, questo dispositivo offre un design contemporaneo, in linea con quanto mostrato ormai da quasi tutta la concorrenza. Avrà davvero, però, quella marcia in più per sbaragliare il mercato?
Indice
Recensione Chuwi HiPad Pro: design, hardware e prezzo…i suoi punti di forza
Unboxing
Andando ad osservare il packaging notiamo la presenza della solita scatola in cartone, che su una delle facce riporta diverse caratteristiche tecniche del prodotto. Oltre questo, poi, al suo interno trovano sede i seguenti accessori:
- Chuwi HiPad Pro;
- cavo USB/USB Type-C per la ricarica ed il trasferimento dei dati;
- alimentatore da parete, con presa europea;
- breve manuale delle istruzioni, anche in lingua inglese.
Design & Materiali
Diversi anni fa, ormai, ho provato un dispositivo targato Chuwi che, dal punto di vista della confezione di vendita, non mostrava alcuna novità rispetto a quella attuale. Malgrado questo, una volta estratto dal box restituisce fin da subito una sensazione di solidità. Vediamo, dunque, di analizzare inizialmente i materiali che lo costituiscono. Abbiamo, quindi, una superficie posteriore caratterizzata dalla presenza di due differenti materiali: la parte più scura è in alluminio, mentre quella più chiara, in alto, è rivestita di policarbonato. Analizzandole, però, emerge un dato: sono entrambe parecchio scivolose e non offrono un buon grip nell’utilizzo quotidiano. Diciamo, però, che è anche vero che spesso dispositivi di questo tipo vengono arricchiti con una cover protettiva, così da metterlo a riparo da eventuali cadute o urti.
Mi ha colpito molto la superficie dedicata al display, che qui occupa quasi tutta la parte frontale. Notiamo, infatti, la presenza di cornici piuttosto sottili, che ne impreziosiscono il design. Al di là di questo aspetto, comunque, il brand ha voluto prendere ispirazione da diversi modelli attualmente in commercio: i bordi squadrati, infatti, li abbiamo già visti su diversi tablet di Apple e Samsung, anche recenti. Vediamo, poi, come il brand abbia voluto dotare questo tablet di quasi ogni comfort. Dal lato destro, quindi, vediamo come siano stati posizionati il bilanciere del volume ed un microfono. Dalla parte opposta, invece, troviamo lo slot SIM, eventualmente estraibile. A proposito di Chuwi, poi, credo che l’azienda abbia investito qualcosina in più rispetto al passato per la qualità dei materiali, proponendo su questo modello un sistema audio stereo che presuppone la presenza di due speaker sulla parte superiore e altri due speaker in basso.
Dando uno sguardo al frame superiore notiamo la presenza di un tasto di accensione/spegnimento e dell’ingresso USB Type-C per la ricarica del tablet. Oltre queste due componenti, però, non notiamo altre parti degni di nota, esclusi le cornici del display ed il form factor del prodotto che propone un design squadrato piuttosto piacevole alla vista. Diciamo, però, che forse ci eravamo anche stancati di vedere sempre i soliti dispositivi con bordi arrotondati.
Chuwi ha svolto un bel lavoro sotto l’aspetto costruttivo, offrendo ai propri clienti un tablet dalle dimensioni umane, misurando 155,34 x 242,60 x 7,50 mm, e con un peso di appena 455 grammi che non lo rendono troppo pesante. Quasi ogni singola parte è realizzata in maniera più che soddisfacente, tolto solo qualche piccolo dettaglio.
Display
Non solo più iPad: ora i bordi sottili cominciano a farsi strada anche tra i produttori “minori”. Chuwi HiPad Pro, dunque, mostra un display da 10,8″ con risoluzione 2K (2.560 x 1.600 pixel), aspect ratio di 16:10 e screen-to-body-ratio del 90%. Diciamo, quindi, che la presenza di cornici laterali minime pone le basi per la visualizzazione di contenuti multimediali alla massima risoluzione possibile. Ma non è tutto. Qui, dunque, i colori sono abbastanza ben tarati, sebbene tendano a restare sempre sulle tonalità più calde. Potete, in ogni caso, modificare tutto ciò all’interno del relativo menu delle impostazioni, sotto la voce “Display”.
Non ci sono tante modalità di modifica dei colori ma l’azienda ha reso disponibile, per tutti gli utenti, una piattaforma attraverso la quale effettuare quasi qualsiasi tipo di cambiamento. Devo anche dirvi, poi, che sotto la luce diretta del sole il display non si vede bene, evidenziando la presenza di diversi riflessi sullo schermo. Sotto tale aspetto, poi, devo ammettere che anche le impronte già dopo qualche ora di utilizzo sono ben visibili, segno di un trattamento oleofobico scarso o del tutto inesistente. Vediamo, poi, come il brand abbia deciso di posizionare la selfie camera in alto, nell’angolo sinistro. Qui, però, si nota un fenomeno di light bleeding, dato che tutta la circonferenza della fotocamera perde colore e mostra un alone più scuro.
Qui, poi, è sotto esame anche il pannello touchscreen che ci permette di godere di tutti i vari contenuti a schermo in maniera piuttosto veloce e reattiva. Non è un fulmine ma per un utilizzo piuttosto blando e, soprattutto, non legato all’ambito lavorativo. Dopo qualche ora di intenso utilizzo, dunque, viene anche lo stimolo di mettersi in gioco, almeno per alcuni elementi.
Hardware & Prestazioni
HiPad Pro nasconde sotto la scocca un hardware di medio livello, proponendo un SoC MediaTek Helio G95, dunque un’unità octa-core con configurazione 2 x Cortex-A76 da 2.05 GHz + 6 x Cortex-A55 da 2 GHz. Dunque, completano questo pacchetto la RAM LPDDR4X da 8GB ed una memoria interna di tipo UFS 2.1 da 128GB. Tutta la parte grafica, poi, viene gestita da una GPU Mali-G76 MC4 con frequenza di clock massima pari a 900 MHz.
Direi che questo è uno di quei prodotti prevedibili, che offrono esattamente quello che ci si aspetta. Come molti altri device presenti sul mercato, quindi, questo tablet offre buone prestazioni in quasi tutte le occasioni. Non ho mai evidenziato problemi dal punto di vista hardware, sebbene dopo diverse ore di utilizzo mostri un certo tepore sulla parte posteriore. Ma è tutto abbastanza normale, soprattutto in fase di gaming, quando CPU e GPU vengono spinte al massimo. Con giochi del calibro di Asphalt 9, dunque, è possibile godere di una discreta qualità grafica e di un buon frame-rate, non sempre stabile. Dando un’occhiata alle altre applicazioni, poi, quali Facebook, Instagram, Netflix ed altre devo ammettere di essermi trovato piuttosto bene, risultando veloci e piacevoli nell’utilizzo quotidiano. Da un certo punto di vista, poi, probabilmente siamo così abituati a vedere display a 90Hz o 120Hz che cominciano a dare quasi fastidio pannelli con un refresh rate più basso. Qui, dunque, tutto sembra essere più farraginoso, quasi legnoso, quando in realtà si tratta semplicemente di scendere a patti con un prodotto meno performante sotto tale aspetto.
Per quanto riguarda la multimedialità questo HiPad Pro è, forse, uno dei dispositivi con il rapporto qualità-prezzo migliore. Con Netflix e Amazon Prime Video, due tra i principali servizi di streaming video a livello mondiale, non ho registrato alcun problema. Attenzione solo ad un aspetto: qui la certificazione Widevine di tipo L1 permette di visualizzare serie TV e film alla massima risoluzione possibile, dunque il divertimento è assicurato.
Benchmark
Software
Diciamo che da questo punto di vista avrei sperato di trovare qualcosa di meglio a bordo di questo dispositivo. Mi son dovuto ricredere, affidandomi ancora una volta ad una versione di Android 11 praticamente stock, priva di qualsiasi tipo di personalizzazione da parte del costruttore. Oltre alle principali app di sistema, quindi, trovano spazio i servizi Google e tutte le principali applicazioni dell’azienda di Mountain View, come Maps, YouTube, Gmail e tanto altro. Accendendo il dispositivo, dunque, dopo la fase iniziale di configurazione, siamo subito operativi.
Come sempre, le criticità riguardano un aspetto nello specifico: le patch di sicurezza di Google sono aggiornate al 5 ottobre 2021. Questa è una di quelle cose, dunque, che crea ancora il maggior imbarazzo e che dovrebbe far pensare all’azienda di porre in qualche modo rimedio. Applicazioni come quelle bancarie, infatti, non è consigliabile installarle, proprio per via di tale situazione. Malgrado tutto, comunque, il sistema sembra essere stato ben ottimizzato per questa macchina, consumando tra l’altro ben poca batteria. Non avrebbe guastato, in ogni caso, un po’ di personalizzazione i più.
Audio & Connettività
Nonostante la presenza di ben 4 speaker stereo lasci pensare ad un audio eccezionale, questo dispositivo non porta alcuna novità in tal senso. Abbiamo, dunque, un audio poco corposo, privo di bassi, che predilige maggiormente le tonalità medie e alte. Da un certo punto di vista, però. la posizione occupata da questi speaker è azzeccata, offrendo un audio piuttosto spaziale ed avvolgente.
Audio a parte, sotto il profilo della connettività qui abbiamo il Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band che ci permette di navigare in quasi ogni angolo della casa. Nei punti meno coperti, però, soffre un po’, andando leggermente in difficoltà. Dunque assicuratevi di restare sempre nei paraggi del vostro modem/router. Malgrado questo, il tablet offre anche la connessione tramite nano SIM, con il 4G di Fastweb che mi ha permesso di lavorare su qualche file di lavoro di Google in mobilità. Non manca, infine, il Bluetooth 5.0 che può gestire diverse periferiche, tra cui le classiche cuffiette wireless.
Vediamo come sulla parte frontale questo HiPad Pro mostri una selfie camera, incastonata nel display, da 5 MP, in grado di offrire una discreta qualità durante le videochiamate, che si tratti di quelle di lavoro o scuola. Sul retro, poi, risiede un sensore da 8 MP che, però, da questo punto di vista non offre più di qualche sufficiente scatto con buona luce.
Autonomia
Chuwi HiPad Pro monta una batteria da 7.000 mAh. Con questa unità, dunque, è possibile coprire tranquillamente più di due giorni di utilizzo, sfruttando il tablet solo per la visione di qualche serie TV, qualche decina di minuti di gaming e poco altro. Dando una spinta maggiore alle performance, l’autonomia ne risente ma è molto difficile scaricarlo in una stessa giornata, a meno di non tenerlo acceso in maniera continuativa per parecchie ore. Da questo punto di vista, quindi, è assolutamente promosso.
Con il suo caricabatterie è possibile ricaricarlo dal 10 al 100% in poco più di 3 ore.
Prezzo & Conclusioni
Andando su Amazon è possibile trovare questo Chuwi HiPad Pro ad un prezzo pari a 259 euro, utilizzando il coupon di 50 euro offerto dalla piattaforma di e-commerce.
N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.
Difficile trovare di meglio a questa cifra, considerando che si pone come alternativa ad altri dispositivi della sua stessa fascia di prezzo che, però, non mostrano questo tipo di caratteristiche. Da questo punto di vista, infatti, il display è dotato di cornici piuttosto sottili che portano un po’ più nel futuro questo dispositivo. Anche a livello costruttivo, poi, non mostra incertezze, proponendo un design ormai collaudato ma ben rifinito. Qualche dubbio in più riguarda sicuramente il comparto software, punto dolente di questo tablet. Non tanto per il funzionamento in sé, quanto per la grafica e per tutto ciò che riguarda gli aggiornamenti. Credo, infatti, che sotto tale aspetto sarà difficile vedere qualche ulteriore upgrade, se non per qualche nuova patch dei pacchetti di sicurezza che potrebbero arrivare nei prossimi mesi.
Dovete necessariamente ponderare bene l’acquisto di questo Chuwi, pensando più che altro all’utilizzo che dovrete farne in futuro. Trattandosi di un tablet, molto probabilmente verrà acquistato dalla maggior parte degli utenti come elemento di svago, per videogiocare o guardare in mobilità video e serie TV. Penso che in pochi, quindi, si accollerebbero il rischio di installarci un’app bancaria, esponendo i propri dati in rete su una macchina non adeguatamente aggiornata sotto il profilo della sicurezza.
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