Polemiche per la MIUI 12.5: aumenta il bloatware di Xiaomi?

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In occasione del lancio ufficiale della famiglia Redmi Note 10, Xiaomi ha ri-presentato la MIUI 12.5, trattandosi del primo evento per l’India post-MIUI 12. Ovviamente non ci aspettavamo novità degne di rilievo ed infatti non sono stati dati dettagli che già non sapevamo sul prossimo major update Xiaomi. Ma ai più attenti non è sfuggito un dettaglio che sin da subito ha sollevato polemiche fra la community. Anche perché apparentemente potrebbe sembrare un passo indietro rispetto a quanto affermato non molte settimane fa da parte dei dirigenti della compagnia di Lei Jun.

In occasione del lancio Global, Xiaomi aveva sottolineato come, contrariamente ad altri produttori, la MIUI 12.5 abbia un basso numero di app non disinstallabili. Nell’elenco figuravano solamente sette app, sostanzialmente indispensabili per l’utilizzo quotidiano: Telefono, Messaggi, Sicurezza, Orologio, Impostazioni, Fotocamera e Galleria. Tuttavia, nell’evento di Redmi Note 10 ecco che le app in questione sono improvvisamente passate da 7 a 9.

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Redmi Note 10 sarà il primo con la MIUI 12.5, ma non senza polemiche

Possiamo vedere come all’elenco di app non disinstallabili siano state aggiunte altre due app, ovvero GetApps e Mi Pay. La prima è sostanzialmente l’alternativa al Google Play Store, l’app store proprietario di Xiaomi essenziale per l’operatività in Cina, laddove Google non esiste. La piattaforma è comunque disponibile anche in Europa, seppur non venga molto utilizzata dagli utenti Xiaomi che ovviamente fanno riferimento allo store Google. Mi Pay è a sua volta il corrispettivo di Google Pay ed è la piattaforma di riferimento per i pagamenti in mobilità in India.

Ed è proprio “India” la parola chiave di questo cambiamento attuato nella MIUI 12.5. Bisogna sempre ricordare che di MIUI ne esistono più varianti: quella China, priva di Google, e quella Global per mercato indiano ed occidentale in generale (da cui poi nasce la EEA, sostanzialmente la stessa ROM). Ma c’è anche la MIUI India, disponibile esclusivamente per i modelli di cui esiste unicamente una variante indiana, come nel caso di Redmi Note 10 Pro Max. Perché ho specificato ciò? Perché ogni MIUI fa riferimento ad una diversa area geografica, all’interno della quale gli utenti hanno diverse piattaforme a cui fare riferimento.

Per nostra fortuna, in Europa l’argomento bloatware è piuttosto diminuito nel corso degli anni. Se avete fra le mani uno smartphone Xiaomi, avrete certamente notato come il numero di app disinstallabili sia molto basso. Per quanto possa far polemica, lo screenshot che vediamo qua sopra non ci riguarderà, dato che la MIUI 12.5 che arriverà da noi non avrà bisogno né di GetApps né di Mi Pay (almeno per il momento). Anche perché bisogna considerare che in mercati come quello indiano, dove i prezzi sono più bassi che da noi, avere fonti di remunerazione aggiuntiva (come GetApps e Mi Pay) sono essenziali per il business di Xiaomi.

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