TCL ha una mission ben chiara, soprattutto in occidente: quella di democratizzare la tecnologia. E lo vuole fare proponendo non solo smartphone con un ottimo rapporto qualità prezzo, ma anche (e soprattutto) SmartTV dal prezzo economico, animate perlopiù da Android TV e con caratteristiche che generalmente si possono trovare fasce di mercato decisamente più alte.
È indubbio però, che con l’ingresso di Xiaomi anche nel mercato delle TV in Italia, le cose potrebbero essere cambiate parecchio per tutti quei brand, come TCL, che da tempo propongono TV di buona qualità a prezzi contenuti. Prendiamo come esempio la TCL P71, che abbiamo in prova nella versione da 55”, la più economica tra i due nuovi modelli presentati dall’azienda che, nonostante sia in grado di garantire una qualità decisamente superiore a quella di una Xiaomi Mi TV, va a posizionarsi proprio nella stessa fascia di mercato del modello prodotto dal famosissimo brand cinese, con le stesse tecnologie (sulla carta) e la stessa user experience.
A costo di spoileravi le conclusioni di questa recensione però, una cosa ve la devo dire: lasciate perdere la Mi TV di Xiaomi, soprattutto quando l’alternativa è un modello prodotto da TCL. E fatelo sostanzialmente per due motivi: non solo TCL è una delle aziende più importanti nel settore della produzione dei pannelli per l TV (e sì, molte TV di brand più famosi, utilizzano un pannello TCL), ma è anche uno dei brand che aggiorna con maggiore costanza i suoi prodotti, e con Android TV è un fattore di vitale importanza, soprattutto in termini di prestazioni e sicurezza.
Indice
Recensione TCL P71: ottima (ed economica) Android TV da 55”
Design e materiali
In un mondo pieno zeppo di prodotti molto simili tra loro, a livello di design TCL è sempre riuscita a distinguersi. E non è una cosa da poco, soprattutto considerando che più si va avanti nel tempo e minore diventa lo spessore delle cornici, uniformando quantomeno l’aspetto anteriore delle TV. Nella TCL P71 le cose non cambiano: tre delle quattro cornici sono ridotte all’osso, mentre inferiormente ne è presente una leggermente più spessa di colore grigio, contenente non solo il logo dell’azienda, ma anche un ulteriore sezione nella quale è stato inserito una sorta di Google Home.
Perfettamente al centro della TV, nella zona inferiore, è presente un modulo di colore più scuro nel quale sono stati integrati dei microfoni e dei LED, con i quali sarà possibile interagire con Google Assistant proprio come se si trattasse di uno smart speaker. Ok, è una cosa che è possibile fare solo con la TV accesa, ma si tratta di una comodità non indifferente soprattutto per la gestione vocale del sistema, che potrà avvenire anche in modo totalmente indipendente dal telecomando.
La base di appoggio è piuttosto standard ed è costituita da due staffe ad angolo ottuso che vanno per forza di cose posizionate sui bordi più esterni e fissate con delle viti che escono in confezione. Il loro montaggio è decisamente semplice ed intuitivo, ma sarà necessario portarlo avanti con il pannello sdraiato.
Insomma, nonostante la sua leggerezza TCL P71 da 55” è abbastanza robusta, e tutta la struttura della TV è caratterizzata da una solidità non indifferente, soprattutto considerando lo spessore molto ridotto del pannello. Buono anche il comparto audio, anche se non fa di certo gridare al miracolo, composto da due diffusori a banda larga con emissione verso il basso.
Posteriormente, poi, è presente il pannello delle connessioni sotto al quale quelli di TCL hanno integrato uno switch manuale che permette di disattivare i microfoni di Google Assistant. Stranamente, tutte le connessioni sono state posizionate sul lato destro della TV e sono composte da 3 ingressi HDMI, 2 antenne SAT e DTT, uno slot per moduli CAM, un’uscita digitale ottica ed analogica per la connessione di cuffie o soundbar, l’ingresso per un cavo Ethernet e 2 porte USB.
Tutte le HDMI supportano il 4K, la HDMI 1 è compatibile con lo standard ARC ma, vuoi per contenere i prezzi, vuoi per evitare ritardi nella commercializzazione, quelli di TCL hanno pensato di non integrare il supporto ad alcuna specifica HDMI 2.1, compreso l’eARC, il che rende piuttosto complesso il collegamento con dispositivi audio compatibili con Dolby Atmos.
Caratteristiche tecniche e prestazioni – TCL P71
Il pannello utilizzato nella TCL P71 è chiaramente un esemplare prodotto in casa dall’azienda. Nel modello che abbiamo ricevuto in prova la diagonale è di 55” e la frequenza di aggiornamento è di 60 Hz. Si tratta di un pannello LCD di tipo Matrix ST5461D07 che, tutto sommato, è nella media per la fascia di prezzo in cui si posiziona la TV, che garantisce ottimi angoli di visione ma che non “brilla” certo in quanto a luminosità di picco: nonostante il supporto all’HDR, la matrice VA utilizzata nella TCL P71 è in grado di garantire una luminosità massima non superiore ai 270 nit, con una profondità colore a 10 bit (8+FRC) ed un rapporto di contrasto di circa 4500:1. Tutto sommato parliamo di valori nella media di mercato, leggermente superiori a quelli che troviamo in una Mi TV di Xiaomi.
Si tratta chiaramente di un pannello con risoluzione nativa 4K, che viene supportato da un algoritmo di upscaling proprietario con il quale vengono ridimensionate le immagini FullHD e 2K in modo da ottenere le massime prestazioni qualitative. E devo dire, ma di qualità ne parleremo a breve, che il sistema pensato da TCL funziona piuttosto bene, anche grazie alla funzione Dynamic Color Enhancement con la quale viene espansa la tavolozza dei colori anche in immagini meno risolute. Il pannello VA della TCL P71, infine, è caratterizzato da 1296 zone di Micro Dimming separate, con le quali la TV gestirà l’oscuramento locale, con buoni risultati.
Ad animare tutto il sistema ci pensa un processore ARM Cortex-A55 quad-core da 1.1 Ghz, che è affiancato da una GPU Mali 470, 2 GB di memoria RAM e 11 GB di memoria interna. Ed è probabilmente proprio questo ammontare di memoria RAM (che, in genere, con la stragrande maggioranza degli esponenti Android TV è di un solo gigabyte) che rende la TCL P71 decisamente più veloce rispetto, ad esempio, ad uno stick Android TV: l’OS per TV di Google è un sistema operativo molto avido di RAM, e devo ammettere che le prestazioni in questa TV sono molto appaganti e raramente ci si troverà a dover sopportare rallentamenti di sorta.
Non manca il supporto al WiFi ac e al Bluetooth, con il quale si potranno associare senza alcun problema cuffie wireless o gamepad, in modo da poter trasformare la TV in una sorta di console, ed anche qualcosa in più.
Con Android TV, ad esempio, è possibile installare molte delle piattaforme di cloud-gaming più diffuse, oppure le app di supporto alle console di nuova generazione: in soldoni, con le giuste applicazioni, la TCL P71 si può trasformare in una console a tutti gli effetti, con grafiche e prestazioni ben diverse dai più semplici ed elementari titoli che è possibile scaricare nel Play Store di Android TV.
Android TV
Android TV ormai lo conosciamo tutti. Il sistema operativo di Google è ormai diventato decisamente più maturo rispetto ai suoi primi anni di vita, e sulla TCL P71 da 55” funziona che è una meraviglia.
Non sono presenti bug di sorta, impuntamenti, rallentamenti o micro-lag, il che è un fattore da non sottovalutare data la “pesantezza” del sistema operativo: sono per esempio rimasto molto stupito dalla velocità con la quale Netflix viene avviato, dalla fluidità del Play Store ma anche dalla precisione dei comandi vocali. Insomma, sotto questo punto di vista, la TCL P71 da 55” è una delle migliori esperienze Android TV in commercio.
Per quanto riguarda lo streaming, con la TV di TCL c’è un rapido accesso a tutti i servizi principali, ed anche la parte di gestione del digitale terrestre è fatta molto bene, con diverse opzioni di personalizzazione e la possibilità di scegliere dei canali preferiti. E poi c’è il Play Store, dal quale si potranno scaricare moltissime applicazioni, come Kodi (e i suoi infiniti plugin), Disney+, ma anche app per il controllo delle telecamere di Nest, oppure veri e propri File Manager e molto altro. Manca Apple TV+, e a livello ludico lo store per TV di Google è ancora un po’ indietro ma è decisamente molto più dinamico rispetto ai vari Tizen, WebOS etc.
Android TV 9.0 è immediato, veloce e semplice da utilizzare, ed integra tutto il necessario per gestire a pieno le funzioni di una smart TV: e non è assolutamente da sottovalutare la presenza del Chromecast integrato, che permetterà di trasmettere alla TV qualsiasi contenuto dal proprio smartphone.
Qualità audio video – TCL P71
Il pannello utilizzato nella TCL P71 è uno di quei modelli che di certo non spiccano in quanto a caratteristiche particolari, ma che allo stesso tempo può essere definito un “sempreverde”. Sì, ok, probabilmente è un paragone difficilmente interpretabile, ma il succo è che si tratta di uno di quei pannelli che fanno benissimo quello che devono fare. Certo, si tratta di un LED VA, ed in quanto tale tende a soffrire in quanto a profondità di neri e uniformità della retroilluminazione, ma per il prezzo a cui è venduta la TCL P71 direi che la qualità generale dell’immagine è anche superiore alla media di mercato.
E lo è soprattutto per l’eccellente propensione di TCL alle calibrazioni di fabbrica ad opera d’arte. Difficilmente si troverà una TV prodotta dal brand che, out of the box, potrebbe richiedere una calibrazione da parte dell’utente. In questo particolare, che a mio parere è tra i più importanti, TLC da sempre garantisce un’ottima calibrazione ed una naturalezza delle immagini eccezionale, e nel TCL P71 le cose non cambiano.
Soprattutto considerando la fascia di prezzo, la calibrazione della TCL P71 è decisamente buona, soprattutto per quanto riguarda il bilanciamento del bianco e la resa cromatica. Nei nostri test abbiamo rilevato un valore medio di errore molto basso, presente prevalentemente al di sotto della soglia di visibilità già con le impostazioni di default, con un buon bilanciamento di tutti i colori primari anche nella modalità Cinema, che è quella che più si avvicina allo stile delle produzioni cinematografiche.
Qualora si volesse modificare qualcosa, si potrebbe utilizzare il menu di gestione dell’immagine che è totalmente integrato nell’interfaccia di Android TV e permette un ulteriore miglioramento sulla resa del bianco, sulla saturazione, il bilanciamento cromatico e la gestione della retroilluminazione. La realtà dei fatti però, è che personalmente ritengo più che solide le impostazioni che TCL ha dato alla propria TV, e difficilmente un utente che acquisterà questo particolare televisore dovrà mettersi a “perdere tempo” nella calibrazione del pannello.
Data la natura del pannello utilizzato, si potrebbero verificare piccoli fenomeni di ghosting con immagini molto chiare su sfondi molto scuri, ma devo ammettere che nel sample che ho testato non ho riscontrato alcun problema di clouding, neppure lungo i bordi: il che è un punto a favore della TCL P71, perché quello del clouding è un fenomeno piuttosto frequente nei pannelli di questo tipo.
I due speaker da 10w sono eccessivamente piatti sulle frequenze medie, anche se sia gli alti che i bassi sono mediamente presenti. Insomma, anche se il volume d’ascolto è molto alto, potrebbe essere logico affiancarla ad una buona soundbar: certo, forse collegarla ad una Sonos Arc forse è troppo, ma in commercio ci sono tante ottime soundbar economiche come l’ottima Redmi TV Soundbar che, a meno di 50 euro, garantisce una buona qualità audio.
Telecomando
Il telecomando della TCL P71 è quello tipico delle TV del brand. Si tratta di un controller in grado di funzionare sia tramite infrarossi che tramite Bluetooth, che però non integra alcun microfono né tasti dedicati all’Assistente di Google. E non lo fa perché, ricordiamolo, tutta la gestione di Google Assistant è affidata al modulo integrato nel pannello stesso, il che rende l’esperienza utente molto più semplice e naturale.
È integrato il tasto dedicato a Netflix, anche se mi sarebbe piaciuto vedere anche altri tasti per avviare velocemente piattaforme come Amazon Prime Video o Disney+, ed integra anche un tastierino numerico molto ampio, oltre che tutti i tasti necessari per il controllo della TV.
Prezzo di vendita e conclusioni – TCL P71
Le nuove TCL P71 sono disponibili nella grande distribuzione e negli store online in cinque diverse varianti (43, 50, 55, 65 e 75 pollici) con prezzi a partire da 369 Euro. Il modello che abbiamo in prova, quello da 55”, ha un prezzo ufficiale di 699 euro, ma il suo streetprice si sta notevolmente stabilizzando a cifre addirittura inferiori: da Unieuro è in vendita con il 18% di sconto a 573,64 euro (trovate il link in basso). Ed è inutile girarci intorno: anche considerando quella di lancio, la cifra alla quale è venduta la TCL P71 da 55” è decisamente aggressiva, soprattutto se valutata in base alla qualità generale del prodotto.
La TCL P71 è una TV con pochi fronzoli, che non viene venduta elogiando sofisticati algoritmi di upscaling o di interpolazione delle immagini, ma che è in grado di garantire una qualità dell’immagine più che decorosa e decisamente sopra la media dei suoi competitor nella stessa fascia di prezzo. Offre una calibrazione out of the box molto accurata, immagini equilibrate ed una resa cromatica piacevole e naturale.
Certo, stiamo sempre parlando di un modello LCD, e lo si nota soprattutto in quanto a profondità dei neri e rapporto di contrasto. Ma qualora si avesse bisogno di una TV da 55” venduta al giusto prezzo ed animata dal migliore sistema operativo per televisioni, la TCL P71 dovrebbe sicuramente essere inclusa nella lista delle possibili alternative.
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