Vivo è il noto produttore cinese di cui parliamo da praticamente i primi giorni della sua nascita, ma solo recentemente è arrivato in modo ufficiale in Europa e in Italia, portando sul mercato un gran numero di prodotti decisamente interessanti.
Il Vivo V21 5G ne è l’esempio: è uno smartphone dedicato un pubblico molto giovane per via della sua caratteristica più interessante, ovvero la selfie camera da ben 44MP f/2.0 e ben due flash LED frontali.
Indice
Recensione Vivo V21 5G
Contenuto della Confezione
La confezione del Vivo V21 5G è ben fornita, al suo interno troviamo:
- Vivo V21
- alimentatore da parete da 33W
- Cavo USB-A / USB-C
- Cuffie auricolari non in ear con cavo AUX
- Cavo AUX – Type C
- Cover in silicone trasparente
- Manuali e spilletta SIM
Design e Materiali
In un mondo in cui le aziende cercano di complicarsi la vita con design strabilianti e novità assolute, Vivo V21 arriva con un design semplice ma efficace. Bordi lievemente stondati sul frame che è in plastica, così come la back cover che resta in plastica ma possiede una finitura opaca talmente bella che vi farà passare in secondo piano l’uso del materiale plastico. L’assemblaggio è quello di un prodotto premium, non c’è che dire.
La colorazione Dusk Blue in prova è molto elegante e sposa bene con la cornice che invece possiede più un effetto lucido; proprio la cornice fa pendant il frame della fotocamera posteriore sporgente davvero pochissimo rispetto le attuali fotocamere in circolazione su altri smartphone.
Le sue dimensioni sono praticissime: 159.7 x 73.9 x 7.3mm di spessore ed un peso di soli 176grammi lo rendono comodo da utilizzare con una sola mano in praticamente ogni situazione anche se vista la diagonale di 6.44″ forse non riuscirete a raggiungere con praticità l’angolo più alto dello schermo.
La dotazione di tasti fisici si riduce ai classici tasti di accensione e regolazione del volume lungo il lato destro; è presente un lettore di impronte digitali sotto il display, ed è assente il jack per le cuffie (nonostante il produttore regali in confezione delle cuffie aux, ma poi ci mette anche un cavo Aux-TypeC per risolvere il problema).
La parte più esclusiva sono i due flash LED inclusi nella parte frontale del dispositivo; proprio al centro, ai due lati della capsula auricolare, sono presenti i due LED che si attivano manualmente in caso di selfie in notturna. La fotocamera frontale, invece, è inclusa in una notch a goccia, classica.
A titolo di cronaca, lo smartphone è sprovvisto di qualsiasi certificazione IP e possiede, inoltre, un solo speaker nella parte inferiore.
Display
La dotazione hardware in merito al display è di tutto rispetto; Vivo sceglie di inserire un display di tipo AMOLED su un pannello da 6.44 pollici con risoluzione FullHD+ e densità di pixel pari a 409ppi, oltre la compatibilità con HDR10+.
Vivo inoltre assicura una luminosità massima fino a 500 nits ed una velocità di aggiornamento del display fino a 90Hz; nella stessa fascia di prezzo è facile trovare smartphone con pannelli a 120Hz, ma Vivo si fa perdonare con l’eccezionale qualità di questo schermo. Tanto per dire due parole sul refresh rate del Vivo V21, ho notato un comportamento piuttosto anomalo:nei giochi la frequenza di aggiornamento non va quasi mai oltre i 60Hz, mentre nelle parti di sistema (galleria, Browser, Menu etc) è sempre a 90Hz.
Altro scenario in cui non si va oltre i 60Hz è quello relativo i video: incontrare un video sui social, sul browser o in altri contesti farà scalare automaticamente la velocità di aggiornamento a 60Hz.
È dotato di tre modalità di colore: la Standard (per una copertura colore DCI-P3), Professionale (per sRGB) e Luminoso. Il mio consiglio è quello di utilizzare lo smartphone in modalità Standard, che è quella più fedele alla realtà; totalmente inutile la modalità Luminoso che, praticamente, non attua alcun cambiamento reale alla taratura colore del display.
In più anche l’HDR10+ fa il suo dovere; è assente il supporto Dolby Vision e l’HLG, ma in compenso sono presenti le certificazioni Widevine L1 che vi permetteranno di godervi al massimo della qualità lo streaming sulle piattaforme Netflix, Disney+ e altre.
Hardware e Performance
Il processore che Vivo ha scelto di integrare sul suo nuovo medio di gamma è il Dimensity 800U di Mediatek, SoC con due Core Cortex-A76 con clock massimo fino a 2.4GHz e sei Core Cortex-A55 a basso consumo; la CPU ormai l’abbiamo già vista su diversi smartphone del 2021, e sappiamo benissimo le prestazioni che è in grado di offrire. Costruito con un processo produttivo a 7nm, Dimensity 800U è affiancato da 8GB di memoria RAM LPDDR4X (+4GB virtuali) e 128GB di memoria interna UFS 2.2.
Tutto ciò si traduce in buoni risultati nei benchmark ma soprattutto prestazioni, nel concreto, soddisfacenti:il Vivo V21 5G non scalda praticamente mai, ed anche con usi pesantemente stressanti (come una lunga sessione su Call Of Duty Mobile oppure tutti i benchmark eseguiti in serie) non si trova mai in difficoltà.
Il SoC di Mediatek è bilanciato, ormai lo conosciamo: riesce a gestire i carichi in modo efficiente bilanciando prestazioni e consumo di batteria. Non è il processore adatto a chi cerca gaming a livelli professionali su uno smartphone, ma mi sembra una precisazione anche piuttosto inutile.
Non ultima è invece la piena compatibilità con le reti 5G, caratteristica sempre più ricercata dai consumatori finali e non facilmente reperibile su tutti gli smartphone medio di gamma.
Fotocamera
La parte hardware relativa le fotocamere del Vivo V21 è strutturata con tre lenti sul retro, la principale da 64MP f/1.8 con stabilizzazione ottica e ottimizzazioni notturne, una ultra-wide da 8MP f/2.2 ed una Macro da 2MP f/2.4. La parte senza dubbio più interessante è rappresentata dalla camera frontale, da ben 44MP f/2.0 dotata di autofocus, stabilizzazione di tipo OIS e ben due flash LED per gli scatti totalmente al buio.
I risultati, ad essere onesti, hanno superato di gran lunga le mie aspettative; sono molti i produttori che hanno provato negli anni a migliorare i risultati delle fotocamere frontale, più che altro a livello software, e Vivo è forse tra i pochi ad aver trovato la quadra e a fornire dei risultati più che buoni.
Per quanto riguarda la camera posteriore da 64MP, i risultati sono soddisfacenti: il livello di dettaglio è alto e il rumore è poco, in più i colori sono vivaci e non troppo saturi. La presenza quasi costante dell’HDR aiuta moltissimo nella buona riuscita degli scatti, motivo per cui vi consiglio di tenerlo sempre attivo (o per lo meno in modalità automatica).
La camera ultra wide, invece, regala degli scatti discreti in buone condizioni di luce e solo sufficienti quando la luce invece è meno. Il software fotocamera è ricco di modalità, funzioni e ottimizzazioni: un gran bell’ottimo lavoro da parte di Vivo.
Per quanto riguarda i video, invece, Vivo V21 5G registra filmati con una risoluzione massima di 4K 30fps; la qualità delle immagini è buona e segue alla lettera quanto ho detto riguardo la fotocamera e gli scatti realizzati. I video sono stabilizzati grazie allo stabilizzatore OIS presente ed in più, il codec di salvataggio dei video può essere scelto dall’utente se H.264 o H.265.
Il top lo si ha, ovviamente, nei video selfie che possiedono una qualità davvero molto alta rispetto alla quasi totalità dei competitor sul mercato.
Software
Il software FunTouch OS 11.1 è basato su Android 11 con patch di sicurezza aggiornate a Ottobre 2021; l’interfaccia è un composto sapiente di elementi di VIVO e lo stile classico di Android, e questo mi piace molto. L’azienda cinese ha inserito un po’ di pepe nel comparto grafico, ma senza esagerare, lasciando a noi l’eventuale possibilità di liberare la creatività nella sezione relativa i temi.
Ho apprezzato molto le possibilità di personalizzazione della schermata dell’Always-On Display, tra i pochissimi dispositivi che permettono di farlo. A dir la verità il software di Vivo è tra i più completi provati nell’ultimo periodo: è strapieno zeppo di funzionalità, talmente tante che descriverle tutto farebbe passare in secondo piano il V21. Comunque, tra quelle maggiormente degne di nota, c’è la modalità Multi Turbo, oltre che quella Ultra Game, che danno un boost ulteriore alle performance del dispositivo in determinati scenari di utilizzo.
Autonomia
In uno spessore così ridotto Vivo è riuscita ad inserire una batteria da 4000 mAh che non lo rendono senza dubbio un battery phone, certo, ma assicurano un’autonomia di un giorno completo di utilizzo intenso che è sufficiente praticamente a chiunque. In termini di display attivo Vivo V21 riesce ad offrire mediamente 4 ore e mezza, cinque al massimo con rete dati mobile sempre attiva, GPS, Bluetooth e via discorrendo.
In più grazie alla ricarica rapida a 33W si riesce a caricare metà della batteria in meno di 30 minuti, e poco più di 60 minuti, invece, sono quelli che occorrono per una ricarica completa del dispositivo.
Considerazioni e Prezzo
Vivo V21 5G arriva sul mercato con un prezzo di listino pari a 449€, ma il fatto di averlo provato e recensito un paio di mesi dopo il suo arrivo sul mercato ha contribuito a far scendere il suo street price a circa 370 euro, un prezzo decisamente appetibile per uno smartphone con l’ottima fotocamera (frontale, soprattutto), un bel design ed un software super ottimizzato.