La corsa alla tecnologia del biennio 2020-2021 ha player che sicuramente sta cambiando le regole del gioco. Infatti, le sanzioni USA stanno portando sì principalmente problemi a Huawei, ma anche a tutto un sottobosco di fornitori statunitensi più o meno importanti che si appellano al Governo al fine di rivedere la posizione attuale e l’abolizione delle sopracitate.
Huawei: le perdite nei ricavi dei fornitori statunitensi sono troppe a causa delle sanzioni
Secondo il rapporto di Reuters, diversi dirigenti delle aziende che portano componenti a Huawei sono abbastanza pessimisti sull’ammorbidimento di Biden in merito all’esportazione, oltre al fatto che miliardi di dollari di ricavi sono a rischio proprio perché non è possibile fornire semiconduttori al colosso cinese.
La speranza dei fornitori però sta nel poter presentare il loro caso davanti al Dipartimento del Commercio e provare ad invertire la rotta su quello che sarebbe un disastro economico a lungo andare. Lo stesso ente governativo non ha ancora commentato la reazione di questi ultimi, ma il discorso non è una cosa pare di rapida soluzione.
Il discorso, sostanzialmente, è sempre lo stesso: gli USA ritengono Huawei capace di fornire tecnologie utili a fini militari alla Cina e soprattutto, un’ancora troppo grande minaccia per la privacy degli utenti locali, che il Governo (qualunque sia la ventata politica). Per saperne di più, vi lasciamo questo articolo che spiega la situazione a 360°.
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