La crisi dei semiconduttori continua ad imperversare, ma Samsung si sta preparando alla prossima evoluzione dei suoi chipset. In questi mesi la crisi ha mietuto diverse vittime, in primis Xiaomi Mi 11 Lite 5G, ma potrei citare anche Redmi K40S e Samsung Galaxy S21 FE fra gli esempi più illustri. Ma è fisiologico che gli impianti di produzione guardino avanti, nella speranza che la situazione possa ripristinarsi in tempi rapidi. A tal proposito, sul palcoscenico digitale del Samsung Foundry Forum 2021 si è proprio discusso di quale sarà il futuro dei chipset della casa sud coreana.
I chipset a 2 nm sono quasi pronti: Samsung svela i suoi piani di sviluppo
Il tema della conferenza è stato “Adding One More Dimension“, un titolo che ci fa già pregustare come cambieranno i futuri chipset firmati Samsung. Nei piani della compagnia ci sono in primis i prossimi SoC a 3 nm, un passo in avanti non da poco se si considera l’attuale processo produttivo a 5 nm che caratterizza SoC come Exynos 2100 e 1080. Senza dimenticarci, poi, che anche Qualcomm è solita sfruttare i processi di Samsung, pertanto i 3 nm li ritroveremo anche sui futuri chipset Snapdragon. Il rinnovato processo MBCFET (Multi-Bridge-Channel FET) consentirà di avere un ridimensionamento fino al 35%, al netto di un aumento delle prestazioni del 30% ma soprattutto una riduzione dei consumi del 50%. La produzione dei primi chip a 3 nm partirà nella prima metà del 2022, mentre la più matura seconda generazione è prevista per il 2023.
Ma non finisce qui: Samsung si è spinta oltre, annunciando di star preparando anche i successivi SoC a 2 nm. In entrambi i casi, si tratterà di chip con transistor basati sulla nuova tecnologia proprietaria GAA (Gate-All-Around). Questa tecnologia eviterà problemi di surriscaldamento e rappresenterà un salto generazionale necessario, in quanto l’attuale processo FIN-FET non permetterebbe di proseguire nella riduzione dei nanometri. A renderlo possibile c’è disposizione verticale dei transistor, nonché quattro gate per ogni singolo canale.
Come prevedibile, per i 2 nm bisognerà attendere ancora qualche anno, più precisamente non prima del 2025. Ecco quanto affermato da Siyoung Choi, presidente di Samsung Electronics: “Aumenteremo la nostra capacità di produzione complessiva e guideremo le tecnologie più avanzate, portando allo stesso tempo il ridimensionamento del silicio un ulteriore passo avanti e continuando l’innovazione tecnologica per applicazione“.
In tutto ciò, la diretta rivale TSMC non sta certo a guardare. Il chipmaker taiwanese ha già confermato di star lavorando al suo processo a 2 nm. E potrebbe addirittura anticipare Samsung, visto che nel suo caso si parla del 2023 come data di inizio produzione. Inutile dire che realtà come Xiaomi, OPPO, vivo e OnePlus non vedono l’ora di utilizzare le nuove soluzioni sui propri top di gamma.
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