A questo punto viene da chiedersi: perché questo cambio di nome? Nel caso di Qualcomm, la motivazione di abbandonare la storica nomenclatura in stile Snapdragon 8xx sarebbe da ritrovare nella volontà di fare più chiarezza. Era il 2013 quando Qualcomm annunciava il primo Snapdragon 800, abbandonando la precedente dicitura Snapdragon S4. A distanza di 8/9 anni sembra che accadrà lo stesso, pertanto lo Snapdragon SM8450 diventerà Snapdragon 8 Gen 1, mentre il suo successore ipotizziamo si chiamerà Snapdragon 8 Gen 2 e così via.
Se si parla di MediaTek, le sue prime nomenclature erano piuttosto generiche. I chipset degli anni passati si chiamavano semplicemente MTxxxx, senza una vera connotazione che facesse capire facilmente quale chip fosse migliore di un altro. Ma come Qualcomm, nel 2014 nacque la serie Helio, nella quale esistevano due categorie: i chip top Helio X, quelli mid Helio X e quelli low Helio P (tutt’ora esistenti). A partire dal 2019, si è aggiunta anche la serie Helio G che sostanzialmente ha sostituito quella Helio A, quindi destinata al settore mid-range.
È nel 2020 che MediaTek cambia nuovamente nomenclatura e introduce la serie Dimensity, composta da vari chipset più o meno potenti. In questo caso, a differenziarli è il numero: se la serie Dimensity 700 è la meno potente, quella Dimensity 1000 è la più potente. Dopo Dimensity 1000, 1100 e 1200, era previsto un salto direttamente al Dimensity 2000 a sottolineare il notevole avanzamento tecnico. Ma così non sembra sarà, visto che il suo nome dovrebbe essere Dimensity 9000. Il perché questo salto così tanto in avanti rimane un mistero: che MediaTek voglia semplicemente superare il numero “8” utilizzato da Qualcomm?
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