Avete acquistato uno smartphone targato Xiaomi e non capite come mai non sta ricevendo aggiornamenti della MIUI e/o di Android? Beh, sappiate che esistono vari motivi per i quali un telefono non si aggiorna, alcuni più “banali”, altri meno ovvi e che potrebbero non essere facilmente intuibili dagli utenti che masticano meno di tecnologica. Per questo abbiamo deciso di creare questo articolo, in modo che possa esservi d’aiuto nel capire quale possa essere la motivazione e se ci sia un modo per ovviare.
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Indice
MIUI o Android
Come per ogni produttore telefonico, per prima cosa bisogna capire che c’è una grossa differenza fra la UI proprietaria (MIUI, nel caso di Xiaomi) e la versione di Android. Nel mondo Apple, tutti gli iPhone hanno iOS come software, il quale varia unicamente in base alla versione (iOS 14, 13, 12 e così via). Al contrario, nel mondo Android la situazione è diversa e gli smartphone ricevono due tipi diversi di aggiornamenti, spesso staccati fra loro: per la UI proprietaria e per la versione di Android.
Nel caso di Xiaomi, ma come per un po’ tutti i produttori, è molto più frequente ricevere un aggiornamento che porta avanti la versione della MIUI anziché quella di Android. Ma è normale: di nuove versioni di Android ne esce solo una l’anno, mentre della MIUI molte di più. Questo perché, per esempio, fra una MIUI 11 ed una 12 escono diverse versioni intermedie. Prendiamo ad esempio Xiaomi Mi 9: fra MIUI 11 e 12 abbiamo avuto V11.0.2.0, V11.0.3.0, V11.0.5.0, V11.0.6.0 e poi V12.0.1.0 (e così via). Con questo cosa vogliamo dire? Che il rilascio di Android 11 (ma vale per tutte le versioni dell’OS di Google) non arriverà per tutti i produttori e per tutti i modelli nello stesso momento. Inoltre, il vostro Xiaomi potrebbe ricevere diversi aggiornamenti della MIUI prima di (eventualmente) ricevere la nuova versione di Android.
Se volete sapere se il vostro smartphone riceverà Android 11, potete far riferimento al nostro articolo dedicato.
Non tutte le MIUI sono uguali
A complicare ulteriormente le cose ci si mette la geolocalizzazione della MIUI. Essendo nata in Cina e soltanto dopo anni spostatasi in occidente, Xiaomi si è trovata costretta a creare più versioni della MIUI. Si parte della MIUI China, la versione originale con cui nasce lo sviluppo della maggior parte degli smartphone dell’azienda. Da questa poi sono derivate le altre due versioni principali, ovvero MIUI Global e MIUI EEA. Se acquistate uno smartphone Xiaomi dai rivenditori italiani, allora riceverete un modello dotato di MIUI EEA. Se invece lo acquistate online da piattaforme internazionali, allora potreste avere una MIUI Global o addirittura China (specialmente se parliamo di modelli non destinati al mercato europeo). Per capire che versione della MIUI avete, vi basta seguire questa semplice guida.
Questa differenza fra China, Global ed EEA si rispecchia anche nella frequenza e nella tempistica degli aggiornamenti. Per fare un esempio, nel corso di un mese lo stesso modello di Xiaomi potrebbe ricevere tre aggiornamenti della MIUI China, due della MIUI Global ed uno della MIUI EEA. Anche se, a dire il vero, spesso gli aggiornamenti Global sono seguiti dalla controparte EEA (essendo ROM simili fra loro), ma dato che ciò non accade sempre, vi abbiamo fatto un esempio ipotetico.
A questo punto potreste chiedervi: non converrebbe installare la MIUI China, con cui avere aggiornamenti più frequenti e rapidi? Ve lo sconsigliamo. A meno che non abbiate un modello per il quale è disponibile solamente la ROM cinese (e non sono molti), innanzitutto installare una MIUI China significa perdere i servizi Google: niente Play Store, niente compatibilità con app bancarie ed altro ancora. Non è presente la lingua italiana (dovreste affidarvi all’inglese) e sono pre-installate diverse app inutili fuori dalla Cina.
Telefono brandizzato
Uno dei motivi più frequenti per i quali uno smartphone Xiaomi (ma non solo) non riceve aggiornamenti è la brandizzazione degli operatori telefonici. Da qualche tempo a questa parte, anche i telefoni Xiaomi sono entrati nei cataloghi di operatori come Vodafone, TIM, Wind e 3 Italia. Questa modalità permette all’azienda di diffondersi e farsi conoscere anche da quell’utenza che è solita affidarsi agli operatori per l’acquisto del proprio smartphone. Il vantaggio è la possibilità di acquistare un telefono in forma rateizzata e di abbinarci offerte telefoniche apposite. L’aspetto negativo, però, è che spesso può capitare che uno smartphone brandizzato abbia un software modificato dall’operatore telefonico e questa modifica va ad incidere nella frequenza degli aggiornamenti. Può così capitare che uno smartphone si aggiorni, mentre la propria versione brandizzata rimanga ferma ad una versione precedente del software. Per capire se avete una ROM brandizzata, vi invitiamo a consultare la stessa guida di cui avviamo parlato nel paragrafo “Non tutte le MIUI sono uguali“.
Se così fosse, l’unico modo per accelerare gli aggiornamenti è sbrandizzare il telefono mediante l’installazione di una ROM ufficiale sbrandizzata. Una pratica non semplicissima se non si ha un minimo di pratica con le operazioni informatiche. Gli step da seguire sono i seguenti:
- Scaricare la ROM che si vuole installare: qua di seguito avete tutte le versioni disponibili delle ultime MIUI 11 e MIUI 12
- Effettuare lo sblocco del bootloader
- Installare la ROM tramite Mi Flash Tool
Se ve lo steste chiedendo, sappiate che sia lo sblocco del bootloader che l’installazione di una ROM ufficiale non invalida la garanzia, a patto che i danni non vengano causati da problemi derivanti da un’installazione mal eseguita. Inoltre, facendo così cancellerete tutti i dati, pertanto vi invitiamo ad effettuare un backup dei dati che volete conservare.
ROM farlocche
Si tratta di un’eventualità assente nel caso si acquisti da fonti ufficiali, come store Xiaomi, rivenditori autorizzati Amazon, eBay e catene di elettronica. Se invece state acquistando da rivenditori cinesi, specialmente non affidabili, o da privati, c’è una possibilità che possiate incappare in ROM false e che ovviamente non si aggiorneranno. Fortunatamente è un qualcosa che con gli anni è andato via via sparendo, soprattutto adesso che Xiaomi vende ufficialmente in Europa. Per riconoscerle e disinstallarle vi rimandiamo alla guida dedicata.
Modding e custom ROM
Infine, per quanto ovvio sia, è giusto specificare che installare ROM non ufficiali create dai modder significa privarsi degli aggiornamenti automatici. Probabilmente se siete pratici al modding lo sapete già, ma è comunque uno dei motivi da elencare come motivazioni della mancanza di aggiornamenti.
Sei appassionato di Xiaomi? Allora non perdere la nostra recensione del Mi 11, l’ultimo super top di gamma del brand!