Negli ultimi anni i sistemi di sicurezza degli smartphone si è affinato e sicuramente oggi sono molto meno soggetti a problemi di natura elettrica. Capita però che condizioni particolari possano portare alcuni dispositivi a prendere fuoco o addirittura a subire esplosioni, come è successo con un POCO X3 Pro in India, che è esploso dopo una ricarica completa.
POCO X3 Pro esplode: l’azienda non si è ancora pronunciata
A riportare questa situazione è lo stesso utente che l’ha subita, un ragazzo indiano che ha mostrato su Twitter quanto accaduto. Egli mostra anche che ha acquistato questo POCO X3 Pro il 15 giugno 2021 da un venditore di terze parti, che però non è chiaro se sia un rivenditore autorizzato o meno. In ogni caso, è possibile vedere come lo smartphone abbia preso fuoco sul lato posteriore, in seguito a probabile mini esplosione della batteria, tanto da bruciare anche le lenzuola dove si trovava. Per la cronaca, non ci sono stati feriti.
Per provare a capire un po’ le cause del problema, ci si affida alla versione dell’utente stesso, che dichiara che l’episodio è accaduto dopo aver caricato completamente lo smartphone. Quindi, è facile sia collegato a questo evento, ma il dubbio resta sul fatto che non è avvenuto durante la ricarica. Ed in effetti, come sappiamo, i caricabatterie rapidi di ultima generazione sono comunque dotati di varie certificazioni anti-incendio e anti-cortocircuito. Purtroppo, non abbiamo notizia della replica di POCO o di Xiaomi, che probabilmente stanno provando a risalire alla causa effettiva.
Non è affatto escluso che possa essere un problema generato dall’utente stesso, come successe con il modello X3 di un’altra persona. In ogni caso, potete consultare la nostra recensione di POCO X3 Pro.
POCO risponde sul caso: il comunicato ufficiale | Aggiornamento 09/09
Dopo qualche giorno per verificare l’accaduto, POCO si è espressa sul caso, rilasciando un comunicato ufficiale chiarificatore, che vi riportiamo di seguito:
“Per Mi India la sicurezza dei clienti è di estrema importanza e trattiamo questi casi con priorità assoluta. Tutti i nostri dispositivi passano attraverso rigorosi test di qualità per garantire che i più alti standard del settore siano soddisfatti.
Siamo a conoscenza dell’episodio e sulla base della nostra indagine tecnica, il cliente ha provveduto a far riparare il dispositivo da uno store non autorizzato in cui l’LCM (liquid crystal module) è stato sostituito con una copia. Abbiamo supportato il cliente con un’unità sostitutiva come gesto di cortesia.
Inoltre, in Mi India, abbiamo una forte rete post-vendita di oltre 2000 centri autorizzati Xiaomi che lavorano senza sosta per fornire supporto, h24 e 7 giorni su 7, ai nostri Mi fan e clienti. Ricordiamo ai clienti di evitare di aprire i loro dispositivi da soli e di visitare i nostri centri autorizzati, qualora abbiano bisogno di assistenza“.
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