Iniziare una recensione di una webcam parlando della solita tiritera relativa allo smartworking e alla DaD in questo periodo, probabilmente sarebbe scontato e noioso. E lo sarebbe perché ormai lo abbiamo capito, mai come in questo 2021 serve una buona telecamera da associare al proprio computer, soprattuto se si utilizza una soluzione fissa oppure se il proprio notebook ne integra una di scarsa qualità. La realtà dei fatti però, è che il mercato è pieno zeppo di alternative molto economiche, con caratteristiche più che sufficienti a soddisfare le necessità di chi utilizza la webcam per lavoro o per seguire lezioni scolastiche o universitarie online.
Ma allora in che modo Razer e le altre aziende tentano di posizionare le loro, decisamente più costose, webcam? A mio parere le cose vanno viste in questo modo: bisognerebbe immaginare questi prodotti paragonandoli al mercato delle cuffie, pieno zeppo di alternative economiche, che si differenziano tra loro esclusivamente per la qualità.
D’altronde tutte le cuffie riproducono audio, ma solo alcune sono in grado di garantire fedeltà del suono e dinamicità delle frequenze. E tornando al mio (forse azzardato) paragone, si potrebbe intendere la Razer Kyio Pro un po’ come le AirPods Max di Apple. Non solo perché si tratta di un prodotto con caratteristiche ai vertici della categoria, ma anche perché è un dispositivo evidentemente legato ad un sistema operativo ben preciso.
Certo, Razer la conosciamo tutti, ed è ormai palese che il marcio sia associato al mondo del gaming e, nel caso della Kyio Pro, a quello dello streaming online di qualità. Ma le sue caratteristiche tecniche, che vanno ben oltre l’ottimo sensore utilizzato, la rendono adatta sostanzialmente per tutte le necessità. A patto che si voglia rinunciare al 4K e che si utilizzi Windows.
Indice
ToggleRecensione Razer Kyio Pro: webcam di qualità, che va oltre lo smart working o la DaD
Contenuto della confezione
La confezione di vendita della Razer Kyio Pro è semplice e completa. Al suo interno, oltre che alla webcam, è presente un cavo USB/USB-C lungo 1.5 metri e rivestito in tessuto che è di ottima fattura, il supporto integrato per la telecamera ed un copriobiettivo con il quale ci si potrà assicurare che nessuno guardi ciò che è inquadrato quando non lo vogliamo e che la lente non si rovini in caso di trasporto in borsa.
Design e materiali
Se qualcuno ricorda la Sony QX100, ossia quella lente (molto simile a quella di una fotocamera) che l’azienda rese compatibile con gli smartphone, sicuramente troverà delle similitudini guardando per la prima volta la Razer Kyio Pro. Perché questa webcam tutto sembra, tranne che una telecamera da collegare al computer. È grande, lucida e rotonda, e si discosta moltissimo dal tipico design che in genere si associa a questi particolari dispositivi. Sia chiaro però, che le sue forme e le sue dimensioni “fuori standard” non sono assolutamente un problema: una volta posizionata sul monitor, su un piano, o addirittura su un treppiedi (sì, ha la possibilità di essere fissata anche su quello), risulterà sempre stabile e (cosa più importante) facilmente direzionabile.
Nella parte posteriore c’è l’ingresso per il cavo USB-C, ed include uno stand a gancio con supporto posteriore, con il quale sarà possibile posizionare la webcam senza alcun problema di sorta. Tornando al cavo però, ho trovato estremamente apprezzabile il fatto che quelli di Razer abbiano pensato ad un sistema con cavo scollegabile: è una soluzione non solo molto funzionale qualora si dovesse trasportare la webcam, ma che permetterà la semplice sostituzione del cavo stesso qualora non quello in confezione non fosse sufficientemente lungo per le proprie esigenze.
Molto interessante anche la base, che avrà una funzione di “gancio” con il monitor e che può anche essere sollevata e regolata in altezza ed angolazione. La sezione in cui è stata inserita la lente, poi, può anch’essa essere regolata in angolazione orizzontale e verticale, rendendo l’orientamento dell’inquadratura quanto più personalizzabile possibile.
Anteriormente l’ottica è protetta da un vetro Corning Gorilla Glass 3, che chiude perfettamente il cerchio relativo alla qualità costruttiva: è indubbio che la Razer Kyio Pro sia una delle webcam meglio assemblate, sia in termini di materiali che in termini di processo costruttivo.
Caratteristiche tecniche – Razer Kyio Pro
Ecco la scheda tecnica completa della Razer Kyio Pro:
- Sensore fotocamera: Sony IMX327, CMOS ultra sensibile di tipo 1/2.8 con tecnologia STARVIS
- Risoluzione massima: Full HD (1080p) a 60 FPS
- Supporto HDR: sì, ma fino a 30 fps
- Field of view: variabile tra 103°, 90° e 80°
Qualità video e audio
Partiamo subito da un presupposto: chiunque si possa lamentare del fatto che la Razer Kyio Pro non sia una webcam 4K, non avrebbe tutti i torti. Anche perché, da un prodotto del genere ai vertici della categoria, ci si aspetta sempre il massimo. La realtà dei fatti però è che, soprattutto in una webcam, queste risoluzioni ultra-definite non sempre sono sinonimo di qualità video, ed un po’ come nelle fotocamere degli smartphone alcune volte è meglio puntare a sensori con un numero “più umano” di pixel, ma che garantiscano una qualità video migliore.
E senza girarci troppo intorno, la Razer Kyio Pro è proprio questo: una webcam in grado di produrre immagini di altissima qualità, coadiuvate da ottime prestazioni anche in condizioni di scarsa luminosità (al punto dal far scegliere all’azienda di eliminare il ring LED presente sul modello precedente) ed il supporto all’HDR che, soprattutto in alcune situazioni, migliora sensibilmente l’immagine.
Gli assi nella manica della Razer Kyio Pro in realtà sono diversi. Oltre al sensore Sony IMX327, che è un CMOS ad alta sensibilità grande 1/2.8”, la nuova webcam dell’azienda trae tutti i vantaggi possibili dalla tecnologia STARVIS che no, non è una creazione dell’universo Marvel, ma una particolare tecnologia di interpolazione dei pixel con la quale la Razer Kyio Pro è in grado di garantire ottime prestazioni d’immagine anche in ambienti con luminosità molto ridotta.
Basta paragonare un video o una foto prodotti con la webcam di Razer a quello nato da una delle qualsiasi webcam integrate in uno dei tanti notebook in commercio per notare una differenza sostanziale in dettagli, pulizia e luminosità dell’immagine, magari quando ci si trova in una stanza non troppo illuminata o alla penombra: ed è questo uno dei motivi per i quali un utente potrebbe optare per questo modello, perché nella stragrande maggioranza dei casi la Razer Kyio Pro renderebbe superfluo l’utilizzo di una fonte luminosa in caso di videoconferenza o streaming su Twitch, YouTube ed affini.
Se poi si volesse ancora migliorare la qualità del proprio streaming, si potrebbe attivare l’HDR, che rende tutta l’immagine più morbida, pulita e la scena meglio illuminata, pur mantenendo una buona omogeneità delle luci anche nelle zone più scure, a patto però che si accetti di trasmettere (o registrare) in FullHD a 30 fps: quando si attiva l’HDR infatti, il framerate massimo della webcam passa dai 60 fps ai 30 fps.
Ciò che invece mi ha lasciato piuttosto perplesso è il sistema di autofocus integrato nella Razer Kyio Pro. Perché sì, la nuova webcam di Razer integra un sistema di messa a fuoco automatica, che però ho trovato poco preciso e forse troppo “invasivo”: capita spesso che l’autofocus parta in modo del tutto autonomo, tentando di rimettere a fuoco un’immagine che però già lo è. Fortunatamente però, l’autofocus così come tutte le altre funzionalità integrate nella Razer Kyio Pro, può essere totalmente gestito tramite Razer Synapse, l’applicazione di controllo che accompagna la webcam.
Di ottima qualità anche i microfoni, il cui utilizzo però deve essere circoscritto alle videochiamate o a streaming senza troppi tecnicismi: la qualità è ottima, la voce risulta sempre cristallina e ben distinguibile dal rumore di fondo, ma non è in grado di sostituire un microfono dedicato.
App e software
Ed è proprio qui che arriva l’unico, vero, problema della Razer Kyio Pro: Razer Synapse, è un software disponibile solo per sistemi Windows. Il che vuol dire che qualora si utilizzasse un Mac, come nel mio caso, non si potrebbero gestire le tantissime funzionalità della webcam né tantomeno attivare l’HDR. Certo, nell’App Store esiste un software per webcam (chiamato Webcam Settings) con il quale si potrà gestire l’autofocus, il Field of View, il pan dell’inquadratura e molto altro, ma ha un costo di 8,99 euro e non permette di attivare o disattivare l’HDR.
Un vero peccato, perché ok, la Razer Kyio Pro è una webcam che punta al gaming e, si sa, il gaming è 100% windows-centrico. Ma le caratteristiche tecniche della webcam, rendono la Razer Kyio Pro perfetta per praticamente qualsiasi altro utilizzo del dispositivo, persino la registrazione di VLOG da computer, e non poterne gestire le impostazioni con Mac OS taglia all’azienda un’enorme fetta di mercato.
Tra l’altro, mi sarebbe piaciuto vedere Razer Kyio Pro compatibile anche con Xbox Series X o Xbox Series S, console che – da tempo – supportano un numero infinito di webcam. Ma purtroppo non è così: l’Xbox rileva il dispositivo, ma non riesce ad utilizzarlo. Spero in un aggiornamento software il prima possibile.
Ad ogni modo, qualora si avesse un sistema Windows e si utilizzasse Razer Synapse, il numero di opzioni disponibili nell’applicazione sarebbe enorme. Tramite l’app, ad esempio, si può scegliere se utilizzare l’auto focus o impostare un punto di messa a fuoco manuale, si potrà modificare la diagonale del campo visivo, scegliendo tra Narrow (80°), Medium (90°) e Wide (103°), e si potranno gestire in maniera del tutto manuale anche tutti i settings relativi all’immagine: dalla temperatura, all’HDR, dalla luminosità, al contrasto, alla saturazione, tramite l’app si potrà gestire manualmente praticamente ogni parametro, compreso lo zoom e il pan dell’inquadratura. Ed una volta trovati i propri Settings perfetti, si potranno salvare in profili. Una cosa comodissima.
Prezzo e considerazioni – Razer Kyio Pro
Il prezzo di vendita ufficiale della Razer Kyio Pro è di 199,00 euro. E sì, è un prezzo “Pro”, per un prodotto che non è “Pro” solo nel nome. La Razer Kyio Pro è una delle migliori webcam per gli streamer, ma potrebbe anche essere la scelta perfetta per chi lavora continuamente in videoconferenza: la qualità dell’immagine e l’estrema sensibilità alla luce, ampliano gli utilizzi di questo prodotto in maniera egregia. Con l’HDR, poi, ci si dimenticherà dei problemi relativi all’illuminazione dell’inquadratura, rendendo possibile l’utilizzo della webcam anche qualora ci si trovi in condizioni controluce.
Peccato, davvero, per l’assenza di un software per Mac: gli utenti Apple ormai sono numerosissimi, e la scelta fatta dall’azienda di non sviluppare un sistema di gestione e controllo della webcam utilizzabile anche su Mac OS, è una scelta che di certo taglierà le gambe alle vendite del prodotto. Se poi vogliamo dirla tutta, a questo prezzo sarebbe stato utile inserire il supporto al 4K, anche se in effetti sarebbe stata più una questione di marketing che di effettivo miglioramento dell’immagine.
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