Ad analizzare il nuovo Redmi si parte dal materiale utilizzato per la dissipazione del calore, cioè nitruro di boro esagonale, posto nella scocca inferiore vicino alla scheda madre. Il modulo NFC è posto in alto, non distante dalla fotocamera, così come il trasmettitore ad infrarossi. Rimosso il bumper fotografico, è possibile vedere i sensori che compongono il comparto, con quello principale dove si può vedere il nuovo tipo di lenti utilizzate.
Passando ai “motori” del Redmi K40 Game, da questo teardown possiamo rilevare i banchi di memoria LPDDR4x e UFS 3.1 per lo storage, mentre il SoC Dimensity 1200 non è rilevabile in quanto è posto proprio sotto il modulo memorie. Possiamo vedere inoltre l’area in cui agisce la camera di vapore, a cui è annessa anche la pasta termina al fine di dissipare meglio il calore durante le sessioni di gioco. La batteria, modulo BM56, è prodotta dalla Dongguan New Energy, con capacità nominale da 4.965 mAh (totale 5.065 mAh) e ricarica rapida da 67W.
La parte interessante del teardown però arriva al momento di conoscere i trigger da gioco del Redmi K40 Game Enhanced Edition. Infatti, possiamo vederne la struttura meccanica che utilizza i magneti per richiamare i pulsanti quando non in uso in base allo scatto dello switch. Insomma, questo smartphone sembra proprio fatto bene.
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