Se c’è qualcosa che conosciamo poco da vicino, sostanzialmente perché siamo ben distanti da quanto accade in Cina, è il rapporto tra Xiaomi ed i suoi dipendenti. Quello che colpisce però è il rapporto instaurato tra il brand di Lei Jun e lo stesso fondatore con gli ingegneri e dipendenti che lavorano ai dispositivi, tanto che li ha premiati con milioni di azioni Xiaomi.
Xiaomi: Lei Jun annuncia un premio di 70 milioni di azioni per quasi 4.000 giovani ingegneri e dipendenti
A parlare di questa operazione è proprio il CEO di Xiaomi, Lei Jun, che ha spiegato come gli sforzi del brand in merito allo sviluppo della tecnologia proprietaria che sta impazzando in questo 2021 siano dovuti al grandissimo merito dei giovani ingegneri, dei neolaureati e dei dipendenti che lavorano nell’azienda. Inoltre, il fondatore non ha dimenticato nemmeno i vincitore dell’annuale premio di tecnologia.
Ma come ha premiato queste persone? Xiaomi ha elargito ben 70 milioni di azioni distribuite per 3.904 dipendenti, distribuiti proprio tra le figure sopracitate. Si è partiti con una selezione di circa 700 giovani ingegneri che hanno ricevuto un equivalente in azioni di circa 45.5 milioni di euro, non proprio una cifretta. I primi selezionati arrivano, senza sorprese, dal reparto telefonia del brand. Il più giovane di loro ha solo 24 anni.
Tutta questa operazione dimostra ancora una volta quanto a cuore abbia Xiaomi il reclutamento, la formazione e la motivazione di nuove leve prelevate dalle migliori Università della Cina e che nel tempo si sta espandendo anche ad Occidente. Non a caso, solo quest’anno ha assunto ben 5.000 ingegneri per lo sviluppo di varie tecnologie che porterà poi sui suoi smartphone.
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