Ad oggi, l’app di Android Auto è stata scaricata più di un miliardo di volte, e si stima che siano più di 100 milioni le auto che ormai integrano un infotainment compatibile con la piattaforma di Google, oppure con CarPlay di Apple. Piattaforme che, in un certo senso, hanno rivoluzionato l’intrattenimento nella vettura e che, bug a parte, sono state volutamente limitate nelle funzionalità per uno scopo ben preciso: impedire che l’installazione di applicazioni più complesse possano distrarre alla guida.
E diciamolo subito: è una limitazione sacrosanta, che dovrebbe continuare ad essere così. C’è però chi non si accontenta delle limitazioni dei sistemi da auto di Apple e Google, e sono proprio queste le persone a cui si rivolge CarDongle: un piccolo cilindro che va collegato alla presa USB della propria auto (che deve già supportare di suo Android Auto), e che trasformerà il sistema in una sorta di smartphone totalmente libero. In soldoni, con CarDongle si potrà accedere al PlayStore ed installare tutte le applicazioni per Android, Netflix, YouTube e SkyGo comprese. È ancora in crowdfunding su Indiegogo, ma funziona già benissimo.
Indice
Toggle
Recensione CarDongle: il dispositivo che porta in auto il PlayStore e tutte le app Android
Design e materiali
CarDongle è un dispositivo di forma cilindrica dalle dimensioni non troppo contenute, che integra un connettore USB in un’estremità ed un anello grigio nell’altra, in cui sono stati posizionati un LED di stato ed un microfono che potrà essere sfruttato per interagire con l’Assistente Google: il LED diventerà arancione nella fase di avvio e passerà al blu durante l’utilizzo.
L’intera scocca del prodotto è realizzata in policarbonato che, seppure non sembri particolarmente solido, è in grado di resistere benissimo ad urti e graffi anche grazie alla sua colorazione nero opaco. Ad ogni modo, date le sue dimensioni non proprio compattissime, il mio consiglio è quello di utilizzare il CarDongle con una piccola prolunga USB, in modo da evitare di urtarlo inavvertitamente e quindi danneggiare il connettore o la porta.
Lateralmente poi è presente un piccolo carrellino, che però non permetterà l’inserimento di una scheda SIM: CarDongle non integra un modulo telefonico, ma supporta l’espansione della memoria tramite una scheda microSD.
Caratteristiche Hardware
Ad animare CarDongle ci pensa un chip Mediatek octa-core che, senza ventola, riesce ad arrivare a 2 GHz. Il sistema di raffreddamento è passivo, non è stata utilizzata quindi alcuna ventola, ed in effetti dopo un utilizzo prolungato è una cosa che si sente: dopo qualche ora di accensione, utilizzando magari qualche applicazione più pesante, il CarDongle inizia a riscaldarsi soprattutto nell’area più prossima all’anello grigio. Si tratta comunque di un riscaldamento ben gestito, che non inficia il funzionamento del dispositivo.
CarDongle è poi venduto in due versioni. C’è un modello più economico che integra 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna, che io vi sconsiglio di prendere in considerazione, e poi un modello più costoso ma che con i suoi 4 GB di memoria RAM e 64 GB di memoria interna riesce a gestire molto meglio il sistema operativo di Google e le relative applicazioni.
Integra poi il GPS, un modulo Bluetooth ed un modulo WiFi che verrà sfruttato per connettere il CarDongle ad internet: non integrando uno slot per le microSIM, per far sì che il dispositivo abbia il pieno delle sue funzionalità sarà necessario connetterlo al proprio smartphone tramite hotspot.
Utilizzo ed esperienza Android
Ci sono due requisiti imprescindibili per poter utilizzare CarDongle. Il primo è che la propria auto disponga di un infotainment compatibile con Android Auto, il secondo è che disponga di un display touch. Ok, è rarissimo vedere un modello compatibile con Android Auto ma senza touch screen, ma per utilizzare CarDongle è bene entrare nell’ottica che è come se si stesse utilizzando un vero e proprio tablet Android.
Una volta inserito il dispositivo alla presa USB della propria auto, bisognerà aspettare qualche istante ed il gioco sarà fatto. L’infotainment della vettura si illuderà credendo che sia stato connesso uno smartphone Android Auto, e sullo schermo comparirà la schermata iniziale di CarDongle, che è molto simile a quella di uno smartphone in modalità landscape, nella cui schermata iniziale sono presenti 8 applicazioni preinstallate.
Già di suo, CarDongle arriverà con YouTube, Netflix, YouTube Music, Waze e Google Maps preinstallati, ma tramite il PlayStore si potrà scaricare di tutto. Certo, dato l’hardware piuttosto limitato è bene tenere presente che i giochi con grafiche 3D complesse sono da mettere da parte, ma nelle nostre prove abbiamo ad utilizzare app di streaming video e streaming musicale, ottenendo un’esperienza utente completa a 360°. Ed oltre a Netflix, Prime Video e Disney Plus, abbiamo installato ed utilizzato anche SkyGo, con un risultato più che positivo: lo streaming di tutti i canali TV è sempre fluido e con video ed audio in perfetta sincronia.
Inutile dire poi, che con CarDongle è possibile utilizzare tutte le piattaforme per cloud gaming: sia con Game Pass che con GeForce Now e Stadia, non ho trovato alcuna limitazione se non quella relativa alla velocità della connessione in alcune zone con poco campo. E vale lo stesso per il Remote Play di PS5.
Anche Telegram funziona senza problemi, e permette anche di ascoltare i messaggi vocali, ma non possiamo dire lo stesso per WhatsApp, che non sarà disponibile per l’installazione. Ma hey, per quel che mi riguarda avrei fatto benissimo a meno anche di Telegram, perché a mio parere l’unico modo per poter utilizzare queste app in auto e in sicurezza, è tramite gli assistenti digitali.
E proprio parlando di assistenti digitali, in CarDongle è possibile utilizzare l’Assistente Google nel pieno delle sue forze. Oltre che tramite il touch, si può interagire con Google Assistant tramite il comando “Ok Google”, per poi chiedergli qualsiasi cosa.
Gli si può anche chiedere di impostare una destinazione specifica in Google Maps, ma qui è importante tenere sempre a mente una cosa: nonostante CarDongle integri il GPS, e possa sfruttare anche il GPS dello smartphone a cui si connette, la realtà dei fatti è che data la struttura e la posizione delle porte USB nelle auto, la geolocalizzazione non è mai precisa ed è praticamente inutilizzabile.
Quando si utilizza l’iPhone come hot spot, CarDongle non riesce neppure a percepire che il veicolo è in movimento, e l’unica alternativa sarebbe quella di utilizzare il dispositivo con una prolunga USB per poi posizionarlo sul cruscotto in modo da semplificare il fix con i satelliti. Ma è una soluzione piuttosto scomoda.
Inoltre, con CarDongle non è possibile gestire le telefonate: sia le chiamate in entrata, che quelle in uscita, saranno gestite direttamente dallo smartphone connesso al sistema Bluetooth della propria auto.
Prezzo e considerazioni
CarDongle è ancora disponibile a prezzo “scontato” su Indiegogo: la versione con 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna costa circa 88 euro, mentre quella con 4 GB di ram e 64 GB di memoria interna ne costa 98. Ed è inutile sottolineare quanto sia molto più interessante l’opzione più prestante, perché – soprattutto per la RAM – le differenze nell’utilizzo si sentirebbero e come.
E la realtà dei fatti è questa: è un dispositivo progettato bene ma che soprattutto funziona bene. L’unico dubbio però è sulla reale necessità di utilizzare questo tipo di applicazioni nella propria auto perché, e non ci stancheremo mai di sottolinearlo, quando si guida bisognerebbe guidare e basta, evitando qualsiasi distrazione.
Le cose cambiano invece qualora si passasse molto tempo in auto con la vettura ferma: in questo caso CarDongle vi darebbe accesso a possibilità praticamente infinite, ampliando esponenzialmente le potenzialità dell’infotainment che avete in macchina.
N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.