Sebbene resti un colosso della tecnologia a tutti gli effetti, Huawei deve affrontare quest’anno il tema della “sopravvivenza” nel mercato. Purtroppo le sanzioni hanno sortito l’effetto devastante del danneggiamento, ma Huawei si dimostra forte e convinta di ripartire, con una pianificazione per il futuro divisa in 5 punti chiave.
Huawei: ecco tutti la pianificazione per la ripartenza
A spiegare il piano futuro per ripartire è stato il Turning President di Huawei, Eric Xu, che ha parlato anzitutto di “sopravvivenza” ma poi anche di avvenire. Così come il 2020, questo inizio 2021 è dettato da dettami di sostentamento prioritario, ma nella seconda metà si deve iniziare a valutare come tornare a crescere. Ormai è storia nota che il 50% delle entrate del brand venivano dalla telefonia, ma non si può rimanere di certo fermi a questo.
Con HarmonyOS dunque, Huawei mette le basi per poter collegare il tutto senza risentire di componenti come la mancanza di Android e varie problematiche sorte con le sanzioni USA. Ma quali sono gli obiettivi affinché il 2021 sia l’anno della ripartenza? Eric Xu ne ha fissati cinque:
- Va migliorata la resilienza industriale e soprattutto vanno messi in collaborazione tutti i settori;
- la promozione del pieno potenziale del 5G, mettere a punto il 5.5G e continuare ad essere leader dell’evoluzione di questa connettività;
- un maggiore focus sull’utente per un’esperienza d’uso fluida e intelligente di tutto l’ecosistema;
- attraverso l’innovazione tecnologica, si arriverà ad una riduzione del consumo energetico al fine di realizzare una società a basse emissioni di carbonio;
- aumentare gli sforzi al fine di risolvere il problema delle forniture.
Ma più di tutto, Huawei ha bisogno di lavorare per tornare a conquistare la fiducia di mercati e consumatori, alimentando di nuovo le cooperazioni con le catene di approvvigionamento.
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