Recensione POCO X3 Pro: un passo avanti, anche grazie allo Snapdragon 860

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Andando a scavare un po’ all’interno del nostro sito troverete sicuramente una recensione piuttosto positiva su un prodotto in particolare. Non è neanche uscito da troppo tempo sul mercato, anche se allo stato attuale già solo 6 mesi, ad esempio, fanno la differenza in questo settore. Quello di cui vi sto parlando è POCO X3 NFC, che probabilmente molti di voi hanno anche acquistato nel corso dei mesi passati. Quel dispositivo, a dispetto delle attese, è riuscito a farci innamorare dell’azienda ancora di più rispetto a prima, dato che sotto tanti profili era in grado di garantire affidabilità e ottime performance. Cosa aspettarsi, quindi, dal suo successore? Non so se sarebbe stato possibile prevederlo, ma la prima cosa che salta all’occhio visionando la scheda tecnica di questo POCO X3 Pro è la presenza di un nuovo SoC. Dunque, il brand ha optato per una modifica importante sotto tale aspetto, decidendo quindi di avvicinare il device ancor di più ad una fascia più alta. Con lo Snapdragon 860, infatti, è inevitabile questo tipo di ragionamento. Cosa sarà cambiato, però, rispetto al passato? Ve lo spieghiamo meglio all’interno di questa recensione completa.

Recensione POCO X3 Pro

Unboxing

Dando un’occhiata alla confezione di vendita troviamo sempre lo stesso tipo di design, ormai celebre per questo brand. Sappiamo, inoltre, come l’azienda sia attenta da questo punto di vista, fornendo generalmente un numero di accessori più che congruo con le caratteristiche del prodotto. All’interno di tale packaging, quindi, troviamo:

  • POCO X3 Pro;
  • alimentatore da parete, con presa europea;
  • cavo USB/USB Type-C per la ricarica del dispositivo ed il trasferimento dei dati;
  • adattatore per cuffie, con jack audio da 3,5mm;
  • spilletta per la rimozione dello slot SIM;
  • cover morbida trasparente, in silicone;
  • breve manuale delle istruzioni, anche in lingua italiana;
  • certificato di garanzia.

Design & Materiali

Non vorrei sembrare troppo frettoloso, ma sotto il profilo del design non cambia assolutamente nulla rispetto al suo predecessore. Come in quel caso, quindi, qui abbiamo una scocca davvero ben realizzata, che oltre al logo del brand mostra anche una texture centrale che simula quasi la fibra di carbonio. Avevo apprezzato tanto questa scelta e ribadisco ancora una volta la bontà di tale aspetto, risultando forse uno degli smartphone più originali sotto questo aspetto. Abbiamo, poi, il comparto fotografico posto più in alto, che ancora una volta propone queste forme squadrate che sicuramente non lo fanno passare inosservato. Anche sotto il profilo delle dimensioni e del peso non troviamo differenze con X3 NFC, misurando 165,3 x 76,8 x 9.4 mm, con un peso di 215 grammi. Non lo smartphone più tascabile tra quelli presenti sul mercato, ma sicuramente valido dal punto di vista dell’assemblaggio e della qualità costruttiva. Devo dire, infatti, che Xiaomi in questi anni è migliorata molto in tale ambito e questo si riflette anche su tutti gli altri brand del gruppo.

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Abbiamo visto come la cura per i dettagli sia sempre al centro di questo telefono, che comunque continua a dotarsi di un comparto connettività di tutto rispetto. Anche qui, dunque, troviamo sulla destra il bilanciere del volume ed il tasto di accensione/spegnimento che integra un sensore per le impronte digitali, che vedremo tra poco. A sinistra, invece, abbiamo lo slot SIM dove poter inserire ben due nanoSIM o, in alternativa, una nanoSIM ed una microSD. Qui, dunque, è possibile espandere la memoria fino, teoricamente, a 1 terabyte, anche se probabilmente da noi è possibile arrivare solo fino a 256GB. Non è ho, comunque, la certezza. Dando un’occhiata in basso, inoltre, troviamo il foro mini jack per le cuffie, il microfono principale, l’ingresso USB Type-C e lo speaker di sistema. Sulla parte superiore abbiamo il sensore IR, il microfono secondario ed il secondo speaker. Molti di voi, poi, ne avrebbero fatto anche a meno ma, purtroppo, non è stata eliminata la sottile striscia in plastica che divide il frame in alluminio dal vetro frontale, una caratteristica che proprio non riesco a farmi andare bene.

Stando alle specifiche indicate sul sito ufficiale, qui è stato aggiunto un Corning Gorilla Glass 6 sulla parte frontale. Vi ricordo come su X3 NFC sia presente, invece, la precedente versione. Se questo non bastasse, poi, lo smartphone possiede anche la certificazione IP53 che quindi lo protegge dagli schizzi d’acqua. Non immergetelo, quindi, perché potreste non riuscire a salvarlo.

Sistemi di Sblocco

Avreste mai detto che POCO X3 e POCO X3 Pro sarebbero stati accomunati dallo stesso numero di sistemi di sblocco? Molto probabilmente la risposta è affermativa, dato che anche questo device è dotato di un sensore per le impronte digitali integrato nel tasto di accensione/spegnimento. Non so effettivamente se questo sia identico a quello montato sulla precedente versione, ma devo dire che le performance sono molto simili, giocandosela forse praticamente alla pari. Sotto tale aspetto, quindi, elogiai quel modulo e non posso che fare altrimenti anche in questo caso, visto che risulta essere piuttosto preciso e reattivo in ogni situazione.

Ve lo starete sicuramente chiedendo, e devo darvene conferma: su questo smartphone trova sede anche il riconoscimento facciale 2D, tramite la selfie camera. Come sempre, però, non ve ne consiglio l’utilizzo per un motivo di sicurezza, ma non solo. Durante le ore diurne non ci sono problemi nello sblocco, riconoscendo il nostro volto 9 volte su 10. Quando la luce cala, però, l’affidabilità si riduce sensibilmente e tutto diventa più lento e macchinoso.

Display

Dovrei fare un copia/incolla di quello che si trova scritto nella recensione di X3 NFC, tante sono le cose in comune a livello di display. Dunque, su tale telefono abbiamo un’unità LCD IPS da 6,67″ con risoluzione FHD+ (2.400 x 1.080 pixel), form factor in 20:9, densità di 395ppi e luminosità di 450 nits. Non mancano, poi, un refresh rate pari a 120Hz, così come la frequenza di campionamento del touchscreen che in questo caso arriva fino a 240Hz. Devo dire, quindi, che tutto il sistema ne giova, tanto da sembrare molto più fluido e scattante in quasi ogni fase. Vi direi una bugia se non confermassi che muoversi all’interno dell’interfaccia è puro piacere. Ovviamente, poi, tra le altre cose non mancano il supporto al HDR10, la certificazione TÜV Rheinland Low Blue Light e la certificazione Widevine di tipo L1. Questo vuol dire, quindi, che su Netflix, così come su altre piattaforme di streaming video, è possibile visualizzare tutti i contenuti a schermo alla massima risoluzione possibile.

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Avrei preferito ovviamente un pannello AMOLED questa volta, ma bisogna anche considerare che a livello di prezzo non siamo saliti poi molto con questo X3 Pro. Qui, dunque, i bianchi tendono leggermente al gallino ed i neri, come su tutti gli altri IPS, sono davvero poco profondi. Attenti solo ad un aspetto: molti di voi avranno notato la presenza, attorno alla selfie camera, di un leggero alone nero. Questo fenomeno, definito light bleeding, è assolutamente normale su prodotti di questo tipo e deriva proprio dalla natura del display stesso. Non preoccupatevi, quindi, nel momento in cui dovreste notare questa caratteristica sul vostro smartphone.

Come su X3 NFC, anche in questo caso il sensore di luminosità automatico non ha mostrato alcun problema. Tanto nei luoghi più cupi, quanto in quelli irradiati di luce, la regolazione è sempre piuttosto buona, risultando anche rapida.

Hardware & Prestazioni

Come detto anche all’inizio, c’è stato un salto di qualità sotto il profilo tecnico con questo nuovo POCO X3 Pro. Da uno Snapdragon 732G della passata edizione siamo passati, dunque, ad uno Snapdragon 860, dunque una CPU octa-core che vanta una frequenza di Clock massima a 2.96 GHz, con ben 6GB di RAM LPDDR4X e 128GB di memoria interna, di tipo UFS 3.1. Dunque, un bel salto in avanti sotto tale aspetto, integrando uno storage molto più prestante. Vi ricordo, in ogni caso, come sia disponibile alla vendita la versione da 8/256 GB.

Non è facile quantificare a parole lo step in avanti dal punto di vista delle prestazioni, perché sicuramente POCO X3 non sfigura allo stato attuale. Devo dire, però, che con lo Snap 860 siete davvero in una botte di ferro, gestendo meglio il multitasking e potendo godere di una reattività del sistema molto più elevata. Aiutano sicuramente anche il refresh rate elevato e l’alta frequenza di campionamento, ma credo che le cose sarebbero cambiate poco anche nel caso di valori più bassi in tale ambito. Al netto di tutto ciò, quindi, non ho registrato alcuna criticità in questi giorni di test con Facebook, Instagram, Whatsapp, la gestione della mail e tanto altro. Tutte le applicazioni che solitamente utilizziamo di più nel corso della giornata sono veloci nel caricamento iniziale e mostrano una navigazione fluida. Difficile, quindi, incorrere in freezer o crash improvvisi del sistema nell’utilizzo quotidiano.

Forse lo ripeto anche troppo spesso, ma ormai alcune delle differenze maggiori tra i vari smartphone si notano proprio in fase di gaming. Qui, grazie alla GPU Adreno 640, non è fantascienza riuscire a giocare in maniera fluida su Call of Duty Mobile durante una partita classificata. Si tratta di uno dei giochi che più sfruttano le potenzialità del telefono e che mettono a dura prova diversi comparti al suo interno. Dopo decine di minuti di gaming, poi, il dispositivo scalda leggermente solo nella parte superiore della scocca, raggiungendo un livello di calore comunque mai preoccupante. Devo dire, quindi, che il sistema di raffreddamento al liquido (LiquidCool 1.0 Plus) è promosso.

Benchmark

Software

MIUI for POCO, uno slogan che dice già tutto sul software montato all’interno di tale prodotto. Questo, infatti, vuol dire che il dispositivo monta una personalizzazione ulteriore della MIUI 12 di Xiaomi che, sotto diversi aspetti, forse è addirittura migliore dell’edizione originale. Nel senso che, comunque, alcune scelte sono davvero geniali, come la gestione delle varie app all’interno del drawer, che rende tutto più intuitivo. Si tratta, in ogni caso, di un qualcosa di molto soggettivo che mi rendo conto non possa piacere proprio a tutti. Non disperatevi, però, perché troverete tutte le varie app di sistema che siete stati abituati a vedere sugli smartphone targati Xiaomi, senza troppe differenze.

Volete scaricare qualche applicazione di terze parti? Ovviamente potrete farlo tramite il Play Store di Google che, fortunatamente, qui troviamo ancora. Speriamo, infatti, che Xiaomi riesca ad eludere il destino toccato a Huawei qualche anno fa.

Fotocamera

Dove si notano le differenze maggiori rispetto a X3 NFC, forse, è proprio in merito al comparto fotografico. Qui, infatti, l’azienda ha optato per una soluzione apparentemente meno prestante, introducendo un sensore principale da 48 MP con apertura f/1.79, un obiettivo grandangolare da 8 MP con apertura f/2.2 e FOV di 119°, un sensore per le macro da 2 MP ed un ulteriore obiettivo da 2 MP utilizzato principalmente per il calcolo della profondità di campo.

Sul precedente modello trovava spazio un sensore da 64 MP, ma devo dire che in questo caso la differenza non si nota. Anzi, a livello qualitativo forse siamo leggermente sbilanciati in favore di POCO X3 Pro, dato che qui le immagini diurne risultano essere meglio gestite a livello d’illuminazione, anche nelle condizioni più difficili. Stiamo parlando, però, di differenze minime tra uno smartphone e l’altro, tanto da non sentire quasi il passaggio al nuovo modello. Abbiamo sempre tonalità calde ed un sensore grandangolare che in condizioni di scarsa luce non riescono a superare la piena sufficienza. Nulla da dire, poi, su macro e sensore di profondità che, anche su questo smartphone, trovo quasi superflui.

Di notte bisogna elogiare la presenta della Night Mode, che comunque salva sempre la situazione gestendo meglio luci e contrasto. Con la modalità standard, infatti, la qualità è piuttosto mediocre, anche se in linea alla fine con i prodotti venduti nella stessa fascia di prezzo. Dovrete fare i conti, quindi, con un rumore fotografico piuttosto marcato ed una cura per i dettagli non proprio all’altezza della situazione. Avrebbe potuto fare qualcosa in più POCO sotto tale aspetto? Forse sì.

Frontalmente risiede una selfie camera da 20MP, con apertura f/2.2, che credo sia identica a quella montata su X3 NFC. Di giorno, quindi, le foto sono assolutamente valide, anche per una normale condivisione sui social, mentre di sera si perde inevitabilmente qualche dettaglio in più. Anche in questo caso, però, non mi sento di criticarla più di tanto, restando in linea con quanto offerto dai prodotti concorrenti.

Video

Possono essere registrati video in 4K a 30fps, così come in 1080p a 60fps. Vi assicuro che in questo secondo caso le prestazioni sono nettamente migliori, con una maggiore stabilità dell’immagine ed una messa a fuoco automatica discreta, che non mostra troppe criticità. Non è sempre fulminea, ma restituisce una buona precisione.

Audio & Connettività

Ormai lo avrete capito, ma sono molte le similitudini con POCO X3 NFC, dunque la prima versione di questa serie X3. Anche su questo nuovo smartphone, quindi, troviamo un modulo Wi-Fi 5 dalle buone performance, una rete LTE che permette di viaggiare in 4G+ senza troppi problemi, il GPS/A-GPS/GLONASS/Beidou, l’NFC ed il jack audio. Qui, però, a differenza di X3 troviamo il Bluetooth 5.0, e non la versione 5.1, una variazione minima ma che comunque va segnalata. Devo dire, in ogni caso, di non essermi trovato affatto male con tutte queste componenti, ottenendo buona prestazioni sia in casa che fuori.

A bordo di questo smartphone trovano sede ben due speaker stereo che offrono una buona qualità sonora. Pur non essendo troppo presenti i bassi, infatti, il suono è corposo ed abbastanza profondo. Nel caso in cui vogliate usufruire di un audio migliore, comunque, potrete sfruttare i vostri auricolari cablati preferiti, collegandoli direttamente al jack audio da 3,5 mm. Con la capsula auricolare, poi, non ho riscontrato alcun problema in fase di chiamata, riuscendo a conversare sempre in maniera soddisfacente con il mio interlocutore, anche nei punti leggermente più rumorosi. Qui il suono è solo un po’ metallico, ma nulla che vi impedisca di portare a compimento le vostre telefonate.

Autonomia

Sotto la scocca trova spazio una batteria da 5.160 mAh, quindi quanto necessario per portarvi fino a sera senza problemi. Durante la mia giornata stress, con diversi cambi di cella, l’utilizzo di diverse mail, la visione di qualche video su YouTube, qualche decina di minuti di gaming, l’utilizzo di Whatsapp, Telegram, Instagram e poco altro, sono riuscito a superare tranquillamente le 6 ore di schermo acceso con più di 15 ore di utilizzo continuo con ancora una buona percentuale di carica residua. Insomma, arrivare fino al giorno successivo non è un’utopia.

Nel caso in cui il vostro POCO si scarichi, potrete fare affidamento all’alimentatore da 33W presente in confezione, che vi permette di ricaricare lo smartphone in appena 1 ora e 30 minuti.

Prezzo & Conclusioni

Nella variante da 6/128 GB questo POCO X3 Pro viene venduto sul sito ufficiale a 249,90 euro, mentre ci attestiamo sui 299,90 euro per il modello da 8/256 GB. Fino al 29 marzo, però, i dispositivi saranno proposti in offerta lancio a 199,90 euro e 249,90 euro. Attualmente, però, c’è un’offerta molto interessante di goboo e Amazon che praticamente pareggia quest’offerta e che vi lasciamo, ovviamente, qui sotto.

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Siamo in presenza di un dispositivo piuttosto completo, che sotto tanti punti di vista ha fatto qualche passo in avanti rispetto ad X3 NFC. Oltre al nuovo SoC, dunque, troviamo anche un comparto fotografico rinnovato che, lato software, è migliorato. Non è probabilmente al livello di altri suoi concorrenti, anche se a meno di 200 euro è difficile, tra gli smartphone usciti di recente, vedere prestazioni migliori di queste. Credo che POCO X3 Pro sia adatto a quasi ogni tipo di utente, anche i più esigenti sotto il profilo delle performance. Tutto risulta essere fluido e scattante, mostrando poche indecisioni. Se siete alla ricerca di uno smartphone equilibrato, che in futuro sicuramente potrà anche migliorare, questo potrebbe essere il momento giusto per voi.

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Luca Armentano
Fin dalla tenera età coltivo la passione per tutto il mondo dell'elettronica, in particolar modo per quella che circonda i microprocessori. Da circa 3 anni la mia passione per gli smartphone ha preso forma e si è evoluta, sentendo sempre più il bisogno di condividerla con il maggior numero di persone possibili. Se mi si presenta davanti agli occhi un terminale con uno schermo? Devo provarlo!
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