Recensione Xiaomi Mi Band 6: ora anche con pagamenti NFC!

Ammettiamolo, la Xiaomi Mi Band 6 è quello che avremmo voluto fosse la quinta generazione dello sport tracker cinese. Ha un display full screen borderless, ha la possibilità di calcolare la percentuale di ossigenazione del sangue, ma continua a non avere l’NFC né il sensore di luminosità.

Insomma, la nuova versione della smartband più amata dagli utenti di tutto il mondo arriva alla sesta generazione e lo fa in grande stile, continuando però a portare con se alcuni dei limiti che – da sempre – accompagnano questo bracciale smart. Ma costa poco, molto poco: tramite il box in basso, ve la potreste portare a casa già in sconto a 39,99 € con il coupon nella versione Global, cioè quella destinata all’Italia e chiaramente in Italiano.

Recensione Xiaomi Mi Band 6 Global: novità, funzioni, parere e prezzo in Italia

Design e display

Il linea di massima, il form factor ed il design della Xiaomi Mi Band 6 non sono molto distanti da quelli della generazione precedente. E, probabilmente, da lontano non si riuscirebbero neppure a distinguere i due modelli. Sia chiaro, le differenze ci sono, e pure importanti, ma fortunatamente dimensioni e forma sono identici: il che vuol dire, che con la Xiaomi Mi Band 6 è possibile utilizzare i bracciali e i cinturini sostitutivi che si sono acquistati per la Mi Band 5. Il corpo del dispositivo misura 47.4 x 18.6 x 12.7 mm, con impermeabilità fino a 5 ATM (50 metri).

Da accesa, la prima cosa che risalta all’occhio è il display full screen nel quale è stato utilizzato un pannello con caratteristiche molto simili a quello che abbiamo visto nella 5, ma con un’ampiezza di circa il 50% in più: è di tipo AMOLED, ha una diagonale di 1.56″ con una risoluzione da 486 x 152 pixel, una luminosità di picco di 450 nits e una densità di pixel per pollice di 326 PPI.

Tutto sommato quindi, la qualità del pannello è molto simile a quella della Mi Band 5, se non fosse per il fatto che l’area dello schermo decisamente più grande, non solo permette di visualizzare informazioni in più e di sfruttare le nuove Watch faces, ma anche un’interazione touch molto più comoda ed agevolata. E date le dimensioni la Xiaomi Mi Band 6 perde anche il piccolo tasto touch che serviva per l’accensione: la si può attivare, oltre che muovendo il polso, semplicemente tappando sul display.

Purtroppo però, manca ancora la regolazione automatica della luminosità, e si è ancora costretti ad impostare il valore manualmente: il che è davvero una scocciatura, soprattutto di sera oppure quando ci si trova improvvisamente direttamente esposti alla luce.

Il sistema di ricarica continua ad essere di tipo magnetico e non richiederà di estrarre il tracker dal cinturino: basterà avvicinare il caricabatterie alla parte inferiore della smartband e lasciare fare tutto il lavoro al forte magnete: in pochi istanti il connettore sarà collegato al traker ed inizierà la ricarica.

Caratteristiche tecniche – Xiaomi Mi Band 6 Global

Assieme a quella relativa al sensore di luminosità, sono due le mancanze che si iniziano a sentire parecchio, soprattutto con la nuova versione della smartband. Ok, manca l’NFC, ma sostanzialmente ci può anche stare data la complessità dei sistemi di pagamento contactless in Italia, quello che non mi è piaciuto proprio però, è il fatto che Xiaomi abbia deciso di non integrare neppure un modulo GPS.

Quando si esegue il tracciamento di un’attività fisica con la Xiaomi Mi Band 6, la smartband si connetterà allo smartphone e ne sfrutterà la geolocalizzazione, rendendo quindi necessario doverselo portare sempre con sé, anche quando magari se ne potrebbe fare a meno.

Rilevazione del sonno, del battito cardiaco e dell’SpO2 – Xiaomi Mi Band 6

Ci sono però delle buone novità, il sensore per il rilevamento del battito cardiaco è cambiato, ed è diventato sensibilmente più preciso nella rilevazione, anche se ho notato un leggero ritardo nella rilevazione: affiancandola ad un Apple Watch quando il battito cardiaco aumentava o diminuiva velocemente, ad esempio al termine di un’attività fisica, la Xiaomi Mi Band 6 si è resa conto del cambiamento con qualche secondo di ritardo.

Il rilevamento dell’SpO2 invece è buono: paragonando il risultato della rilevazione della Xiaomi Mi Band 6 con quello di un saturimetro semi-professionale, la discrepanza è stata realmente minima. Ma è importante fare molta attenzione: nel caso in cui si eseguisse una misurazione in condizioni non ottimali, come ad esempio con il cinturino troppo largo oppure non rimanendo perfettamente immobili, i risultati potrebbero essere falsati.

Ho trovato migliorato sensibilmente anche il rilevamento del sonno, che mi è parso più accurato rispetto alla generazione precedente e che, indossando le due smartband contemporaneamente, è effettivamente in grado di rilevare particolari che fino alla Mi Band 5 rimanevano inosservati.

Ma oltre al monitoraggio delle attività sportive, del sonno e dell’Sp02, la Mi Band 6 continua ad integrare anche altri rilevamenti relativi alla salute, tra cui un monitoraggio della frequenza cardiaca più intelligente, il test dello stress e il monitoraggio del ciclo mestruale femminile.

Interfaccia, sport rilevati e gestione delle notifiche

Eccezion fatta per il fatto che, dato il display, nella Xiaomi Mi Band 6 è possibile inserire più informazioni nelle schermate, a livello di interfaccia grafica le novità sono decisamente di poco rilievo. Conosciamo ormai fin troppo bene l’app Xiaomi Wear con la quale sarà possibile gestire la smartband sia su Android che in iPhone, e tutti gli elementi grafici così come le gesture e la possibilità di personalizzare l’ordine delle funzionalità sulla band sono rimasti pressoché invariati rispetto a quelli che abbiamo visto nella Mi Band 5.

La gestione della Xiaomi Mi Band 6 avviene quindi sempre tramite gesti, con icone dall’aspetto forse troppo semplice, ma decisamente molto funzionale in termini di utilizzo. Cambiano però gli sport che la smartband è in grado di rilevare, che passano dagli 11 presenti nella Mi Band 5 ai ben 30 presenti nella Xiaomi Mi Band 6, ed è anche possibile attivare il rilevamento automatico di alcune di queste attività, come la camminata, la corsa, l’ellittica ed altre.

Ed oltre ad essere la smartband economica più interessante del momento, la Mi Band 6 integra anche una funzionalità (introdotta per la prima volta nella generazione precedente) che potrebbe far piacere ai viaggiatori solitari, oppure a chi esce sempre in coppia e poi non trova nessuno al quale affidare l’arduo compito di scattare una fotografia: si può utilizzare come telecomando per la fotocamera.

Si possono poi scaricare moltissime nuove watchface, che sono state integrate in una sezione ben strutturata dell’applicazione per smartphone e che, a loro volta, si possono personalizzare scegliendo una per una le complicazioni da far vedere sullo schermo: ho trovato questa modalità di selezione forse troppo macchinosa, anche perché è tutta gestita dal touch in uno schermo che è sì più grande ma che continua ad essere di dimensioni ridotte. Poco male però, perché è una cosa molto comoda.

Per quanto riguarda invece le notifiche sulla Xiaomi Mi Band 6 stiamo sempre allo stesso punto: la nuova smart band di Xiaomi si potrà accedere a tutte le notifiche ricevute sullo smartphone, che verranno visualizzate singolarmente ma che non permetteranno alcuna interazione. Insomma, se ve lo state chiedendo no, non si ha ancora la possibilità di rispondere ai messaggi ricevuti, ma è chiaro che con un display così piccolo forse è meglio così. Sarebbe stato bello magari poterlo fare dettandolo ad un assistente digitale, ma nella Mi Band 6, non ne è integrato nessuno.

Autonomia della batteria – Xiaomi Mi Band 6

Senza troppi giri di parole: con il mio utilizzo, cioè con tutti i sensori accesi ed il display impostato alla luminosità massima dalle 8 alle 22, con la Xiaomi Mi Band 6 sono riuscito ad arrivare a circa 4/5 giorni con una sola carica. Un risultato niente male, ma ben lontano dagli oltre 10 giorni dichiarati dall’azienda che poi, nella vita reale, difficilmente si riuscirebbero a raggiungere.

Il prezzo della Xiaomi Mi Band 6 è già in sconto con coupon

Il prezzo ufficiale della Xiaomi Mi Band 6 è di 44,99 su Amazon, ma tramite il nostro coupon (che trovate in basso), ve la potrete portare a casa a 39 euro. Ed, a questo prezzo, non c’è niente da fare: è la migliore in assoluto. Certo, non sarà perfetta e le mancanze che quelli di Xiaomi continuano ad imporre ai propri utenti sono tante (e dai cavolo, un sensore di luminosità cosa volete che costi), ma come rapporto qualità/prezzo non ha rivali.

È ricca di funzioni, è affidabile, non è comodissima, ma è leggera e costa veramente poco.

Aggiornamento | Xiaomi Mi Band 6 NFC disponibile in Italia in sconto: come usarla con tutte le banche

Dopo qualche settimana dalla vendita ufficiale della Mi Band 6 in versione standard, Xiaomi ha introdotto nel mercato anche la sua nuova Mi Band 6 NFC.

Il vantaggio della Xiaomi Mi Band 6 NFC rispetto alla sua versione standard è il supporto alla connettività NFC, ovviamente, e tutto ciò che ne consegue. Il problema è che in Italia la Xiaomi Mi Band 6 NFC può essere utilizzata solamente con carte di pagamento Mastercard su circuito Nexi.

Quindi la domanda sorge spontanea: come usare la Xiaomi Mi Band 6 con tutte le banche (anche quelle non supportate ufficialmente)? Per conoscere tutte le banche supportate dal nuovo bracciale smart dell’azienda cinese cliccate qui ma, in realtà, c’è anche un metodo per poter utilizzare la Xiaomi Mi Band 6 NFC anche con le banche non compatibili.

Il metodo è semplice, veloce, intuitiva e gratuita: Curve. Per leggere la guida completa e per vedere un video tutorial nel quale vi spieghiamo come associare la Mi Band 6 NFC alle carte di banche non compatibili, cliccate qui.


N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

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