Diventato ormai un discorso ed un caso ridondante, quasi non fanno più notizia le sanzioni ed i blocchi imposti ai fornitori USA verso Huawei. Ma lo stesso brand cinese ha deciso di non stare a guardare ed ha iniziato a fare un importante investimento, sotto traccia, su tante aziende che si occupano proprio di fornitura di chipset, così che Huawei possa avere semiconduttori necessari ai suoi prodotti.
Huawei: un investimento per almeno 20 aziende di chipset per tornare a brillare
Onde evitare quello di cui il brand ha avuto il sentore negli ultimi mesi del 2020, per iniziare Huawei ha costituito una società di investimento, la Hubbie Technology Investment Co. Ltd., andando ad investire in numerose società legate alla produzione di semiconduttori.
Questo maxi-gruppo di aziende include fornitura di apparecchiature per semiconduttori, materiali dedicati, progettazione e molto altro. Inoltre, sono incluse anche società di progettazione di wafer (quindi componenti a radiofrequenza e componenti di comunicazione ottica), il tutto per un solo scopo: ridurre la dipendenza dalla tecnologia americana.
Progetto questo ambiziosissimo ma nelle piene corde di Huawei, che non ha la minima intenzione di cedere alle pressioni estere, ma soprattutto vuole essere ancora competitiva con i suoi top gamma futuri, che per il momento godono di una fornitura precedente, ma che a lungo andare avranno bisogno di nuove componenti importanti. Chiaramente, sempre se gli USA non facciano definitivamente un passo indietro.
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