Se avete uno smartphone Android, con buona probabilità avete pre-installate diverse app aggiuntive al sistema operativo, il cosiddetto bloatware. A volte queste app sono fondamentali (vedi Telefono e Messaggi), altre volte molto meno. In più di un’occasione si è dibattuto sulla questione, specialmente in casa Xiaomi, spesso con polemiche riservate alla gestione della MIUI. Proprio per questo vi abbiamo spiegato come sia possibile disinstallare app di sistema, ovvero quelle app normalmente non cancellabili con un click. Ne abbiamo parlato per Xiaomi e per Huawei e in entrambi i casi è necessario fare affidamento al computer. Proprio per questo, oggi vi propongo un metodo alternativo che vi permette di ottenere lo stesso risultato ma direttamente dallo smartphone.
Basta bloatware ed app superflue sul tuo smartphone e non vi serve nemmeno il PC
Quando si parla di disinstallare app di sistema, tutto verte attorno ad ADB, acronimo che sta ad indicare Android Debug Bridge. La piattaforma software creata da Google consente ad utenti e sviluppatori l’accesso di comandi avanzati per la comunicazione fra smartphone e PC. Questi comandi consentono varie cose, fra cui la possibilità di installare e disinstallare app (anche di sistema). Ma trattandosi di operazioni anche delicate, il team Android ha pensato di limitarne un minimo le potenzialità, a partire dalla necessità di operare da PC. Questo fa sì che dallo smartphone non si possa averne accesso, in modo che un utente troppo curioso faccia qualcosa di maldestro.
Fino ad oggi, per utilizzare gli stessi comandi che vengono inviati tramite ADB direttamente sullo smartphone era necessario avere i permessi di root abilitati. Ma il lavoro svolto dai modder, in particolar modo dal membro XDA tytydraco, sta facendo sì che ciò divenga possibile anche senza avere i permessi di root. Ciò segna un cambiamento non di poco conto per il mondo del modding, evitando la necessità di invalidare la garanzia per ottenere i permessi di root.
Ecco come funziona LADB
L’app che permette ciò si chiama LADB, ovvero Local ADB, ed ha un costo di 2,99€. Il suo scopo è quello di poter gestire i comandi ADB direttamente dallo smartphone, senza né PC né root. A differenza delle varie app che emulano un terminale che sono già sul Play Store, integra al suo interno un server ADB che sfrutta il supporto “ADB over Wi-Fi”. In poche parole, è come se foste collegati wireless ad un PC con ADB, ma in realtà tutto avviene all’interno dell’app di LADB.
Scarica LADB – Local ADB Shell
Prima di tutto, è necessario configurarla e la procedura è differenza a seconda della versione di Android che si ha sul proprio smartphone. Nel caso abbiate Android 10 o precedenti, la procedura la trovate sulla pagina dedicata e vi servirà un PC una tantum. Se invece avete Android 11 o successivi, allora potete fare la configurazione direttamente dallo smartphone.
- Scarica LADB
- Attiva le Opzioni Sviluppatore
- Dalle Opzioni Sviluppatore, abilita le voci “USB debugging” e Wireless debugging“
- Apri l’app LADB in modalità Split Screen
- Nell’altra parte dello schermo, vai nella sezione Wireless Debugging nelle Opzioni Sviluppatori
- Clicca su “Pair device with pairing code“
- Copia le 6 cifre in “Wi-Fi Pairing Code” ed incollale nello spazio “Pairing code” in LADB
- Copia le 5 cifre della porta dell’indirizzo IP (quelle dopo i due punti) ed incollale nello spazio “Port” in LADB
Se tutto è andato come doveva andare, a questo punto tutto dovrebbe essere correttamente configurato. A questo punto, potete usare l’app LADB per inserire i comandi ADB direttamente dallo smartphone. Potete trovare una lunga lista di tutto quello che potete fare direttamente in questa pagina XDA.