Se ripensiamo ai primi mesi del 2020, la situazione finanziaria globale era tutt’altro che rosea, anche per il mercato degli smartphone. A rimetterci fu la pressoché totalità dei produttori in ballo, vittima di una circostanza economica che rallentò pesantemente le vendite. Specialmente per un settore come quello della telefonia che da qualche anno sta vivendo una flessione altalenante. Ma la vittima primaria è stata senz’altro Huawei che, oltre alla pandemia, ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze di un ban USA che non accenna ad allontanarsi.
Il Q1 2021 segna la fuoriuscita di Huawei dalla top 5 del mercato mondiale
Sin dalla seconda metà del 2020, i risultati finanziari di Huawei hanno mostrato i primi segni di cedimento, in vista di una caduta finanziaria che sarebbe progressivamente peggiorata. Ed infatti i risultati economici del Q1 2021 parlano chiaro: dopo molti anni, Huawei esce dalla top 5 delle vendite dei produttori di smartphone nel mondo. I dati portati alla luce da StrategyAnalytics evidenziano come l’azienda di Ren Zhengfei non abbia macinato gli stessi numeri dei principali rivali.
Al netto dell’uscita di Huawei dalla classifica, il resto delle posizioni resta sostanzialmente invariato, con la coreana Samsung che guida la classifica con una quota di mercato del 23%. Sul resto del podio troviamo Apple e Xiaomi, rispettivamente al 17% e 15%, a cui poi seguono OPPO e vivo, entrambe all’11%. L’altro dato significativo che traspare da questa graduatoria è la crescita segnata da tutti questi brand: +85% per vivo e +80% per Xiaomi, ma anche +68% per OPPO, +44% per Apple e +32% per Samsung. Numeri sostanziosi ma fisiologici, proprio in virtù della caduta delle vendite di inizio 2020, uno dei momenti più critici in termini di lockdown. Ma allo stesso tempo il calderone “Others” in cui ricadono tutte le aziende che non rientrano nella top 5 segna un -23%, segno negativo in cui ricade – appunto – Huawei.
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