Fresco di lancio, il nuovo “medio gamma” di OP ha fatto parlare di sé per via di una grande novità: il passaggio a MediaTek, un cambiamento alquanto indolore come abbiamo visto anche nella nostra recensione. Ora OnePlus Nord 2 torna sotto i riflettori ancora una volta ma purtroppo si tratta di un episodio poco piacevole che riguarda una batteria esplosiva.
Aggiornamento 28/09: dopo i vari casi di OnePlus Nord 2 esplosivo stavolta tocca al caricabatterie Warp Charge. Trovate tutti i dettagli e le immagini a fine articolo.
OnePlus Nord 2 “esplosivo”: tutti i dettagli e le immagini
Un utente indiano ha condiviso le immagini che vedete all’interno dell’articolo, affidando ai social quanto accaduto. L’unica di OnePlus Nord 2 acquistata di recente (circa 5 giorni prima dell’episodio) è esplosa durante un giro in bici, a causa della batteria. Si è trattato di un episodio davvero anomalo dato che il dispositivo non era nemmeno in carica (quindi è da escludere un difetto della Warp Charge da 65W). Comunque lo sfortunato utente non ha riportato danni anche se la paura è stata tante e non è mancata una caduta dalla bici. OnePlus ha contattato sia l’utente che la testata LetsGoDigital, offrendo il massimo supporto per la vicenda.
Ovviamente è bene specificare che quanto accaduto resta un episodio isolato e che per il momento non sono emerse altre segnalazioni. Il post è stato rimosso dall’autore dopo le varie risposte di OnePlus: probabilmente le parti in causa si sono accordate senza intoppi e per fortuna sembra che tutto sia finito per il verso giusto (a parte lo spavento del povero malcapitato).
Altri casi di esplosioni, ma sono fake
Può succede che, per un caso fortuito, uno smartphone come OnePlus Nord 2 abbia un malfunzionamento e finisca per “esplodere”. Al 99,9% sono casi isolati, dovuti ad una congiunzione di sfortunati eventi che portano lo smartphone a fare la fine che abbiamo visto. In casi come questi, l’azienda è solita indagare e, nel caso in cui verifichi che la segnalazione sia in buona fede, risarcire il malcapitato. Ma può anche succedere che qualcuno provi a fare sciacallaggio mediatico sull’accaduto.
È questo il caso di un utente indiano che, su Twitter, ha colto la palla al balzo per segnalare che anche il OnePlus Nord 2 di suo padre è esploso allo stesso modo. Ma al contrario del caso di cui sopra, questa volta si tratta di un episodio totalmente inventato. Ecco quanto dichiarato da OnePlus: “Siamo stati informati su Twitter di un presunto caso esplosivo per OnePlus Nord 2. Prendiamo sempre molto sul serio tali affermazioni e esaminiamo immediatamente ciascuna di esse per verificarne prima la legittimità. Durante la nostra conversazione con questa persona, siamo stati in grado di confermare che questo presunto caso era falso e non riguardava in alcun modo alcun prodotto OnePlus.”
Ed infatti, provando a cercare l’utente in questione, risulta che il profilo è inesistente. Le ipotesi sono due, quindi: o si trattava di un fake creato per screditare OnePlus, oppure un mitomane in cerca di attenzioni ma che ha cancellato l’account per la brutta figura.
OnePlus Nord 2, nuova esplosione in India: che cosa è successo
Nuovo caso di esplosione, stavolta vera, per un OnePlus Nord 2. Il fatto è accaduto di nuovo in India, stavolta ad un avvocato. Infatti, al signor Gaurav Gulati, il suo OnePlus è esploso mentre si trovata in un’aula di tribunale e infatti dalle immagini si può vedere come abbia spento le fiamme con la giacca del suo completo.
Il dispositivo non era in carica a quanto sembra e quindi bisogna capire da dove derivi tale anomalia. Ed in effetti, su Twitter, sotto al post incriminato la stessa OnePlus ha chiesto al malcapitato di contattarli in modo da capirne i dettagli.
L’utente dello smartphone rifiuta il risarcimento di OnePlus
Continua la vicenda del secondo OnePlus Nord 2 esploso in India. Dopo la diatriba occorsa su Twitter, il brand aveva chiesto all’utente di inviare il dispositivo per poterlo analizzare, ma questi si è rifiutato, annunciando che presenterà una denuncia penale contro OnePlus e soprattutto farà analizzare lo smartphone alla polizia. Inoltre, dichiara che vi sarà un reclamo al tribunale dei consumatori e chiederà alle autorità di interrompere le vendite di Nord 2 in India. Secondo l’avvocato Gulati, vittima della situazione, OnePlus è stata piuttosto insensibile alle ferite e ai traumi che ha subito.
Queste le parole dell’interessato a My Smart Price: “Quanto vale la vita di una persona se muore lasciando i suoi sopravvissuti. È inutile. Abbiamo già deciso di intentare un’azione legale contro la società. Se sono pronti a risarcire, possono fare un accordo scritto di dominio pubblico o perseguiremo come per legge e chiederemo loro di interrompere il dispositivo OnePlus Nord 2 5G con effetto immediato“.
Di controparte, questa la risposta di OnePlus India: “La scorsa sera, un individuo ci ha notificato un presunto caso di esplosione per OnePlus Nord 2 su Twitter e il nostro team ha immediatamente contattato questo individuo per verificare il legittimità della pretesa. Prendiamo molto sul serio ogni reclamo come questo per la sicurezza dell’utente. Tuttavia, nonostante i molteplici tentativi di analizzare il dispositivo, compresa una visita ai locali all’inizio di oggi per esaminarlo in presenza dell’individuo, finora ci ha negato l’opportunità di eseguire una diagnosi corretta. In tali circostanze, è impossibile per noi verificare la legittimità di questa richiesta o rispondere alle richieste di risarcimento di questo individuo“.
Insomma, pare proprio che la “battaglia” per questa situazione si appena iniziata. Capiremo nelle prossime settimane come si evolverà il tutto, se sarà come la questione POCO X3 Pro oppure avremo problemi maggiori.
Questa volta OnePlus fa sul serio e minaccia conseguenze legali
Lo scontro tra OnePlus e l’avvocato indiano Gulati continua e questa volta è la compagnia cinese a fare la sua mossa. Ricordiamo che il dispositivo del professionista sarebbe esploso addirittura in un’aula di tribunale; tuttavia l’utente si è rifiutato di fornire ulteriori prove dell’accaduto e non ha voluto affidare il dispositivo all’assistenza. Di conseguenza la divisione indiana di OnePlus ha deciso di muoversi per vie legali, con una diffida per l’avvocato.
Stando all’azienda il dispositivo sarebbe esploso a seguito di una “forza esterna” applicata alla batteria ma senza la possibilità di analizzare il dispositivo è impossibile avere la certezza assoluta. Comunque il rifiuto dell’utente di mettere a disposizione il OnePlus Nord 2 incriminato non convince: che si tratti di un caso di cattiva fede?
Questa è l’ipotesi di OnePlus e per questo motivo ha deciso di controbattere citando l’avvocato Gulati per le sue affermazioni definite “denigratorie e diffamatorie”. Vedremo come si evolverà la situazione, che sta diventando sempre più spinosa: chi avrà la meglio?
Nuovo caso per OnePlus Nord 2: stavolta esplode il caricatore Warp Charge | Aggiornamento 28/09
Fin dal suo debutto in India – dal mese di luglio 2021 – OnePlus Nord 2 ha avuto una vita non facile a causa delle varie segnalazioni di modelli particolarmente inclini ad esplodere (a causa del pacco batteria). In alcuni casi ci siamo trovati di fronte ad episodi plausibili ma in altri la situazione è stato molto più sospetta, tanto da spingere l’azienda a muoversi per vie legali contro degli utenti all’apparenza in mala fede.
Il nuovo episodio riguarda ancora una volta il mercato indiano e vede come protagonista il modello Nord 2: tuttavia non è stato lo smartphone ad esplodere, bensì il caricabatterie Warp Charge. Secondo quanto riportato dal malcapitato, il caricatore è esploso mentre era collegato alla corrente e lo smartphone era in carica.
Il povero OnePlus Nord 2 non ha subito alcun danno e l’unico a finire abbrustolito è il caricabatterie stesso. Per fortuna in questo caso tutto è andato per il verso giusto: l’azienda ha contattato l’utente per invitarlo presso un certo di assistenza. Quindi, dopo aver verificato il danno, la compagnia ha offerto la sostituzione del caricatore.
In merito alla causa, in una dichiarazione OnePlus ha specificato che i condensatori integrati (che controllano ed immagazzinano l’energia) non presentavano danni. L’esplosione sarebbe stata causata da una fluttuazione di tensione improvvisa e quindi non da un malfunzionamento del dispositivo.
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